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No alla deriva

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14 dicembre 2007

Adesso ci sfottono anche sull'immigrazione

Ieri Il Giornale conteneva una interessante e illuminante intervista al Governatore della Carinzia Jorg Haider, il Belzebù della destra austriaca.
A parte le considerazioni di politica interna austriaca – che ci interessano il giusto, cioè molto poco – di rilievo le dichiarazioni inerenti il trattamento dei clandestini.
Due frasi, in particolare, sanno di pesanti sfottò nei confronti della politica di accoglimento dell’Italia di Prodi:
Se la nostra polizia blocca un irregolare vicino al confine italiano e lui non ci dice da dove è venuto, noi lo rispediamo in Italia” la prima.
Perfetto.
Applicazione rigida e senza tanti giudici comprensivi che la manipolino, dei trattati europei e internazionali.
Haider non ne vuole sapere di caricarsi di oneri impropri e il clandestino lo rispedisce da dove è venuto o da dove si presume sia arrivato: l’Italia.
Ma Haider rincara anche la dose: “I pullman carichi di romeni li controlliamo finché non hanno superato la frontiera di Tarvisio”.
Benissimo !
Ormai si è sparsa la voce che l’Italia è un porto sicuro per i reietti di ogni etnia ed ecco che anche i nostri vicini ci utilizzano come discarica.
La legge Bossi Fini aveva rappresentato un tentativo di invertire una rotta (vocabolo da interpretare nell’accezione di disfatta) ma era essa stessa molto blanda per le necessità e per la gravità della situazione.
Nonostante, quindi, fosse una legge improntata più sul guanto di velluto che sul pugno di ferro, ha avuto l’ostilità preconcetta di tutta la sinistra e le “interpretazioni” di una magistratura che non perde occasione per autodelegittimarsi agli occhi del Popolo.
Così, quando dopo uno scrutinio che grida ancora vendetta la sinistra si è impossessata del potere, è venuto a cadere anche l’ultimo baluardo contro l’invasione degli illegali e sono fioccati provvedimenti lassisti e permissivi che ci hanno portato alla attuale situazione di insicurezza interna e di zimbello agli occhi dei ben più seri vicini.
Ogni tanto, a seguito di qualche episodio violento che colpisce particolarmente l’immaginario comune, vi sono dei tentativi di raddrizzare la barca, tentativi che vanno sistematicamente a naufragare, infrangendosi contro la pervicacia ideologica di una sinistra che vuole distruggere la nostra società.
C’è ancora speranza ?
C’è sempre speranza.
Ma perché questa non rimanga un auspicio di mero principio, dobbiamo tutti fare un passo avanti nell’impegno politico, anche se questo significa sacrificare un paio d’ore al giorno sottratte al lavoro e al riposo.
Questo significa essere attivi nella politica reale, cogliendo l’occasione della costituzione, dal basso, del Partito del Popolo della Libertà.
Impegnarsi all’interno di tale movimento significa partecipare alla rinascita della nazione e, magari, porre le basi per organizzare, conoscendo e collaborando con altri cittadini che la pensano come noi, localmente quelle pattuglie cittadine ormai necessaria a tutela dell sicurezza e della legalità.
Solo così potremo degnamente e dignitosamente rispondere agli Haider di turno che ci sfottono dalle colonne dei nostri stessi quotidiani.

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9 commenti:

Nessie ha detto...

Oltre al danno anche la beffa atroce. E' proprio vero quel detto secondo cui "a cavallo malato vanno addosso le mosche". Per non dire del NY Times e di quel che scrive sulle nostre disgrazie (non che non siano vere).
Io sacrificherò la mia domenica partecipando alla manifestazione indetta dalla Lega per la sicurezza a MI. Non saranno di certo i cortei incazzati a far cadere Prodi, ma è giusto mostrare che c'è chi dice NO e che al nord ne abbiamo le scatole piene di chi ci riempie di immigrati. Milano non sarà mai né rossa né islamica né in mano alle "zone franche" della delinquenza clandestina.

Gabriele ha detto...

"politica di accoglimento dell’Italia di Prodi"

che poi sarebbe quella di Bossi e Fini...

Anonimo ha detto...

Ma credono davvero che continuando così otterranno più voti?

Pensano che basti qualche cavolata di Beningni e Celentano a risolvere i problemi del paese?

Pensano che Benigni recitando Dante aumenterà lo stipendio alle persone? O che la clandestinità e quindi la criminalità si possano risolvere offendendo Calderoli o Berlusconi?

A cosa vuole parare questo governo? Dove vuole andare? Cosa pensa di risolvere?

Mha?

Massimo ha detto...

Brava Nessie. Ieri a Bologna per Berlusconi è stato un trionfo nel covo rosso per eccellenza.
Ogni occasione deve essere colta per mettere in piazza la protesta contro la sinistra e i suoi metodi. Come la goccia che scava la pietar riusciremo a mobilitare a sufficienza per abbattere anche Prodi.

Gabriele, leggi tutto il post e non fermarti ad una riga.
Furono le toghe rosse, da subito, a cercare di vanificare gli effetti della legge Bossi Fini, impedendo le espulsioni come erano state programmate dal testo legislativo, con la scusa della "interpretazione".
Fu il governo Prodi ad estendere da 170mila a 520mila i permessi nel 2006.

Gwath, che dire ? Nel loro dna c'è la volontà di distruggere la società occidentale, cavalcando tutte le proteste, dai no global all'immigrazione, dalla legalizzazione delle droghe alle unioni omo.
Sta a noi reagire.

Variatio5 ha detto...

Ma Haider non è quello che è stato pescato in un locale a trastullarsi con i ragazzini ubriachi?

http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_03/haider_carinzia_1ba54666-a1d1-11dc-976f-0003ba99c53b.shtml

Non mi permetterei mai di giudicare, però non mi sembra che si tratti di un "ben più serio vicino".
Anzi.

marshall ha detto...

Cinica e ipocrita, fu definita la legge Bossi Fini, un anno e mezzo fa, da deputati della sinistra, per giustificarne lo smantellamento: questo è il risultato!

Massimo ha detto...

A parte il fatto che la vicenda cui Emanuelito non ha avuto alcun seguito, il risultato è che noi gli illegali li abbiamo in casa, l'Austria no. Il risultato è quello che conta e che dimostra la serietà di un governo rispetto all'altro.

polis ha detto...

Vi segnalo il blog Polis dedicato alla politica e all'attualità all'indirizzo: www.polisfs.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Mi sembra che Emanuelito non sia proprio un esempio di "discussione democratica", normalmente si controbatte con la sostanza dei fatti non con le puttanate sparse al vento da toghe rosse e giornalisti compiacenti!
Avercene di Haider in Italia!!!!