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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

08 giugno 2006

Bush e Ratzinger per risanare l'Occidente

Se in Italia la sinistra al governo per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, si appresta ad avviare anche l’Italia sul piano inclinato dello stravolgimento dei consolidati principi morali che sono alla base della nostra convivenza civile, non posso tacere la soddisfazione nel leggere le prese di posizione di George W. Bush e di Benedetto XVI in ordine alle unioni omosessuali.
Non mi (ci) è dato di sapere se l’offensiva di questi giorni sia stata coordinata, tenderei ad escluderlo per la tradizionale prudenza che caratterizza le azioni del Vaticano, ma “l’uno-due”, ripetuto, contro le iniziative che vorrebbero elevare allo stesso livello del matrimonio una unione tra omosessuali, mi sembra significativo.
Significativo perché vede assieme, forse per la prima volta con iniziative che trovano spazio nell’opinione pubblica, il Leader, laico, della più grande democrazia del mondo che è anche l’unica superpotenza – politica, economica, militare – rimasta e il Capo della maggiore entità spirituale presente sulla Terra.
Il Pontefice Benedetto XVI ha rotto ogni indugio e ha avallato, con l’indiscussa autorità e autorevolezza che gli deriva tanto dal ruolo che ricopre, quanto (e per me conta forse di più) dalla sua profonda cultura e conoscenza delle questioni teologiche e morali, la posizione dei Vescovi: le unioni omosessuali sono l’eclissi di Dio.
Oltre oceano, il Presidente George W. Bush, ha iniziato una importante battaglia per inserire nella Costituzione Americana una norma che definisca il matrimonio come l’unione di un uomo con una donna, escludendo ogni altra ipotesi.
Se devo essere sincero, che si debba inserire una norma costituzionale per sancire l’ovvio, mi sembra un segno di quanto la nostra società abbia perso di vista la necessità di coniugare la libertà che ci siamo conquistati, con il suo uso, non il suo abuso.
Il fatto stesso che, nonostante le potenti lobbies omosessuali, il Presidente degli Stati Uniti si impegni personalmente in una battaglia che è, in uno, di moralizzazione e di civiltà, fa pensare che il risanamento dell’Occidente, base necessaria per contrastare un nemico terrorista che agita un fondamentalismo religioso come quello musulmano, sia possibile.
E che sia possibile invertire la rotta tracciata da chi, con troppa faciloneria, ha abbandonato la via tradizionale per accarezzare ed accattivarsi categorie di elettori, con i loro capricci.
La battaglia non sarà facile.
E’ come iniziare una salita dopo aver lasciato correre la bicicletta in una lunga discesa, nella quale non vi era alcuna necessità di faticare pedalando.
Adesso è l’ora di pedalare.
E’ l’ora di recuperare quei Valori che hanno fatto grande la nostra Civiltà, più grande, più forte, migliore di tutte le altre conosciute, passate e presenti.
Non possiamo accondiscendere ad ogni capriccio venga in mente al primo che passa.
La famiglia, fondata sull’unione di un uomo e di una donna, è il nucleo della società civile.
Questo vale tanto per chi crede, quanto per chi è ateo o agnostico.
Negare la necessità, per una società sana, di rispettare Valori anche morali, vuol dire avviare quella società, quella civiltà alla decadenza e, in ultima analisi, alla fine.
Credo che la Civiltà Occidentale abbia ancora molto da dire e molto da donare, a tutto il mondo, perché la si lasci ammorbare con i germi della corruzione morale e civile.
Sono contento, in questa battaglia, di vedere in prima linea il Papa Benedetto XVI e il Presidente George W. Bush.

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49 commenti:

Van der Blogger ha detto...

è un argomento scottante in una società che ritiene la violazione dei valori fondamentali una libertà

Nessie ha detto...

Sono d'accordo, Mons. Hai letto quel che ha scritto Antonio Socci su Libero dell'altro ieri? "Perché no un matrimonio con le scimmie?". Lo trovi anche sul blog di Alef. Qua se non ci mettiamo dei paletti, va a finire che dal relativismo, sprofonderemo nel catastrofismo più demenziale. Tra l'altro gli art. 29 e 30 della nostra Costituzione parlano chiaro, in materia di matrimonio, morale e famiglia. Vorrei sapere perché quando la Costituzione contiene norme obsolete in materia fiscale e amministrativa, per i sinistri diventa INTOCCABILE. Mentre quando sancisce postulati-cardine in materia di matrimonio e famiglia, allora se ne fa carta straccia!

Federico ha detto...

Mons sai quanto ti legga con piacere ed interesse ma...sul Papa non discuto ma su Bush veramente pensi che questa sua battaglia abbia un fine così alto? Io, come molti, credo che sia un modo per ricompattare l'ala teocon del partito in vista delle elezioni. Francamente da destra non vedo un Bush alfiere dell'Occidente. un saluto

Anonimo ha detto...

Il Senato degli Stati Uniti
ha bocciato la proposta di un emendamento della Costituzione per mettere al bando i matrimoni omosessuali.
Forse qualcosa non quadra.

Massimo ha detto...

