Da quanti anni non Ti scrivevo ?
Non saprei neppure dire quando fu l’ultima volta.
Forse quando il Bologna faceva tremare il mondo e “così si gioca solo in Paradiso” ?
O quando 4 ragazzotti di Liverpool cantavano Michelle e Fantomas minacciava il mondo assieme alla Spectre ma dovevano vedersela con Bond, James Bond e la sua licenza di uccidere ?
Gli abeti, i primi alberi di Natale che ricordo decorati a festa, furono piantati nel giardino di casa, sono cresciuti ed ora superano l’altezza dell’edificio e dalla finestra che è quella della mia camera da bambino riesco persino a toccarne alcuni rami.
E sono cresciuto anch’io … forse :-)
Cosa chiedevo allora, quando la notte di Natale scendeva e come tutti i bambini andavo a dormire sperando che Tu potessi esaudire i miei desideri ?
Non un trenino, non mi sono mai piaciuti.
Sicuramente dei soldatini, possibilmente delle “giacche blu”, nordisti o della Cavalleria Americana, sì proprio quella che a Brescia è tornata di moda grazie all’esposizione di pittori che il Far West hanno illustrato e tramandato, con buona pace dei Sioux di allora e di oggi.
E poi Salgari … ma, no, era qualche anno dopo.
Un completo da cow boy o uno da astronauta ?
Beh, anche oggi avrei qualche richiesta, tutte strettamente personali, ma una che posso rendere pubblica c’è.
E’ un regalo, un bellissimo regalo che faresti non solo a me, ma anche a milioni di italiani e, chissà, anche a milioni di cittadini di tutto il mondo per gli effetti indotti.
C’è un signore che, con altri 102 o 103 suoi compari, abbiamo perso ormai il conto di quanti sono, vive grazie al nostro lavoro, senza dare nulla in cambio, anzi più ci prende e meno ci dà.
Non siamo più neanche sicuri in casa nostra.
Ci aveva promesso la felicità e siamo in pieno incubo.
Caro Gesù Bambino, Tu sai che gli italiani sopperivano a tante carenze con l’allegria.
Oggi ci sono solo rimaste le carenze ed è scomparsa l’allegria.
Caro Gesù Bambino, il regalo che Ti chiedo, dopo tutti questi anni non è solo per me, è per una intera Nazione, per un Popolo oppresso e deriso, triste e sfiduciato.
Caro Gesù Bambino, fa che il giorno dell’Epifania, che tutte le feste si porta via, porti con se, lontano, senza più ritorno, anche Romano Prodi e il suo governo.
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Non saprei neppure dire quando fu l’ultima volta.
Forse quando il Bologna faceva tremare il mondo e “così si gioca solo in Paradiso” ?
O quando 4 ragazzotti di Liverpool cantavano Michelle e Fantomas minacciava il mondo assieme alla Spectre ma dovevano vedersela con Bond, James Bond e la sua licenza di uccidere ?
Gli abeti, i primi alberi di Natale che ricordo decorati a festa, furono piantati nel giardino di casa, sono cresciuti ed ora superano l’altezza dell’edificio e dalla finestra che è quella della mia camera da bambino riesco persino a toccarne alcuni rami.
E sono cresciuto anch’io … forse :-)
Cosa chiedevo allora, quando la notte di Natale scendeva e come tutti i bambini andavo a dormire sperando che Tu potessi esaudire i miei desideri ?
Non un trenino, non mi sono mai piaciuti.
Sicuramente dei soldatini, possibilmente delle “giacche blu”, nordisti o della Cavalleria Americana, sì proprio quella che a Brescia è tornata di moda grazie all’esposizione di pittori che il Far West hanno illustrato e tramandato, con buona pace dei Sioux di allora e di oggi.
E poi Salgari … ma, no, era qualche anno dopo.
Un completo da cow boy o uno da astronauta ?
Beh, anche oggi avrei qualche richiesta, tutte strettamente personali, ma una che posso rendere pubblica c’è.
E’ un regalo, un bellissimo regalo che faresti non solo a me, ma anche a milioni di italiani e, chissà, anche a milioni di cittadini di tutto il mondo per gli effetti indotti.
C’è un signore che, con altri 102 o 103 suoi compari, abbiamo perso ormai il conto di quanti sono, vive grazie al nostro lavoro, senza dare nulla in cambio, anzi più ci prende e meno ci dà.
Non siamo più neanche sicuri in casa nostra.
Ci aveva promesso la felicità e siamo in pieno incubo.
Caro Gesù Bambino, Tu sai che gli italiani sopperivano a tante carenze con l’allegria.
Oggi ci sono solo rimaste le carenze ed è scomparsa l’allegria.
Caro Gesù Bambino, il regalo che Ti chiedo, dopo tutti questi anni non è solo per me, è per una intera Nazione, per un Popolo oppresso e deriso, triste e sfiduciato.
Caro Gesù Bambino, fa che il giorno dell’Epifania, che tutte le feste si porta via, porti con se, lontano, senza più ritorno, anche Romano Prodi e il suo governo.
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11 commenti:
Mi associo alla preghierina! Ma dobbiamo riconoscere che è scoraggiante dover reclamare il nostro sacrosanto diritto a Gesù Bambino, perchè quelli non li schiodi dalle poltrone nemmeno con le tenaglie..
Ci sentiamo ancora prima delle feste.. Ciao :)
Le Barricate
Ciao
Massimo ed auguri....perchè ne abbiamo davvero bisogno...
sarc.
Anch'io mi associo di buon grado alla "letterina di Natale", quella che mettevamo sotto il piatto dei nostri genitori. Chissà, se lassù, qualcuno ci ama... Se ci ama, è il caso di dire "...e liberaci dal Male, e così sia".
Buon Natale, Massimo.
Comincio a pensare che con le buone non si schioderà mai.
Speriamo che i nostri desideri vengano esauditi.
Buon Natale.
Prodi resta e noi paghiamo. Ma Dini non aveva detto che se la finanziaria avesse portato ad un aumento della spesa avrebbe votato contro ?
Massimo,
anch'io mi sono aggrappato al passato, con quei post sulle tipografie di Pavia. E' indubbio che in quel periodo non si stesse come oggi: peggio per alcuni versi, meglio per altri. Oltretutto c'erano le BR e i sequestri di persona che incalzavano giornalmente e ai quali sembrava non ci fosse fine. Però in ognuno di noi non era mai morta la speranza che tutto ciò dovesse finire. Ciò che avvenne. Ma in questo momento, la speranza di un futuro diverso da quello fin qui prospettato da governi come quello in carica, si fa sempre più fievole.
Oh mio caro buon Gesù
Fai che Prodi cada giù...
Speriamo, perchè se non ci pensa Gesù , on ci pensa n+ Dini nè Mastella...
Auguri a tutti
La speranza resta. Sarebbe opportuno che Berlusconi facesse come Cesare e, davanti al Rubicone, decidesse di "trarre" il dado ;-)
Auguri a tutti, raga...
Un sereno Natale a te ed a tutti i tuoi cari... a presto
Caro Massimo, forse Gesù Bambino guarda oltre le nostre miserie umane. O forse vuole lasciarci un altro po' Mortadella per farci soffrire quel tanto che basta a meritare il Paradiso :-)
In attesa di saperlo, ti auguro un sereno Santo Natale.
Speriamo che il Natale faccia breccia nel cuore di quelli di sinistra (e anche ad alcuni di destra) un po' di buon senso, di dignità e di giustizia....
Confido sempre i malati possano guarire....
Buon Natale a tutti!
Slauti.
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