Un giovane trentenne di Roma è stato fermato con l’accusa di essere lo stupratore “seriale” dei garages.
E’ il segretario di una locale cellula del pci/pds/ds/pd.
Qui non voglio prendere parte, colpevolista o innocentista, perché sin troppe volte si è visto il presunto “mostro” sbattuto in prima pagina, per poi imparare che era totalmente innocente e la mia fiducia nella magistratura italiana è tale che mi rimarrà sempre il dubbio, a meno che il colpevole non confessi sponte sua.
Qui volevo affrontare il dibattito politico sulla “moralità” della politica.
Una dubbia moralità se sfrutta vicende private che in nessun modo possono essere generalizzate per “bollare” una parte, o per impedire il legittimo esercizio di governo voluto democraticamente da una maggioranza di elettori.
A ben guardare ad agitare in questo modo strumentale la “questione morale” è sempre e solo la sinistra.
Immaginate cosa sarebbe accaduto se il fermato fosse stato un coordinatore di Forza Italia.
Beh, ci vuole poca immaginazione, perché basta guardare la canea che si solleva quando ad essere sotto accusa è un sacerdote !
Invece sotto i riflettori è finito uno “dei loro” e cosa accade ?
Garantismo della stampa che avrebbe taciuto dell’appartenenza politica del sospettato non fosse stato per la voglia di riflettori di uno dei candidati alla guida del pci/pds/ds/pd che ha rilasciato una dichiarazione veemente, nella quale denuncia la necessità di affrontare la “questione morale” nel suo partito, riuscendo ad avvicinare i due maggiori duellanti che non dimostrano altro che di essere due facce della stessa medaglia.
Chi denuncia una presunta "questione morale grande come una montagna" prendendo spunto dal fatto che il presunto stupratore è anche dirigente di partito, è colui che sostiene una legge (sul "testamento biologico") molto più "spinta" di quella proposta e che porterebbe, nei fatti, a lasciar morire un malato momentaneamente incurabile.
Ho letto che si dichiara “cattolico”, anche se pone al centro il problema della "laicità" e naturalmente sarà un cattolico, come piace loro definirsi ?, ah, sì, “cattolici adulti”.
Tanto “adulti” da non battere ciglio quando a Bologna il loro partito ha eletto come capogruppo in comune un omosessuale dichiarato e mezza giunta è andata ad ossequiare gli omosessuali in una loro manifestazione.
Cosa non si farebbe per un pugno di voti ?
Sommessamente, ma decisamente, voglio far rilevare la discrezione con la quale a Destra affrontiamo questo episodio, senza speculare sull’appartenenza politica del presunto stupratore “seriale”, perché non è vicenda politica, bensì tristemente umana.
E questo dimostra anche da che parte è la “superiorità” morale che non è quella delle vicende private, bensì del modo in cui si affrontano i problemi politici.
E la tre giorni del G8 docet.
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E’ il segretario di una locale cellula del pci/pds/ds/pd.
Qui non voglio prendere parte, colpevolista o innocentista, perché sin troppe volte si è visto il presunto “mostro” sbattuto in prima pagina, per poi imparare che era totalmente innocente e la mia fiducia nella magistratura italiana è tale che mi rimarrà sempre il dubbio, a meno che il colpevole non confessi sponte sua.
Qui volevo affrontare il dibattito politico sulla “moralità” della politica.
Una dubbia moralità se sfrutta vicende private che in nessun modo possono essere generalizzate per “bollare” una parte, o per impedire il legittimo esercizio di governo voluto democraticamente da una maggioranza di elettori.
A ben guardare ad agitare in questo modo strumentale la “questione morale” è sempre e solo la sinistra.
Immaginate cosa sarebbe accaduto se il fermato fosse stato un coordinatore di Forza Italia.
Beh, ci vuole poca immaginazione, perché basta guardare la canea che si solleva quando ad essere sotto accusa è un sacerdote !
Invece sotto i riflettori è finito uno “dei loro” e cosa accade ?
Garantismo della stampa che avrebbe taciuto dell’appartenenza politica del sospettato non fosse stato per la voglia di riflettori di uno dei candidati alla guida del pci/pds/ds/pd che ha rilasciato una dichiarazione veemente, nella quale denuncia la necessità di affrontare la “questione morale” nel suo partito, riuscendo ad avvicinare i due maggiori duellanti che non dimostrano altro che di essere due facce della stessa medaglia.
Chi denuncia una presunta "questione morale grande come una montagna" prendendo spunto dal fatto che il presunto stupratore è anche dirigente di partito, è colui che sostiene una legge (sul "testamento biologico") molto più "spinta" di quella proposta e che porterebbe, nei fatti, a lasciar morire un malato momentaneamente incurabile.
Ho letto che si dichiara “cattolico”, anche se pone al centro il problema della "laicità" e naturalmente sarà un cattolico, come piace loro definirsi ?, ah, sì, “cattolici adulti”.
Tanto “adulti” da non battere ciglio quando a Bologna il loro partito ha eletto come capogruppo in comune un omosessuale dichiarato e mezza giunta è andata ad ossequiare gli omosessuali in una loro manifestazione.
Cosa non si farebbe per un pugno di voti ?
Sommessamente, ma decisamente, voglio far rilevare la discrezione con la quale a Destra affrontiamo questo episodio, senza speculare sull’appartenenza politica del presunto stupratore “seriale”, perché non è vicenda politica, bensì tristemente umana.
E questo dimostra anche da che parte è la “superiorità” morale che non è quella delle vicende private, bensì del modo in cui si affrontano i problemi politici.
E la tre giorni del G8 docet.
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1 commento:
Buone e senz'altro meritate vacanze, Massimo!
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