Il Senato ha approvato la proposta di Bush con 49 voti contro 48, ma la maggioranza non è sufficiente (per ora) per raggiungere il quorum richiesto per emendare la costituzione.
Ma siamo solo all'inizio, ho scritto, infatti, che per risalire dal baratro morale in cui siamo finiti, bisognerà pedalare, e molto.
Bush, Federico, ha dimostrato determinazione, coraggio, saldezza morale nell'affrontare il nemico terrorista. Queste sue caratteristiche mi convincono del fatto che lui ci creda a questa battaglia, come crede a quella contro il terrorismo musulmano.
Del resto se fosse per i voti Teocon, ci sarebbe stato l'assalto dei senatori a "farsi belli" davanti a cotanti elettori ... :-)
Nessie: condivido in pieno.
VdB: tutti gli argomenti che vanno contro la deriva del politicamente corretto (o forse corrotto ? ;-) sono scottanti, basta infischiarsene degli attacchi altrui e proseguire la battaglia sempre e comunque.

marshall ha detto...

Nulla da obiettare, condivido pienamente il testo dell'articolo.

Anonimo ha detto...

Il Papa ha sempre difeso l'occidente, fin dai tempi dell'Impero romano. E' una figura della quale non possiamo fare a meno.

Anonimo ha detto...

L'etica teocon si fregia di parole e definizioni quali "liberale" e "liberalismo" ma è quanto di più illiberale possa esserci in quanto è l'anticamera di un ritorno al "confessionalismo" dei vecchi tempi. In pratica è l'antica italietta democristiana e bigotta che risorge dalle ceneri e vuol fare piazza pulita di tutte le conquiste sociali degli ultimi anni.

Anonimo ha detto...

Sei fissato con i gay... Anche il tuo banner, "NO ai GAY" presente nella pagina principale, dimostra che il tuo non è un discorso di valori, è solo retorica dietro la quale nascondi intolleranza e qualche problema di identità sessuale non emerso a livello cosciente. Se fosse come dici tu, rispetteresti l'individuo e condanneresti solo l'ideologia; invece il tuo motto "NO ai GAY" dimostra che ce l'hai proprio con l'esistenza di queste persone, e tutti i bei discorsi di valori e di identità vengono come conseguenza. Quel banner ti ha tradito.

Massimo ha detto...

E' un piacere constatare che quel banner continua a suscitare reazioni stizzite. :-D
I malati vanno curati.
Le perversioni non vanno tollerate.
L'intervento dell'anonimo è mera paccotiglia da psicologo di bar sport ... anzi, bar dell' arci-gay :-D

Ares ha detto...

A leggere la psicologia da dispense dell'Unità di chi vuole interpretare a suo vantaggio le idee altrui, dovremmo essere tutti dei culattoni o giù di lì. Se la dicono e se la cantano da soli, ma la realtà è ben altra. Per fortuna.

Ares ha detto...

Se le conquiste sociali di bob mould sono l'esaltazione e l'ostentazione della perversione, allora viva l'antica italietta democristiana e bigotta !

Massimo ha detto...

Più che giusto, Ares. Anche se ho l'impressione che l'anonimo sia una vecchia conoscenza, molto "attaccato" a quel banner ... :-)))

Anonimo ha detto...

L'importante è questo, che ammetti davanti a tutti quel che pensi realmente: non è un discorso sui valori il tuo, semplicemente i gay, malati, non vanno tollerati, vanno solo curati. VOglio vedere quanti sono d'accordo con te e con la tua violenza e odio.

Anonimo ha detto...

Comunque non sono una tua vecchia conoscenza, per fortuna mia.

Massimo ha detto...

Non ho mai nascosto che, per me, gli omosessuali vadano curati.
E violenza ed odio la sitrova proprio dall etue latitudini, non dalle mie parti perchè voler curare un malato è atto di grande generosità e altruismo.
E credo di essere in ottima e abbondante compagnia.

Anonimo ha detto...

Ma non mi sembra che chiedano di essere curati, quindi non è un "atto di generosità" ma un atto coercitivo, dunque violento.

Anonimo ha detto...

E' proprio per contrastare la discriminazione anti-gay ancora pesantemente diffusa nella società, e ben esplicitata nel tuo pensiero secondo cui i gay sono solo dei malati da costringere a curarsi, che le unioni civili tra omosessuali vanno approvate al più presto anche in Italia, come in tutta Europa. Lo Stato deve dare un riconoscimento ufficiale a queste unioni (visto che i gay come tutti pagano le tasse, perciò non possono avere meno diritti come coppia) in modo da smettere di considerarle inesistenti, lasciando spazio all'odio che ben esprimi tu con le tue parole (che appunto vorresti letteralmente farli sparire come omosessuali, cioè "curarli").

Massimo ha detto...

Si possono stilare lunghi elenchi di malati che non vogliono farsi curare e nessuno ritiene che si faccia violenza su di loro se vengono sottoposti ad un trattamento sanitario obbligatorio.

Massimo ha detto...

Ti ringrazio, anonimo, per esserti tolto la foglia di fico con la quale si cerca di contrabbandare i pacs come una forma legislativa per le coppie di fatto eterosessuali: sono solo ed esclusivamente lo strumento per ottenere l'equiparazione al matrimonio per coppie omosessuali che uno stato serio non potrà mai concedere.

