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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

06 ottobre 2007

Un sonetto attuale

Il nostro amico Tekelon ha scovato (non so dove) una sconosciuta poesia dello sconosciuto Pompeo Bettini.
Talmente sconosciuto che nelle varie storie della letteratura italiana in mio possesso è citato, fuggevolmente, nell’elenco alfabetico dei “minori”.
Pompeo Bettini visse nella seconda metà dell’ottocento e i chiosatori ne mettono in risalto l’affinità – non certo letteraria – con Leopardi ma, soprattutto, viene ricordato come socialista e primo traduttore del manifesto del partito comunista (direi, quindi, che l’oblio sia una giusta punizione :-).
Il sonetto che segue sembra in controtendenza con il Bettini socialista e traduttore del manifesto dei comunisti e, lasciando trasparire grande tristezza, denuncia i mali di un’italietta che ritroviamo tutta in quella di questi giorni: l’italietta di Prodi e Napolitano.

Italia, tu produci ottime cose:
marmi pel genio, fiori per i morti,
nevi per l'Alpe, e cavoli per gli orti,
e venticelli per sfogliar rose.

Ma tu produci pur genti cenciose
dalle man ladre e dai cervelli corti,
che s'accapiglian dentro angiporti
ed urlano bestemmie ingenerose.

Altrove, a suon di dollari e sterline,
romba il lavoro; qui, fin che si muoia,
vedrem le capre sulle tue ruine;

perchè forse di noi stanca è l'istoria,
e il nostro vino non dà più gioia
e il nostro sangue non dà più gloria
.

Pompeo Bettini (Verona 1862-Milano 1896)

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1 commento:

marshall ha detto...

Anche a me, perfettamente sconosciuto.
Me ne ricorderò in prossimi post.