Ancora prima del previsto il “partito di centro, moderato e liberale” manifesta segni di disfacimento.
Non bastassero le esternazioni di Gianfranco Fini (che si troverebbe sicuramente più a casa nel pci/pds/ds/pd, magari concorrendo per la segretaria in alternativa a Bersani e Franceschini)
non fossero sufficienti le 102 firme che hanno impedito il pieno sviluppo delle norme nel decreto sicurezza,
non ne avessimo abbastanza dei “gay lib” e dei radicali abbarbicati nel Centro Destra,
non fosse già inquietante la presenza in posizioni di rilievo di reduci del psi,
ecco che anche l’ala democristiana mostra di essere sensibile al richiamo del proprio dna.
Giovanardi, cui va l’innegabile merito di aver saputo tagliare il cordone ombelicale con Casini, si è fatto portavoce della più democristiana delle proposte.
Non era ancora caldo di stampa il decreto sicurezza, che il Giovanardi si è lanciato in una filippica per arrivare ad una sanatoria, sposando quindi le tesi sulla “non retroattività” del reato di clandestinità, come se la clandestinità, una volta giunti in Italia, non fosse reiterata per tutta la durata della permanenza illegale sul nostro territorio nazionale.
Naturalmente Giovanardi ha subito avuto il pieno ed entusiasta appoggio di uno dei tanti, troppi, vescovi che remano contro l’ordine e la sicurezza nei nostri confini, agitando strumentalmente la clava della “accoglienza”.
In una famiglia, quando c’è necessità, chi si aiuta prima ?
Un membro della famiglia oppure si spendono gli ultimi soldi per degli estranei ?
Credo che la risposta sia talmente ovvia da non aver bisogno di essere ricordata.
Persino le Fondazioni bancarie, in questi tempi di crisi, hanno “tagliato” nelle loro elargizioni, costringendo varie associazioni a rimandare le loro iniziative.
Perché mai noi dovremmo, a livello statuale, essere così … ingenui (eufemismo) da pensare di poter continuare ad accogliere chiunque o finanziare ogni iniziativa presunta benefica nel terzo mondo, quando abbiamo da pensare ai nostri disoccupati ed al rilancio della nostra economia ?
Perché mai dovremmo rinunciare ad una politica (il respingimento in mare) che sta dando i suoi frutti e rinunciare anche ad individuare i clandestini già presenti –per le politiche lassiste del passato – allontanandoli dalla nostra terra ?
Berlusconi, pur aggredito dalla stampa specializzata in pettegolezzi dopo il fallimento dei teoremi giudiziari, deve occuparsi del suo partito, richiamare all’ordine i membri del governo, perché è ridicolo approvare una legge (tra l’altro ancora troppo debole per raggiungere i risultati desiderati) per la sicurezza e poi vanificarla con i soliti strumenti della democristianità: sanatorie, interpretazioni di comodo, cedimenti al “politicamente corretto”.
Se il pdl dovrà essere una nuova dc, allora tanto vale che le forze vive in esso presenti se ne escano per dare corpo e anima ad una Destra vivace, ancorché inizialmente minoritaria sul piano elettorale, che possa rappresentare quelle esigenze di moralità, di libertà, di ordine, di sicurezza che, queste sì, sono nel suo dna, lasciando che i Giovanardi e i Fini di turno affondino nel compromesso.
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Non bastassero le esternazioni di Gianfranco Fini (che si troverebbe sicuramente più a casa nel pci/pds/ds/pd, magari concorrendo per la segretaria in alternativa a Bersani e Franceschini)
non fossero sufficienti le 102 firme che hanno impedito il pieno sviluppo delle norme nel decreto sicurezza,
non ne avessimo abbastanza dei “gay lib” e dei radicali abbarbicati nel Centro Destra,
non fosse già inquietante la presenza in posizioni di rilievo di reduci del psi,
ecco che anche l’ala democristiana mostra di essere sensibile al richiamo del proprio dna.
Giovanardi, cui va l’innegabile merito di aver saputo tagliare il cordone ombelicale con Casini, si è fatto portavoce della più democristiana delle proposte.
Non era ancora caldo di stampa il decreto sicurezza, che il Giovanardi si è lanciato in una filippica per arrivare ad una sanatoria, sposando quindi le tesi sulla “non retroattività” del reato di clandestinità, come se la clandestinità, una volta giunti in Italia, non fosse reiterata per tutta la durata della permanenza illegale sul nostro territorio nazionale.
Naturalmente Giovanardi ha subito avuto il pieno ed entusiasta appoggio di uno dei tanti, troppi, vescovi che remano contro l’ordine e la sicurezza nei nostri confini, agitando strumentalmente la clava della “accoglienza”.