Anonimo ha detto...

Di matrimonio parli solo tu, come al solito la propaganda di certa destra estrema non sa far a meno di mentire... L'unica cosa di cui si parli sono i pacs.
Comunque ripeto, sono io a ringraziarti per esserti tolto la foglia di fico dei "valori della società" da mantenere: ecco il tuo senso della libertà, i gay vanno obbligati a curarsi. Illustraci, per cortesia, giusto per completare il quadro, come dovrebbe avvenire - secondo il tuo legittimo, per carità, pensiero - quello che auspichi. Attraverso l'internamento in strutture tipo manicomi? Se un gay rifiutasse di "consegnarsi", chi dovrebbe andare a prelevarlo a casa, i carabinieri? E se non "guarisse", andrebbe trattenuto fino alla fine dei suoi giorni? Per favore, rispondi, sono davvero curioso, e a questo punto immagino anche gli altri, i tuoi amici nella difesa della "dignità" dell'uomo. Poiché stai dimostrando di avere un senso davvero alto della dignità dell'uomo.

Massimo ha detto...

I pacs sono solo il cavallo di Troia per una deriva sociale e civile.
Cosa fare ? Ogni caso deve essere esaminato singolarmente, ci sono anche omosessuali che sono drammaticamente consapevoli del loro stato e ne soffrono. E sono quelli che, se non ci fosse una propaganda che vuole farli sentire normali, sarebbero i primi a chiedere di essere curati.
Del resto se una determinata patologia non la si considera malattia, non si mettono neppure in cantiere le ricerche necessarie a trovarne una cura.
Ma gutta cavat lapidem.

Anonimo ha detto...

I pacs non sono il cavallo di Troia per nient'altro che per veder riconosciuti alcuni diritti essenziali a persone che si amano e convivono da anni e anni; ad esempio il diritto all'assistenza in caso di malattia (un estraneo ha molti limiti nell'assistere una persona malata in ospedale), alla trasmissibilità del contratto di affitto, alla reversibilità della pensione, al rilascio totale dell'eredità senza le quote "trattenute" nel caso in cui si lasci tutto ad un "estraneo", ecc.
Ti ripeto: i gay nella stragrande maggioranza dei casi non chiedono di essere curati; anche in passato, quando gli psicologi e psichiatri ci provavano disperatamente (senza riuscirci, visto che in tutti i rari casi di gay "guariti" si notava una tendenza inestirpabile a "ricadere"), erano una minoranza gli omosessuali che desideravano tentare il cambiamento, ed erano sempre spinti più che altro da depressione e disperazione per la condanna sociale; dunque non per la condizione di omosessuali, ma per la violenza psicologica e talvolta fisica a cui li sottoponeva la società.
Comunque noto che hai sviato la discussione dalle gravi affermazioni precedenti, e cioè che andrebbero OBBLIGATI a curarsi, tutti, anche quelli che non lo desiderano. Evita allora di citare Ratzinger: la posizione della Chiesa in merito a quelli che ritiene "peccati" non è di costrizione, da parte della società, a non compierli. Esiste il libero arbitrio, quando un comportamento non sia dannoso verso terzi. Inoltre tu vorresti "cambiare" la mente dei gay, facendoli "guarire"; invece la Chiesa accetta la condizione di omosessuale, condanna solo l'ATTO FISICO omosessuale, la sessualità messa in pratica, in quanto considerata non procreativa e contro natura. Non pretende che il gay diventi eterosessuale anche "mentalmente", tutt'altro; viene invece specificato che va rispettato.

Ratzinger stesso, così duro contro queste unioni, nel 1986 scrisse:

"Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev'essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni. "

Quello che chiedi tu, cioè di costringere le persone omosessuali a curarsi anche con l'uso della forza, va contro i principi della Chiesa, oltre che del vivere civile. Dunque non ti nascondere dietro la Chiesa per chiedere cose che è la prima a rifiutare. La tua richiesta di "obbligare i gay a curarsi" non è una posizione da cattolico; è semplicemente nazismo, nel senso originario del termine. Dillo chiaramente allora, ammettilo, e non spacciare una cosa per quello che non è.

Fabio

Anonimo ha detto...

E'inutile che vogliate scimmiottare gli eterosessuali. L'elenco delle vostre pretese non può applicarsi ad unioni che non hanno alcun pregio sociale.
I pacs sono la tomba della civiltà. Non volete curarvi? Affari vostri, purchè non disturbiate.

Anonimo ha detto...

