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29 luglio 2007

Il Centro Destra si interroga

Ultimi fuochi della politica prima della pausa agostana che, come sempre, sarà costellata dalle dichiarazioni estemporanee dettate al cellulare da chi sarà in crisi di astinenza di visibilità.
Se a sinistra la spaccatura tra gli estremisti e i presunti moderati (che comunque continuano a sedere al governo con i primi e sempre con loro si alleano alle elezioni) emerge sempre più e conferma lo stallo in cui hanno gettato la nazione (mentre il mondo progredisce), capaci solo di votare controriforme insanamente ideologiche e lobbistiche, il Centro Destra si interroga sulle prospettive future che appaiono sempre più rosee.
E, come sempre, quando le cose vanno bene, c’è la corsa a mettere il cappello sul marchio.
L’ultima polemica nasce all’insegna del partito unico delle libertà.
Berlusconi, che fu il primo a lanciare l’idea, frena, giustamente consapevole delle riserve dei leghisti (e dei neodemocristiani) ma anche della realtà di un sistema elettorale che non favorisce i partiti unici onnicomprensivi, bensì le coalizioni all’interno delle quali possano trovare spazio anche movimenti identitari in grado di intercettare il consenso di elettorato border line.
Fini, invece, dopo aver cavalcato la tigre del referendum (in equivoca compagnia !) e aver subito l’emorragia identitaria di Storace, si erge a paladino del partito unico delle libertà, consapevole di aver portato Alleanza Nazionale in mezzo al guado politico, dove non è più di destra, ma non è ancora di centro, ma soprattutto bisognoso di essere accolto nel PPE per giustificare i suoi valzer degli ultimi 4 anni e gratificare quei colonnelli che si sono piegati alla sua strategia.
E’ evidente che qui si sta con Berlusconi, unico Leader del Centro Destra, anche se si è consapevoli che il Presidente non è di destra, ma sa coinvolgere anche la destra, come risulta dalle sue iniziative in campagna elettorale quando portò nella Casa delle Libertà anche Alternativa Sociale (la federazione elettorale di Azione Sociale, Forza Nuova e Fronte Sociale Nazionale) e la Fiamma Tricolore.
Ma quel che è più grave è che Fini, per perseguire il suo disegno, è arrivato al punto, all’Assemblea Nazionale di sabato, di rivalutare quella iniziativa che va sotto il nome di partito (presunto) democratico e delle sue “primarie”.
In pratica Fini avalla le posizioni dei comunisti di osservanza diessina in un non tanto nascosto desiderio di ricevere reciproca legittimazione, come se la destra, cui Fini continua a dire di appartenere, avesse bisogno di essere legittimata dai comunisti.
Il richiamo che in Assemblea Fini ha fatto circa l’appartenenza di AN alla destra, stride con il comportamento tenuto dallo stesso Fini:
2003voto agli immigrati
2004il Fascismo come “male assoluto”
2005 sostegno a 2 “sì” per il referendum sulla fecondazione assistita, contro una legge da lui stesso firmata e votata
2006tiepida campagna elettorale e, dopo la “vittoria” per soli 25000 voti della sinistra, riconoscimento immediato della stessa nonostante i dubbi
(tuttora ben vivi) sul reale esito degli scrutini
2007sostegno alla raccolta di firme per il referendum elettorale in compagnia di diessini e Di Pietro.
Un filotto ( e tralasciamo tutte le occasioni in cui, al governo, cercò di distinguersi dal Presidente Berlusconi anche agendo per silurare il Ministro Tremonti) che non ci induce a nutrire fiducia nelle prossime iniziative di Fini, tra le quali la “minaccia” di entrare in competizione con Forza Italia.
Una “minaccia” che sa di tentativo di smarcarsi per, nuovamente, ottenere accrediti da parte del nemico che vede come il fumo negli occhi Berlusconi e gradirebbe un avversario più debole come Fini.
In tutto questo continuano le adesioni a La Destra di Storace.
Potrebbe essere la autentica novità se gli altri movimenti della Destra Radicale si convincessero che è giunto il momento di ricostituire l’MSI della tradizione almirantiana.
Purtroppo leggo che solo Fiamma Tricolore di Romagnoli ha con favore commentato l’iniziativa di Storace e solo in termini di “alleanza” e non di “fusione”.
Un nuovo MSI costringerebbe molti in AN a gettare il cuore oltre la convenienza del momento per riabbracciare antichi e sicuramente mai sopiti ideali.
Del resto, con l’abbandono di Selva, in AN non c’è più nessuno di quelli che erano giunti dopo il big bang della DC e i vertici sono ormai tutti ex missini o, magari, “missini in sonno”…

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Argomento pressochè simile.

Comprendo la tua posizione caro Massimo ma non riesco a condividerla in pieno.

Non nella parte in cui esponi la critica all'operato di Fini.
Se è vero che esiste oggi una crisi della Destra italiana è anche vero che i cambiamenti degli assetti politici hanno reso necessarie alcune scelte, se vuoi anche dolorose e forse inaccettabili per molti.
Non ho nulla contro Storace o contro Fiore, anzi. Ma allo stesso tempo non posso condannare le decisioni, alcune personali, del Pres. di AN: il secondo partito della coalizione di centrodestra è ovvio che guardi oltreconfine e che abbia un ottica di più ampio respiro se intende governare il paese.

Lo disse lo stesso Storace un anno fa, al decennale di Fiuggi: tra 10 anni saremo alla guida dell'Italia.

Ritengo sia politicamente impossibile che a guidare la nazione possa essere una formazione di destra-destra ma credo vi siano le condizioni affinchè ciò possa essere realizzato da una destra-centro.
Per questo Fini & Co devono proseguire nello sdoganamento del partito avviato da Berlusconi.

Poi le scelte personali certamente che possono essere criticabili.

Baci

Massimo ha detto...

Capisco che tu abbia ancora fiducia in Fini, io l'ho esaurita.
Vedi, non sono contrario ad una sana competizione all'interno del Centro Destra, ma i cinque anni di governo hanno dimostrato che la competizione è stata solo un danno, per posizioni personalistiche.
Io non dimentico la distanza manifestata da Fini quando Berlusconi fu attaccato dal kapò nel parlamento europeo. Nondimentico che Fini capeggiò il golpe contro Tremonti (salvo poi riaccettarlo un anno dopo).
Troppo ondivago, troppo a guardare se stesso allo specchio.
No, Fini mi ha deluso e non lo ritengo nè affidabile, nè all'altezza per guidare il Centro Destra.

Anonimo ha detto...

quando si stufera il CAV. saranno cazzi per tutto il centrodestra perchè manca una persona di così forte personalità come daltronde non esiste nel centrosinistra.