In una famiglia, quando c’è necessità, chi si aiuta prima ?
Un membro della famiglia oppure si spendono gli ultimi soldi per degli estranei ?
Credo che la risposta sia talmente ovvia da non aver bisogno di essere ricordata.
Persino le Fondazioni bancarie, in questi tempi di crisi, hanno “tagliato” nelle loro elargizioni, costringendo varie associazioni a rimandare le loro iniziative.
Perché mai noi dovremmo, a livello statuale, essere così … ingenui (eufemismo) da pensare di poter continuare ad accogliere chiunque o finanziare ogni iniziativa presunta benefica nel terzo mondo, quando abbiamo da pensare ai nostri disoccupati ed al rilancio della nostra economia ?
Perché mai dovremmo rinunciare ad una politica (il respingimento in mare) che sta dando i suoi frutti e rinunciare anche ad individuare i clandestini già presenti –per le politiche lassiste del passato – allontanandoli dalla nostra terra ?
Berlusconi, pur aggredito dalla stampa specializzata in pettegolezzi dopo il fallimento dei teoremi giudiziari, deve occuparsi del suo partito, richiamare all’ordine i membri del governo, perché è ridicolo approvare una legge (tra l’altro ancora troppo debole per raggiungere i risultati desiderati) per la sicurezza e poi vanificarla con i soliti strumenti della democristianità: sanatorie, interpretazioni di comodo, cedimenti al “politicamente corretto”.
Se il pdl dovrà essere una nuova dc, allora tanto vale che le forze vive in esso presenti se ne escano per dare corpo e anima ad una Destra vivace, ancorché inizialmente minoritaria sul piano elettorale, che possa rappresentare quelle esigenze di moralità, di libertà, di ordine, di sicurezza che, queste sì, sono nel suo dna, lasciando che i Giovanardi e i Fini di turno affondino nel compromesso.
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7 commenti:
Bossi ha ragione quando dice che meriterebbero delle gran bastonate. Con loro tutto cambia per rimanere come prima.
Giovanardi e Fini sono agli antipodi. Capisco che non piaccinao, ma dovremmo distinguere fra i democristiani, principi dell'ipocrisia oltre che portatori di valori ed interessi solo marginalmente simili a quelli della Destra, e la destra liberale.
Se chi si riconosce nei valori identitari continua a rifiutare chi vuole libertà per tutti (tradizionalisti e non) di "essere lasciati in pace", continuerà a fare il gioco di chi invece vuole imporre la licenza ed il vizio per legge a tutti , tradizionalisti compresi.
Questo signore è il solito clero-man di cui tutta la politica italiana è permeata.
Viene tutto da lì, dal solito buonismo democristiano di isporazione cattolica. E' quello il vero nemico e purtroppo sta in ogni dove, perché i cattolici sono nel cdx, al centro e nel csx.
Metti poi che i DC stanno con i sinistri in alcune province e con la destra in altre e capirai da dove viene il male vero dell'Italia.
Mi chiedo: non vedi che tutto ciò che viene dalla Chiesa è schifezza e tradimento? Come fa certa gente a difenderla?
Nessie. Magari Bossi fosse ancora in salute !
JCF. Tra Giovanardi e Fini preferisco Giovanardi. Almeno su alcune questioni morali è in sintonia con le mie idee, l'altro, ormai, è in sintonia solo con le tesi più laiciste e di sinistra: ne dicesse una, solo una !, di Destra !
Jet. Non tutti i cattolici sono da buttar via, come non tutti i laici. Solo quelli che antepongono la visione religiosa o la visione laica alla concretezza dei singoli provvedimenti ... ;-)
Su questo sono d'accordo con te. Infatti non ce l'ho con tutti i cattolici ma con molti cattolici. ;-)
Quoto Jetset :)
Dire "cose cattoliche" non significa essere di destra, altrimenti saremmo sommersi da democretini di ogni ordine e grado. Giovanardi è un conservatore sociale e mi va benissimo, ma non può pretendere d'imporre le proprie opinioni utilizzando la legge. E' sbagliato che lo facciano a sinistra non dobbiamo farlo neppure noi. Quello che crediamo e soprattutto facciamo come privati, anche discriminando e scegliendo, è cosa ben diversa. Fini dice cose "di destra" (anche se non quanto vorrei), semplicemente distingue fra quello che il singolo dovrebbe fare e quello che un governo può obbligarlo a fare.
Dire che Fini dice cose "di destra" è come dire che Efialte combattè per la libertà della Grecia contro i Persiani... ;-)
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