"Scimmiottare gli eterosessuali"... Perché, pensi che solo gli eterosessuali abbiano la prerogativa dei sentimenti? Ti fai deviare dalla parola "omoSESSUALE", ma non credere che tra due gay possa esserci solo sesso; può esserci amore, può esserci un profondo legame, convivenza stabile per decine di anni (ne conosco molti personalmente, anche da 30 anni) e non significa "scimmiottare gli eterosessuali"; significa AMARSI. Probabilmente però non capite il significato di questa parola...
Sostenere che persone che convivono per una vita intera non debbano vedersi riconosciuto alcun diritto, di reciproca assistenza, di eredità, nonostante come tutte le altre persone paghino le tasse e debbano sottostare a tutti i doveri di qualsiasi cittadino, è disumano. Negare il diritto al sostegno reciproco a persone che si amano per anni e anni (i pacs richiedono la dimostrazione che per un certo periodo vi sia stata convivenza stabile) significa negare l'esistenza civile ad alcune persone. Per fortuna le persone che ancora covano odio per le minoranze e distruttive della dignità altrui come voi sono in minoranza ormai; TUTTA EUROPA (con l'eccezione dell'Italia, che com'è noto arriva tardi su queste questioni, ma arriva; come per il divorzio) riconosce i diritti delle unioni gay. In America per ora con questo presidente vince l'integralismo, ma è questione di anni anche lì, i Democratici sono a favore di questi diritti e basterebbe una loro vittoria nel 2008 a cambiare del tutto prospettiva. Per fortuna Bush cala sempre più di popolarità...

COmunque aspetto sempre la risposta di Monsoreau; a uno come me, gay, che non desiderasse curarsi, nella tua società ideale cosa dovrebbe accadere? Risponderai questa volta?

Fabio

Anonimo ha detto...

Volete che vi faccia l'elenco di quanti fra gli attuali difensori della famiglia hanno alle spalle divorzi, separazioni, sposalizi con riti celtici e convivenze assortite? :-) Hai voglia a sputare su quelle conquiste sociali delle quali poi si usufruisce su larga scala....

Massimo ha detto...

La risposta arriva sempre .. con i miei tempi (alle 8 di sera chiudo con il pc).
Prima il breve. Bob Mould. Quelli che tu chiami "conquiste sociali" sono in realtà un male valutato minore ed al quale ricorrere il meno possibile, non come bersi un caffè.

Anonimo delle 21,57: hai detto bene, la coppia omosessuale non ha valore sociale,proprio perchè deriva da una devianza e,quindi, uno stato serio non può mettervi un timbro elevandola al rango di un matrimonio.

Ratzinger: sottoscrivo quel che scrisse. Non siamo nell'islam o nel medioevo dove si fa violenza sui malati. E in quel che ha scritto non c'è contraddizione con la mia posizione sul curare.

Cosa farei a te ? Non lo so, non ti conosco, non so quanto la tua ostentazione possa corrompere il prossimo. Perchè la scriminante, per me, tra usare il tso e il non adottarlo è proprio il modoin cui uno vive la sua malattia e il rischio sociale che ne deriva.

Tutto quel che elenchi, può essere adeguatamente realizzato con il diritto esistente nel regolare i rapporti tra privati tramite legati, testamenti, procure, donazioni, nei limiti in cui ovvio deve restare il privilegio per il matrimonio tra uomo e donna che, per la sua natura, ha quel pregio sociale che l'unione tra omosessuali non ha.
E mi riferisco esattamente a istituti come la pensioni di reversibilità, il passaggio automatico dell'affitto o la integrale devoluzione dell'eredità a danno della famiglia.

Quanto alle tue speranze, io ne ho in senso esattamente opposto, perchè spero che la nostra Civiltà trovi quegli anticorpi alla confusione morale che ne minerebbe le fondamenta.
E, come ho scritto nel post, che le due principali Autorità (spirituale e politica) della Terra siano unite in questa battaglia è un segno dell'inversione di tendenza rispetto al periodo in cui ogni capriccio assumeva rango di "diritto".

Anonimo ha detto...

Ogni formazione sociale di sostegno reciproco e mutua assistenza, se costituita da due persone unite in solido legame (una coppia), ha un indiscutibile valore sociale; senza contare che non possono esistere, in democrazia, cittadini di serie A e di serie B, soprattutto se da entrambi si pretendono gli stessi doveri. Allora, visto che con le mie tasse pago anche i matrimoni altrui, essendo omosessuale mi dovrebbero essere diminuite, perché non ho il diritto di regolare in nessun modo, nemmeno con patti civili, il legame con il mio partner... Perché devo pagare le tasse quanto e più (visto che con il matrimonio si ottiene una serie di agevolazioni fiscali) di un eterosessuale che ha la possibilità di sposarsi? Tra l'altro se nemmeno fa figli, come accade spesso, non vedo alcuna differenza tra la coppia eterosessuale e quella omosessuale; se io non posso beneficiare di quei diritti, mi devono essere ridotte le tasse.
Detto questo, se dunque è indiscutibile il valore sociale, è assolutamente assurdo parlare di "disvalore" sociale. Una coppia costituita da due uomini o due donne non arreca alcun danno alla società, perciò può essere legittimata dallo Stato; un patto civile non esclude l'esistenza dei matrimoni. Sono d'accordo che una coppia con figli abbia diritto a più agevolazioni rispetto a una senza (che quest'ultima sia etero o omosessuale), per l'evidente peso economico e contributo sociale; ma discriminare tra coppia senza figli etero e omosessuale è inaccettabile.

