In realtà non ho ancora letto le motivazioni che la corte costituzionale ha posto a base della sua pronuncia contro il Lodo Alfano e non so se perderò del tempo per interpretare le oltre cinquanta pagine che si sono rese necessarie a giustificare tale decisione.
Mi basta quanto ho ascoltato stamattina al Gr1: il Lodo Alfano è stato bocciato perché la costituzione non prevede la tutela per le quattro più “alte” cariche dello stato.
E mi è venuta in mente quella barzelletta in cui si chiedeva quale fosse la differenza tra l’anarchia, il comunismo e la democrazia.
In un regime anarchico tutto è permesso anche quello che è espressamente vietato.
Sotto il comunismo tutto è vietato anche quello che è espressamente consentito.
In democrazia è consentito tutto ciò che non è espressamente vietato.
E nella costituzione non è vietato consentire al Presidente del Consiglio di occuparsi dei problemi di tutti, differendo i processi contro di lui che potrebbero essere artatamente promossi solo per intralciarlo.
E non parlatemi dell’art. 3, visto che un principio fondamentale che si impara al primo anno di università vuole che a situazioni differenti sia giusto dare soluzione differente.
Che non sia il caso di “rilanciare” e oltre a proporre, come fece in passato la Lega, l’elezione popolare dei pubblici ministeri, ci si debba orientare anche verso l’elezione popolare dei giudici costituzionali ?
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Mi basta quanto ho ascoltato stamattina al Gr1: il Lodo Alfano è stato bocciato perché la costituzione non prevede la tutela per le quattro più “alte” cariche dello stato.
E mi è venuta in mente quella barzelletta in cui si chiedeva quale fosse la differenza tra l’anarchia, il comunismo e la democrazia.
In un regime anarchico tutto è permesso anche quello che è espressamente vietato.
Sotto il comunismo tutto è vietato anche quello che è espressamente consentito.
In democrazia è consentito tutto ciò che non è espressamente vietato.
E nella costituzione non è vietato consentire al Presidente del Consiglio di occuparsi dei problemi di tutti, differendo i processi contro di lui che potrebbero essere artatamente promossi solo per intralciarlo.
E non parlatemi dell’art. 3, visto che un principio fondamentale che si impara al primo anno di università vuole che a situazioni differenti sia giusto dare soluzione differente.
Che non sia il caso di “rilanciare” e oltre a proporre, come fece in passato la Lega, l’elezione popolare dei pubblici ministeri, ci si debba orientare anche verso l’elezione popolare dei giudici costituzionali ?
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2 commenti:
Allora la costituzione non deve prevedere nemmeno la tutela per i giudici che sbagliano: chi sbaglia paga, va in galera e deve sostenere una fortissima ammenda oltre ad essere cacciato dall'ordine. Così è per tutti, ingegneri, medici, architetti, commercialisti. Perché per i giudici no? Per far sì che facciano i comodi loro impunemente?
Sapete cosa vi dà veramente fastidio di certi discorsi
" all'italiana"? Il fatto che le premesse per arrivare ad uno sfascio simile della magistratura c'erano già tutte molto tempo fa. Nessuno allora indagava, analizzava o studiava soluzioni per la patologia " in nuce" per il semplice motivo che non c'era Berlusconi e quindi, per una certa scuola di pensiero e per i suoi accoliti, non c'era alcun pericolo. Ma i difetti del meccanismo giudiziario erano già presenti allora: col tempo essi sono diventati virulenti. Di fatto ora mettere mano ad una riforma seria e qualcosa di non più procrastinabile, e come ho già avuto modo di dire si scatenerà l'inferno perché questa è una riforma che se attuata bene toglierà alla sinistra l'unica vera arma per condizionare la politica in italia.
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