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10 ottobre 2010

Il fisco secondo la sinistra:più gabelle per gli Italiani

Non c'è niente da fare.
Quando si parla di fisco la sinistra conosce solo una parola: tasse.
Quando è al governo aumenta le aliquote (come nel 2006), appioppa sovrattasse (come il 5% catastale del 1996) o istituisce tasse straordinarie (che oggi si chiamerebbero "di scopo") come quella sull'europa.
Quando è all'opposizione si straccia le vesti perchè il Centro Destra riduce di poco (i famosi 40 euro medi del 2005 che Fassino con disprezzo paragonava a" un caffè al giorno", sarà anche stato così, ma poi lui e i suoi le aumentarono di ben più che un caffè al giorno ...), pretende chissà quali riduzioni e quando le si chiede come fare senza tagliare selvaggiamente quelle stesse spese che la sinistra aveva gonfiato per accontentare tutte le sue clientele, estrae il solito coniglio (ormai bollito) dal cappello:
lotta all'evasione
tasse sulle rendite finanziarie e immobiliare (cioè sui risparmi e le case).

Così non c'è speranza che la sinistra pensi ad un progetto per il futuro dell'Italia che non sia schiavo della sottrazione di denaro a chi lo ha legittimamente guadagnato per distribuirlo a chi spesso non fa nulla per guadagnarlo.
Giovedì scorso il Governo ha dato attuazione ad una prima parte del federalismo fiscale.
La sinistra ha gridato all'aumento delle tasse.
Perchè ?
Perchè lo stato ridurrà l'Ire e, in parallelo, concede alle regioni la possibilità di aumentare la loro tassazione.
Il saldo finale per i cittadini non cambia.
Anzi vi saranno regioni che, non applicando l'aliquota massima di aumento concesso, ridurranno il peso fiscale sui loro cittadini.
Ed è proprio quello che fa paura alla sinistra, perchè saranno le regioni "virtuose" (rectius: le regioni i cui cittadini hanno eletto amministratori capaci) a ridurre le tasse ai propri cittadini.
Là dove, invece, le spese sono state gonfiate, magari finanziando corsi per veline o aiuti a Cuba, i cittadini pagheranno di più e, tutto sommato, meriteranno di pagare di più, anche se tale onere dovrebbe essere individuato, ove fosse possibile, nei confronti di chi quegli amministatori ha votato.
La sinistra sa che le impostazioni ideologiche dei suoi aministratori sono costate miliardi ai cittadini, di soldi prelevati dalle loro tasche che non si sono trasformati in servizi.
Così attuano un fuoco preventivo per poi giustificare, addossando la responsabilità al federalismo, la scelta che faranno, prevalentemente a sinistra o nelle regioni che solo questo anno sono andate al Centro Destra, di utilizzare il massimo dell'aumento concesso.
La sinistra ha la pessima abitudine di spendere e spandere soldi che non ha e che si ritiene in diritto di prelevare dalle nostre tasche.
E' una mentalità così perversamente naturale a sinistra che abbiamo visto due sindacati (cisl e uil) manifestare per la riduzione del peso fiscale.
Che bello, diremmo tutti, finalmente anche uno dei maggiori centri di spesa si converte alla riduzione delle tasse !
Poi, andando a leggere, vediamo che la loro tesi non è ridurre le tasse, ma spostarne il peso su chi, a loro dire, fruirebbe di rendite finanziarie.
Le rendite finanziarie, mettiamocelo tutti bene in testa, sono i nostri risparmi, quello che resta dei nostri guadagni già ampiamente taglieggiati da ogni sorta di gabella.
E questi, "nel nome dei lavoratori" , vorrebbero aumentare il taglieggiamento sulle rendite che riusciamo ad ottenere dai nostri rispamri !
E' una posizione che trova conferma nella riunione del pci/pds/ds/pd di Varese, dove Bersani ha proposto, oltre alla solita baggianata di un governo degli sconfitti delle urne in totale spregio dei cittadini elettori e della Sovranità Popolare, la cosidetta formula "20-20-20" in campo fiscale.
20% come aliquota minima rispetto al 23% che il suo Visco ha introdotto con il governo Prodi del 2006.
20% di recupero dall'evasione fiscale (cifra sparata a capocchia, perchè se si conosce dove c'è la evasione fiscale il recupero deve essere del 100%, non limitarsi al 20 !).
20% - rieccolo ! - di aliquota per tassare le rendite finanziarie, cioè i nostri risparmi, rispetto all'attuale 12,5%.
Insomma: non ci riescono a non pensare di metterci le mani in tasca.
Sembrano cleptomani in crisi di astinenza e non vedono l'ora di tornare ad esercitarsi in quel che loro riesce meglio: sottrarci il nostro denaro per spendere loro quel che loro non è.
Ma Bersani la spara ancora più grossa: superbonus di 3mila euro ai neonati.
Idea geniale !
Bersani propone di regalare 3mila euro anche agli immigrati (che figliano come conigli) e come copertura finanziaria (poichè la lotta all'evasione è solo una patacca) vuole tassare i risparmi e le case degli Italiani.
Poi non si lamenti se crescono in tutta europa (e anche in Italia) le istanze e i consensi per quei partiti che a sinistra si ostinano a definire "razzisti" o "xenofobi", ma in realtà hanno solo i piedi per terra e vogliono difendere le nostre patrie da chi cerca di sottrarci le nostre terre e da chi, al nostro stesso interno, è pronto a svenderci per un pugno di voti.
Ultimamente la sinistra ha aggiunto un posto a tavola nella speranza di ricreare una "gioiosa macchina da guerra" per eliminare Berlusconi per "governare" con le "idee" che abbiamo visto..
Sarebbe interessante che le domande oggi proposte ne "Il Giornale" trovassero risposta puntuale.
La terza riguarda per l'appunto Fini e la sua svolta antiberlusconiana.
La posizione super partes della terza scarica dello stato è ormai ampiamente una barzelletta che non fa ridere, soprattutto quando il signor Fini blatera sul fatto che degli immigrati, regolari o illegali, deve farsi carico "lo stato".
Singolare sintonia con Bersani, sembra il frutto di una imbeccata strategica studiata a tavolino di cui i due soggetti non sono altro che i portavoce ...
Cosa vuol dire ?
Che dobbiamo grattarci in tasca anche per far trovare l'acqua calda a chi viene in Italia senza essere invitato e, magari, con il retropensiero di tagliarci la gola e prendere il nostro posto (e le ricchezze che i nostri padri hanno costruito e noi abbiamo l'obbligo di lasciare ai nostri figli) ?
Sì, perchè "lo stato" non è una entità astratta, estranea.
Lo stato siamo noi.
Siamo noi che votiamo (anche se poi gli eletti pretenderebbero di fare di testa loro) e siamo noi che finanziamo, con le nostre tasse, tutto ciò che fa lo stato.
Ma se ne faccia carico lui, ospitandoli a casa sua, in Italia o ... altrove !

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