Riemerge nella tua risposta la teoria secondo cui l'"ostentazione" potrebbe "corrompere il prossimo". Evidentemente non sei a conoscenza dei dati sulla percentuale di omosessuali, invariata da 40 anni a questa parte (e sicuramente anche da prima, pur non avendo dati scientifici a riguardo), quindi rispetto a periodi in cui era tutt'altro che tollerata dalla società, e in cui appunto, come auspichi tu, si tentava di "curarla". Il numero di omosessuali è rimasto sempre uguale; lo stesso discorso vale oggi da un paese all'altro, che sia più tollerante o conservatore non fa differenza, non si registra un aumento o una riduzione del numero di omosessuali. Le tue teorie sulla contagiosità dell'omosessualità non sono contemplate nemmeno dagli psichiatri più conservatori; innanzitutto è ormai certa una radice biologica, in quanto sono state osservate differenze FISICHE tra alcune regioni del cervello di un omosessuale e quello degli eterosessuali. E comunque anche per chi sostiene la vecchia teoria dell'origine psicologica dell'omosessualità, è un discorso intra-familiare; è all'interno della famiglia stessa del soggetto (dunque famiglia eterosessuale) che, per una serie di dinamiche edipiche, la componente omosessuale latente emergerebbe. Non per "contaminazione" con altri omosessuali; non esiste nella letteratura psichiatrica e psicologica di un secolo la teoria secondo cui un eterosessuale adulto potrebbe diventare gay, se non in limitati casi di soggetti patologici (una percentuale infinitesimale, ma la persona in questione non è un normale omosessuale; è un malato mentale schizofrenico, borderline ecc). Comunque la stessa teoria psicanalitica dell'origine dell'omosessualità è considerata scientificamente nulla, ormai la letteratura parla di omosessualità innata (anche la Chiesa, proprio per mano di Ratzinger, ha ammessoe che esistono omosessuali non per scelta ma per nascita, e li rispetta - purché non facciano sesso, come gli stessi etero prima del matrimonio), e gli studi sono tutti in questa direzione.
Dunque questo "contagio" dell'omosessualità non può avvenire in nessun caso.

Tutto questo discorso sarebbe comunque inutile, perché in ogni caso si tratterebbe di nazismo voler imporre contro la volontà un trattamento sanitario obbligatorio agli omosessuali dichiarati. Ti ripeto: va anche contro l'Autorità spirituale a cui ti riferisci; la Chiesa è contraria a questa ipotesi.
Riguardo all'Autorità politica della Terra, evidente riferimento a Bush, ti ricordo che sta lì non per volere popolare: Kerry vinse numericamente, ma la vittoria fu attribuita nei tribunali (grazie a un giudice repubblicano) a Bush... In confronto quello che è successo quest'anno in Italia non è niente, lì era certo che avesse preso più voti Kerry. E' un puro caso che sia lì. Comunque la popolarità di Bush attualmente è attestata sotto il 40%... Insomma, non mi sembra affatto che sia un rappresentante politico dell'America. lo è delle minoranze integraliste.

Anonimo ha detto...

Comunque per non confondere sono sempre io, l'unico anonimo a parte bob mould, cioè fabio.

Massimo ha detto...

Precisazione. Bush, contro Kerry ha vinto nei voti elettorali e in quelli popolari. Fu quattro anni prima, contro Gore, che ebbe meno voti popolari ma più voti elettorali per un sistema consolidato negli Stati Uniti (e, per la cronaca, dopo la vittoria sancita dalla Corte Suprema, un giornale locale si prese la briga di ricontare i voti e ... sorpresa! Bush aveva un margine ancora superiore:-).
Detto questo per precisione storica e detto che in Italia vedono gli Stati Uniti con gli occhi dei giornali liberal di New York, che condizionarono il Manifesto alla nota topica di due anni fa, veniamo al punto.
Tu, omosessuale, paghi le tasse e pretendi che vengano sanciti dalla legge quelli che tu ritieni tuoi diritti.
Con un simile ragionamento anche altre "categorie" la cui natura ripugna alla coscienza civile potrebbero reclamare altrettanto.
L'omosessualità esiste anche per nascita. Certo, anche altre anomalie fisiche e pscichiche.
Una cura, se non la si cerca, non la si trova.
Se le pressioni delle lobbies omosessuali hanno indotto a togliere l'omosessualità dal novero delle malattie e nessuno compie ricerche, allora non si troverà mai nulla.
Riconoscere lo status di malattia è nell'interesse degli stessi omosessuali proprio per tale ragione.
Una cara amica dal Canada racconta che le associazioni omosessuali hanno la faccia tosta di presentarsi a propagandare la loro anomalia, con la tutela della legge!, ammantando il tutto in base alla tesi che liberarsi di un peso, esprimendo al propria vera sessualità, fa bene all'individuo. Posso immaginare quali turbe possano creare nei ragazzi, quali dubbi. Quindi quella è una corruzione. Perchè in realtà l'atteggiamento è quello tipico di un qualsiasi movimento che cerca di incrementare i propri "soci" esclusivamente per finalità di potere.
Nel 1974, referendum sul divorzio, gli antidivorzisti accusavano i divorzisti di usare il divorzio come anticamera dell'aborto e di altre iniziative che avrebbero accompagnato il paese sul piano inclinato della corruzione morale.
I divorzisti negavano.
Nel 1978 arrivò la legge sull'aborto.
Adesso ci sono pressioni per eutanasia e per riconoscere validità legale alle unioni tra omosessuali: quale sarà il prossimo gradino che si scenderà ?
L'interpretazione delle parole della Chiesa sono pro domo tua. Ti ripeto che nessuna violenza viene usata anche con il tso, perchè si tratta di un atto di generosità nell'applicare una cura.

