Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

02 agosto 2017

Sempre più in basso


Il governo Gentiloni, composto dai ministri di Renzi, ormai sta dando prove ripetute di incapacità che cercano di coprire, con la complicità dei media, con uno tsunami di parole e di falsi problemi.
Dalla vicenda Fincantieri al codice delle ong, a quella che inizialmente doveva essere una missione navale nelle acque libiche per contrastare le partenze dei clandestini ed è diventata una asfittica azione di supporto alla guardia costiera libica, quella di Gentiloni e dei suoi ministri non è una Caporetto, che avrebbe una sua drammatica dignità, ma solo una farsa da cral dopolavoristico.
La Merkel e Sarkozy ridevano di Berlusconi, ma solo perché complottavano per rimuoverlo visto che era di ostacolo ai loro disegni e furono aiutati dalle complicità interne.
Ma non ridono di Gentiloni, come non ridevano di Monti, Letta e Renzi perché a loro va benissimo che restino, che si occupino dei gadget "fascisti", dell'obbligatorietà dei vaccini, della mafia, delle unioni omosessuali, del clima, così loro sono liberi di gestire le questioni importanti per avvantaggiare i loro paesi.
Tanto ai Renzi e ai Gentiloni basta concedere, dopo essersi fatti pregare e ottenuto altri impegni che svendono la sovranità italiana, che l'Italia si indebiti sempre di più, stringendosi da sola il cappio al collo.
E tutto giulivo Gentiloni cinguetta sul calo della disoccupazione attribuendone l'effetto al Giobat renziano, dimenticandosi che quel provvedimento voleva dare lavoro stabile, mentre la disoccupazione cala, oggi, solo grazie a lavori a termine.
E quando si giungerà a quel termine ?
Ma Gentiloni è felice e giulivo continua con i suoi soporiferi discorsi, mentre il suo Renzi, sempre più istericamente, plaude a Micron dicendo che se lui fa così (nazionalizzando i cantieri navali e preoccupandosi dell'interesse francese), faremo così anche noi (nel sottofondo si sente Mina cantare "parole... parole... parole ...).
Ma, intanto, i francesi occupano le nostre aziende e bloccano i clandestini a Ventimiglia, in territorio italiano, rifiutandosi (giustamente) di accogliere chi non sia un autentico profugo dalla guerra.
Per colpa di Mattarella questo stato di cose continuerà ancora per otto o nove mesi, finché, finalmente, potremo esprimere un voto liberatorio che dovrà rappresentare solo il primo passo di una difficile risalita nella quale dovremo dimenticare le Boldrini e i Bergoglio, i Renzi e i Monti, Bruxelles e i trattati dell'unione sovietica europea, per guardare e perseguire unicamente l'interesse Nazionale, ripristinando Identità e Orgoglio Nazionale.





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