Erano governi balneari perchè utili a far decantare la situazione politica, assopendo le ire dei vari Achille della politica, consentendo all'Italia di avere un governo che si occupasse dell'ordinaria amministrazione ed agli Italiani di andare in vacanza seguendo la campagna acquisti della propria squadra del cuore e non il bollettino delle incursioni degli infiniti e inconcludenti droni russi in Ucraina o la contabilità farlocca che i terroristi assassini di Hamas comunicano sui morti a Gaza, nella loro guerra di propaganda (per chi abbocca).
Oggi la presenza dei "social" ha cancellato la pausa estiva.
Provo un grande rifiuto ad ascoltare la dichiarazione precostituita, concentrata in pochi secondi, letta o recitata a mitraglia da questo o quel politico che poi viene immessa nel "pastone" dei telegiornali.
Non serve a nulla per chiarire una questione e probabilmente neppure a convincere o far cambiare idea a chi la ascolta, tanto siamo tutti prevenuti con le nostre idee ben radicate che sono il frutto di esperienza, conoscenza e scelte di campo.
E' come il costante martellamento dei sondaggi con gli articolisti che sparano titoli "crollo del partito di Tizio", "balzo di quello di Caio" e poi si legge l'articolo e si scopre che si parla di miserrimi zero virgola uno, zero virgola due, di sondaggi che hanno dichiaratamente margini di errore del tre per cento.
Eppure continuano le chiacchiere estive, le dichiarazioni prive di sentimento recitate in televisione o alla radio, i tweet su X, per poter dire "io c'era" o, meglio, io ci sono, io esisto.
E nessuno ne è indenne, dal parlamentare seguitissimo (anche a ragione) al neofita di X (o di qualsivoglia altro social) con 11 persone che lo "seguono".
Quanti danni fanno tutte queste chiacchiere ?
Tantissimi.
Perchè per distinguersi uno alza sempre di più l'asticella della polemica e della insoddisfazione, a dimostrazione che il meglio, anche quando sarebbe veramente "meglio" e il più delle volte non lo è, è sempre nemico del bene.
E si perde di vista l'interesse proprio e della Nazione che è quello di andare avanti, di crescere, di stimolare Benessere e garantire Sicurezza, anche se magari con piccoli passi invece dei balzi che uno vorrebbe, ma che neppure lui saprebbe realizzare (se lo sapesse, infatti, per prima cosa saprebbe anche come farsi eleggere e andare lui al posto di quelli che critica comodamente seduto in poltrona a digitare su una tastiera).
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