Anonimo ha detto...

Su Bush hai ragione, scrivendo di fretta mi sono confuso con Gore, ma a parte quello che i giornali repubblicani potessero affermare, la conta dei voti portò senza dubbio a una vittoria numerica di GOre. Dunque, ripeto, sta lì per caso, per una legge elettorale, e non rappresenta affatto l'anima dell'America (da cui semmai, al contrario, abbiamo ereditato la concezione dei diritti civili; tutto è arrivato anche sull'onda della cultura americana: divorzio, diritti dei gay - prima con la "rivolta" di Stonewall e poi con i film americani - ecc), che non gli diede nemmeno la maggioranza.
Innanzitutto vorrei farti notare che il fatto stesso che in Italia non esista un partito che si batta per le tue tesi, e cioè imporre ai gay di curarsi attraverso un tso, dovrebbe insospettirti... Nemmeno Forza Nuova chiede questo, e per la Chiesa questa tua opinione è pura follia. Chiede semmai il diritto di tentare una cura per chi vuole, ma non di imporla. A quelli che sostengono le tue tesi risponde appunto Ratzinger con i suoi scritti contro la mancanza di rispetto verso le persone omosessuali. Non sarà forse che sconfina un po' troppo nel nazismo questa tua richiesta?
Poi mettere insieme cose che non hanno assolutamente NULLA a che fare tra di loro, come eutanasia e amore tra gay, è contro ogni buonsenso.
Comunque nessun gay è mai "guarito" dall'omosessualità, nemmeno nel secolo scorso in cui si fecero tentativi di ogni tipo: dalla psicanalisi agli interventi chirurgici veri e propri sul cervello, fino all'elettroshock... I gay che si riusciva a "convincere" di essere diventati etero mostravano sempre una tendenza a "ricadere", al massimo riuscivano ad avere atti sessuali anche con donne ma l'attrazione verso gli uomini non diminuiva; che amore poteva nascere in queste condizioni, che famiglia, formata su una menzogna auto-imposta che spesso portava poi, dopo anni, al ritorno all'omosessualità e dunque alla disgregazione di quella finta unione? I figli che fine facevano, quando questa verità tornava a galla e il padre non poteva non rispondere alla propria natura? Conosco un uomo sposato che ha sempre saputo di essere gay ma non voleva ammetterlo a sé stesso; dopo 20 anni di matrimonio ovviamente ha dovuto lasciare la moglie, perché non poteva continuare a fingere di essere altro da sé. Se avesse avuto figli, sarebbe stato un bene per loro, avere un padre che forzava la propria natura (e dunque tutt'altro che sereno e costruttivo) e magari se ne scappava?
Riguardo ai tuoi cari antidivorzisti, come mai poi molti hanno ammesso di aver sbagliato e hanno usufruito di quella legge contro cui combattevano? Calderoli, Casini, Berlusconi... Tutti i grandi difensori della famiglia tradizionale di oggi (in particolare alcuni come Casini che erano accesi antidivorzisti all'epoca) hanno almeno un'altra famiglia oltre a quella attuale. Con che diritto fanno proprie le parole della Chiesa riguardo alle coppie gay, quando essi stessi vanno contro i suoi insegnamenti? Lasciassero le attuali compagne e mogli, e tornassero dalla prima moglie, l'unica riconosciuta dalla Chiesa, prima di fiatare.

FAbio

Anonimo ha detto...

Comunque noto che non ti sta dando più ragione nessuno nella tua convinzione che i gay non devono esistere, che gli va importo di curarsi anche contro la propria volontà... E ci mancherebbe altro, c'è un limite a tutto e per fortuna i nazisti non sono molti oggigiorno.

Massimo ha detto...

La conferma del 2004, a maggioranza popolare ed elettorale, dimostra che Bush non è lì per caso e il suo successo è firmato da quella che è l’America profonda, non certo gli ambienti snob (sine nobilitate) di Manhattan o di Hollywood. E la conta dei voti ( di un quotidiano di Miami) in Florida diede ragione a lui, non a Gore.
Perché,poi, prendere ad esempio l’America solo nelle cose peggiori ?
Ben altri sono i meriti e i riconoscimenti che merita quella grande democrazia che non le fughe nel nichilismo morale !
Non credo che l’argomento della cura agli omosessuali meriti un capitolo specifico nel programma di governo di un partito: le leggi ci sono, anche il tso è strettamente regolato per evitare abusi.Quindi qualcosa che è contenuta in una legge che non è ad hoc, non può essere follia, ma semplicemente buon senso e, ripeto, atto di generosità nei confronti di chi è malato e non lo sa o se lo vuol nascondere.
La tua interpretazione delle posizioni della Chiesa è, quantomeno, singolare, visto che attribuisci a parole ben precise un significato che va oltre quelle stesse, chiare, parole.
Nel secolo scorso tante malattie non avevano cura, infatti in medicina si preferisce il termine “incurabile” a quello di “inguaribile”.
Ti faccio inoltre presente (sempre per amor della precisione) che Pierferdinando Casini nel 1974 aveva 18 anni e all’epoca del referendum non votava (il voto ai 18enni fu concesso nel 1975) e stava preparando la maturità. Probabilmente ti riferisci a Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita, che però non mi risulta divorziato.
Mai sentito, comunque, il detto “fai quel che dico, non quel che faccio” ? :-D
P.S.: mi sembra che di consensi ve ne siano stati a sufficienza per un argomento non di prima pagina.

Il Temporeggiatore ha detto...

33 commenti (alcuni chilometrici) sono troppi da leggere prima di cena. Il post centra il problema di un recupero di valori troppo a lungo subordinati al piacere individuale.Anche in Canada Harper sta facendo inversione rispetto al passato. Speriamo che sia solo l'inizio e non un fuoco di paglia.

Anonimo ha detto...

E' stato Casini stesso ad affermare di essersi schierato con gli antidivorzisti e ad aver cambiato idea successivamente. Non significa che abbia militato politicamente o votato, ma che quelli erano gli ideali in cui credeva, e ha creduto a lungo. A 18 anni si hanno già degli ideali.

Riguardo ai consensi, certo, sul tema generico dei valori ne hai avuti, del resto ormai è un argomento da talk show, e il bombardamento mediatico del Papa rende del tutto banale e scontato sottoscrivere un discorso qualunquistico come quello del tuo post; ma sul fatto che, come hai affermato tu, GLI OMOSESSUALI VANNO OBBLIGATI A CURARSI CONTRO LA PROPRIA VOLONTA' finora non c'è stato nessuno tanto sconsiderato e squilibrato da sottoscrivere questa tua opinione. Perché è una teoria nazista (o comunista, visto che anche in molti paesi comunisti gli omosessuali sono stati perseguitati).
La mia non è una lettura "personale" del messaggio della Chiesa: il principio fondamentale di questa religione è il libero arbitrio, e semmai la LIBERTA', per chi vuole, di sottoporsi a una cura per tentare di cambiare il proprio orientamento sessuale; ma la Chiesa non ha mai affermato quello che sostieni tu, e cioè che i gay vadano curati con la forza e contro la propria volontà.
Già nel 1975 la Congregazione per la Dottrina della Fede riconosceva l'esistenza di "omosessuali che sono definitivamente tali per una specie di istinto innato o di costituzione patologica"; difatti la Chiesa ha successivamente specificato che la colpa non sta nella tendenza omosessuale ma nell'atto omosessuale. Dunque le tue teorie secondo cui un omosessuale va COSTRETTO a modificare la propria TENDENZA anche a livello MENTALE è contraria alla dottrina della Chiesa (oltre che al buonsenso), che condanna solo il comportamento (esattamente come il sesso prima del matrimonio) e non la tendenza omosessuale.
La conferma del 2004 di Bush è venuta dopo 4 anni di presidenza, ed è sempre più facile per chi si ricandida vincere. Ma nel 2000, quindi quando ha avuto inizio, numericamente aveva perso, dunque ripeto che sta lì per puro caso; e se la sua popolarità ormai è attestata sotto il 40%, Bush non rappresenta affatto l'anima dell'America. Quest'anima sono semmai state sempre le conquiste civili e liberali, e la stessa cultura gay che in America ha trovato il più grosso impulso per la successiva diffusione a livello mondiale.

Fabio

Anonimo ha detto...

Stars&Stripesforever, sei favorevole a quello che afferma Monsoreau, cioè che agli omosessuali va imposto con la forza, anche contro la loro volontà, di curarsi per diventare eterosessuali?

Anonimo ha detto...

Il principio fondante di una società laica e moderna è riassunto nella frase "non fare al prossimo ciò che non vorresti venisse fatto a te". La vera differenza tra laici e confessionalisti risiede nel proposito, da parte dei primi, di garantire una libertà di scelta in relazione al modello di vita che si preferisce adottare e nella contrarietà, da parte dei secondi, di ostacolare questa libertà di scelta. In sostanza i primi ammettono (in base ai limiti del sopracitato principio) l'esistenza di una pluralità di modelli di comportamento, mentre i secondi prescrivono i modelli comportamentali anche all'interno della sfera privata. Ragion per cui non possono neanche lontanamente definirsi liberali.

Anonimo ha detto...

errata corrige: "nella contrarietà, da parte dei secondi, di garantire questa libertà di scelta."

Anonimo ha detto...

A me sinceramente spaventa che ci sia ancora gente che non riconosce il diritto di esistere agli omosessuali e vuole costringerli con la forza a "curarsi" e a cambiare diventando etero... E' la teorizzazione della distruzione del nostro diritto di vivere per quel che siamo senza nemmeno averlo scelto, e del dovere di sottostare ad una persecuzione da parte dello Stato...
Fabio

Massimo ha detto...

D'accordo sul principio, Bob Mould: infatti, se fossi malato, vorrei essere curato.

