Uno sgombero dovuto e ritardato per ben quattro anni e gli immigrazionisti strillano come se fosse stato violato un sacro suolo.
Invece ad essere stata violata era stata una proprietà privata, occupata da circa quattrocento immigrati e che per quattro anni, nonostante le richieste del legittimo proprietario, sono stati lasciati a casa altrui, indisturbati e con continue proposte di ricollocazione, sempre rifiutate.
Finalmente giovedì lo stato ha deciso di difendere i diritti violati di un suo cittadino, pur con colpevole ritardo, e cosa succede ?
Si focalizzano sulla frase di un Poliziotto che dice di reagire se gli occupanti dovessero lanciare degli oggetti (e ne hanno lanciati, eccome !).
Il giorno dopo dibattiti lunghissimi, tutti a senso unico, con la partecipazione di un ex ministro immigrazionista, di un prete evidentemente bergoglione e altri personaggi che esprimono il pensiero unico a favore di chi viola la proprietà privata e neanche una parola a difesa del proprietario, per ricordare il dovere dello stato di difendere le proprietà dei cittadini o per dire che quei cento che si erano accampati nella pubblica piazza fossero ospitati in Vaticano, a spese di Bergoglio e Galantino.
Neanche un invitato della Lega o di Fratelli d'Italia che dicesse quel che invece pensa la maggior parte degli Italiani Veri.
A Roma abbiamo cominciato a conoscere il vero volto dell'immigrazione e basta poco a trasformare la violenza di un centinaio di immigrati in una rivolta da banlieu parigina e quindi nell'avere, già tra noi, quelle seconde e terze generazioni che tanto sangue stanno spargendo in giro per l'Europa.
Siamo però ancora in tempo a ripartire ed a riscrivere la Storia del futuro che, oggi, appare più horror che rosa.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento