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05 ottobre 2007

Ciambella di salvataggio per Prodi

Ieri in commissione affari costituzionali della camera dei deputati è stata votata a larga maggioranza la riduzione dei deputati da 630 a 512 e dei senatori da 315 a 200 (con elezione però, per questi ultimi, di secondo grado da parte dei consigli regionali).
Forza Italia ha votato contro: ha fatto bene.
E lo si capisce dai commenti soddisfatti della nomenklatura di sinistra che appariva come il gatto che si fosse pappato il topo.
Fassino, Violante e a cascata tutti gli altri, in coro, ad esprimere soddisfazione per il voto “bipartisan” e con l’auspicio che anche Forza Italia ci ripensi.
Personalmente spero che ci ripensino gli alleati del Centro Destra, perchè concordare un qualcosa con la sinistra, dialogare, trattare per una riforma costituzionale significa allungare la vita al governo Prodi e l’interesse nazionale primario è, invece, abbatterlo il prima possibile per andare subito ad elezioni.
Giustamente Forza Italia ha contestato questo agli alleati, considerando il voto di ieri una ciambella di salvataggio per Prodi che, così, tra riforma costituzionale e legge elettorale, potrà tirare a campare ancora qualche mese o, ancora peggio, anno.
Se, poi, veniamo al contenuto del provvedimento, ci sarebbe da segnalare che è della stessa natura e praticamente della medesima entità di riduzione dei parlamentari della Riforma Costituzionale realizzata dal Centro Destra durante il Governo Berlusconi e osteggiata fino a sostenere la sua bocciatura nel referendum confermativo dalla sinistra.
E questo la dice lunga sulla sincerità ed onestà intellettuale dei comunisti e dei loro caudatari catto – comunisti quando parlano di riforme e di riduzione dei parlamentari.
Ora torna a loro vantaggio procedere con i temi della Casa delle Libertà, ma non è possibile accordare la benchè minima fiducia ad uno di sinistra, proprio per gli abbondanti precedenti che negano la loro volontà di riforme.
Mi stupisce quindi il voto favorevole di Lega e A.N. (molto meno quello di una Udc che sembra in crisi anche nei sondaggi) perchè ha, come unico risultato, quello di dare un po’ di ossigeno ad una coalizione di sinistra sfiatata e sfilacciata, alla quale non solo non si dovrebbe concedere alcuna tregua, ma anzi puntare a darle la spinta finale per farla rotolare dal burrone sull’orlo del quale cammina ormai da mesi.
L’attenzione che viene posta dalla sinistra sull’iter di una riforma costituzionale dovrebbe far capire quanto questa sia una sorta di ultima spiaggia per una nomenklatura che vede ridursi sempre più ogni consenso popolare.
Un’ultima spiaggia che consentirebbe di coinvolgere il Centro Destra in una sorte comune contro le manifestazioni di “antipolitica” (quando la miglior risposta a grilli e grillini di turno è la buona politica, cioè un governo senza la sinistra) e che stornerebbe l’attenzione del pubblico dalle vere emergenze della nazione quali sicurezza pubblica, islamizzazione selvaggia, tasse debordanti che, poi, possono riassumersi in due parole: governo Prodi.
C’è comunque tempo per riprendersi dall’errore e mi auguro che Lega, A.N., Udc rinsaviscano, comprendendo che se a sinistra tengono così tanto al loro voto su questa riforma è perchè ne hanno un utile e se ne hanno un utile loro, c’è sicuramente un danno per il Centro Destra e, soprattutto, per l’Italia intera.

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7 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ancora una volta concordo in pieno:con questa sinistra non si tratta nè si vota.
Questa sinistra è da mandare a casa.

Anonimo ha detto...

Ho letto le motivazioni del voto contrario sul blog di Della Vedova. Giustissimo così. Potevano pensarci un anno fa, infondo il referendum era stato fatto apposta. Potevano leggerle meglio le modifiche. Non erano loro quelli che la costituzione è sacra? Per abbassare le quote dei deputati si deve appunto modificare la costituzione, il resto è tutta fuffa. O no?

CampaniArrabbiata ha detto...

Mi sa che non vedi buon occhio nemmeno l'asse AN-Di Pietro:-p

Massimo ha detto...

Stars. Credo che, ragionevolmente, nessuno sano di mente possa pensare che i comunisti siano sinceri ;-)
Elly. I rossi hanno letto benissimo il testo della nostra Riforma. A loro non interessa il contenuto, ma solo mantenere la poltrona, quindi torna utile cavalcare "l'antipolitica".
Piedone. Fini è entrato nel mio personalissimo libro nero nel settembre 2003 con il voto agli immigrati. Di Pietro non ne è mai uscito. La loro iniziativa mi sembra strumentale e demagogica, a meno che non preluda al salto della quaglia di Di Pietro, allora lo considererei un "ravvedimento operoso" come quello dei tanti comunisti che si sono pentiti ed ora sostengono Berlusconi :-)

Variatio5 ha detto...

Vorrei farti notare che non hai ragionato in questi termini quando Storace si è astenuto al Senato sulla RAI. Forse non sarebbe caduto il governo, ma probabilmente avrebbe avuto la vita accorciata, almeno a livello di immagine (già di per sè deteriorata).

Saluti.

Anonimo ha detto...

Sarei stato più contento che non si fosse bocciato con un referendum la riforma federale fatta dal governo precedente. Ora, purtroppo, non da grandi soddisfazioni sentire questi commenti favorevoli alla diminuzione dei senatori e dei deputati al di fuori di una riforma costituzionale. Occorre riconoscere SUBITO le cose buone

Massimo ha detto...

Emanuelito. Storace è stato escluso dalal elaborazione e dalla firma di un documento della CdL. In commissione invece AN, Lega e Udc hanno votato un provvedimento scritto dai comunisti e assieme ai comunisti. E anche le matricole di Giurisprudenza sanno quanto sia sbagliato e iniquo dare soluzioni uguali a situazioni differenti.

Papandreu. Non riesco a capire se sei rammaricato per il "no" di FI o per il voto degli alleati assieme ai comunisti. Resta il fatto che non è accettabile far convergere i propri voti su una proposta strumentale dei comunisti, fatta ad arte per guadagnare qualche giorno/mese/anno di vita al governo.
E personalmente aggiungo: con i comunisti, mai !
Se loro vorranno votare i nostri provvedimenti, che lo facciano pure, ma senza contrattare, senza trattare, senza dialogare.