Non mi ricordo nulla di ciò su Casini, mi rinfrescherò la memoria con qualche vecchio compagno di scuola.


La Chiesa afferma che non va usata violenza e curare una persona non è violenza, ma generosità, significa fare del bene al soggetto e, in determinati casi che hanno anche un risvolto sociale e civile, all'intera comunità.
Che in natura esistano delle anomalie è certo.
Che non si debba cercare di intervenire per correggerle è una tua opinione, legittima.
Che si debba usare il tso (che, ripeto, non è stato istituito ad hoc ed ha ampie garanzie contro gli abusi) è una mia opinione, legittima.

Anonimo ha detto...

Non si sa bene fino a che punto oggi l'omosessualità derivi da predisposizione quanto da mode culturali. Però che sia iniziata una controdentenza lo dimostrano le migliaia di centri privati, sopratutto negli States, che praticano terapie per chi intende uscire dall'omosessualità. No assoluto all'estensione di qualsiasi beneficio che riguardi la famiglia a chi la famiglia non la vuole o non la può costruire. In questa visione certi aspetti pratici per una convivenza possono benissimo essere sistemati dal notaio. Poi come dice Abr, nell'interevista a Otmaster:"
Per quanto riguarda gli omosessuali, trovo assurdo che desiderino clonare gli aspetti più materiali, formali e vincolanti del matrimonio etero. La trovo una battaglia arretrata, statalista, anti individualista, addirittura cheap nei suoi contenuti ideali.
Finirà così, che dopo i Pacs riscopriranno il valore vincolante del Fidanzamento, come duecento anni fa, e avremo una legge che regolerà le doti da scambiare; o che per invitare una ragazza a cena una sera, devi prima chiamare il 111, l’ufficiale di stato civile di pronto intervento, coi moduli pacs da firmare …."

Lorenza.

Anonimo ha detto...

L'Oms ha da tempo smesso di considerare l'omosessualità come una patologia. Bisogna fidarsi più della chiesa o dell'organizzazione mondiale della sanità?

Massimo ha detto...

La mia risposta da agnostico è: la Chiesa.
Ho grande fiducia nella medicina, nessuna nei medici. :-)

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Non è vero, nell' OMS il dibattito è ancora aperto, e ci sono diverse correnti di pensiero. Ed anche la comunità medica è divisa, su questa cosa.
Ci sono Organizzazioni che si occupano della cura di chi si offre volontario per uscire da una condizione che, a differenza di quanto vogliano far credere certe lobby, non è affatto gaia, ma tristissima.


Mons avrebbe tolto da tempo il banner se non fosse stato affrontato a muso duro da certi "paladini delle libertà" ma censori del libero pensiero, quando esso è politicamente scorretto.

Anonimo ha detto...

L'idea dell'omosessualità come patologia è stata sottoposta a revisione in ambito scientifico: nel 1973 l'omosessualità è stata tolta dal D.S.M. (Diagnostic and Statistical Manual of the American Pyschiatric Association), e, seppure solo dopo vent'anni, nel 1993 l'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) è arrivata ad analoga determinazione. Per il resto i dibattiti sono sempre aperti, all'interno delle organizzazione scientifiche come in ogni corrente di pensiero. Diversamente da quello che accade all'interno del caos delle libertà invece, da sempre avverso al confronto interno e all'autocritica :-)

Massimo ha detto...

Se è "Caos delle Libertà", come può mancare il confronto interno ? :-D

Anonimo ha detto...

Ma se e' risaputo che sono state le pressioni lobbistiche a far revisionare il DSM, senza alcuna prova a suffragio! E' risaputo che la meta' degli psichiatri se ne ando' dalla votazione e dei rimasti solo una esigua maggioranza vinse! E poi, scusa, se il dibattito e' ancora aperto vuol dire molto, ti pare? Mica e' una cosa da operetta come svariati altri dibattiti, qui si parla di scienza, non di filosofia! Altro che correnti di pensiero!

Anonimo ha detto...

La scienza non è verità assoluta in quanto è sempre in evoluzione: non si troveranno mai due esperti completamente in accordo tra loro. Nessuna disciplina umana ha la pretesa di essere definitiva, tranne la religione (e solo di pretesa si tratta infatti). Anche ammettendo che il vostro punto di vista sia lecito, ovvero che l'omosessualità sia una patologia mentale, nel corso degli anni si sono visti omosessuali alle prese con ruoli e incarichi importanti (si va dal dirigente, al sindaco e anche al primo ministro). Magari tutte le patologie mentali permettessero di poter operare in professioni di così alta responsabilità....ve l'immaginate uno schizofrenico o un autistico a fare il sindaco o il manager?

Massimo ha detto...

"nel corso degli anni si sono visti omosessuali alle prese con ruoli e incarichi importanti (si va dal dirigente, al sindaco e anche al primo ministro)"
Sarà per questo che il governo e l'amministrazione pubblica non funziona tanto bene e assorbe sin troppe risorse ? :-D

"ve l'immaginate uno schizofrenico o un autistico a fare il sindaco o il manager"
Con i risultati che ci sono, forse non farebbero peggio ... semprechè già non ricoprano quegli incarichi ... :-D