Se c’è un indice che dimostra come i politici hanno più a cuore la loro personale posizione degli interessi degli Italiani, queste giornate ne rappresentano la punta più evidente.
Nonostante in parlamento si discuta di provvedimenti che influenzeranno pesantemente la nostra economia e che incideranno sui nostri guadagni e le nostre possibilità di spesa individuali, i quotidiani sono pieni degli stucchevoli battibecchi sulla riforma elettorale.
Naturalmente tutti giustificano le loro proposte e i loro ostruzionismi con l’interesse generale.
Guarda caso, però, l’interesse generale coincide sempre con quello del partito di cui fanno parte i vari proponenti.
Così vediamo il solito inaffidabile Fini che se da un lato vorrebbe il bipolarismo e magari la sua trasformazione in bipartitismo, nel momento in cui questo potrebbe accadere con una riforma elettorale che assicurasse il bipartitismo ma con Berlusconi leader indiscusso dello schieramento di Centro Destra, voilà compie il solito tuffo carpiato con quintuplo avvitamento e si propone di impedirne l’approvazione.
Vi si insinua Casini con tutto il codazzo dei minori di sinistra che si sono resi conto di quanto la loro posizione diverrebbe marginale (ma ancora non hanno capito che l’unica loro speranza per continuare a “contare” è andare a votare con l’attuale sistema !).
Chi ci guadagna da tutto ciò ?
Innanzitutto Prodi che prolunga il suo rancido brodo, facendo leva sulle debolezze umane che portano dei cattolici (?) a votare a favore di norme che porterebbero a continui procedimenti penali contro la chiesa e i suoi ministri.
Ci guadagna anche Veltroni che deve ancora dimostrare di avere il controllo del partito presunto democratico dopo che è stato insediato per ordine delle segreterie che hanno deciso la costituzione di tale movimento.
Ci guadagna anche il Presidente Berlusconi che, in questo modo, ha il tempo per organizzare il suo nuovo Partito del Popolo della Libertà, studiando le variabili con o senza i riottosi rompiscatole, una volta alleati, Fini e Casini ( e sarebbe ora che a quei due venisse dato il benservito definitivo, costi quello che costi in termini di voti).
Ma ci perdiamo tutti noi.
Si dice (ed è vero) che il mondo globalizzato, il mondo moderno, corre a velocità superiore a quella di una volta.
I mezzi di comunicazione, di spostamento sono tali che accelerano decisioni e soluzioni.
Mentre da noi discutono di una riforma inutile, altrove decidono su quale energia puntare per liberarsi del ricatto petrolifero: noi siamo ancora avvinghiati al passato e legati da oleodotti a paesi spesso ostili, invece di dare con forza il via alla ricostruzione delel centrali nucleari.
In altre nazioni le linee ad alta velocità sono una realtà, da noi ancora devono decidere se farle.
In altri paesi la riduzione delle tasse è avviata, mentre da noi Prodi le tasse le ha aumentate.
In altri stati si sono affrontati i problemi della sicurezza, bypassando anche le normative europee, da noi un decreto da duecentomila espulsioni, si è ridotto ad un provvedimento che ha beccato solo qualche decina di sfigati.
Lo sciopero degli autotrasportatori rischia di rendere meno ricco il nostro Natale.
Speriamo di non dover arrivare al fondo, alle manifestazioni con le pentole vuote, prima che si inverta la rotta.
E si può invertire la rotta solo con nuove elezioni subito, con qualunque sistema elettorale, che facciano tornare a Palazzo Chigi, da dove non sarebbe mai dovuto uscire, il Presidente Berlusconi.
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Nonostante in parlamento si discuta di provvedimenti che influenzeranno pesantemente la nostra economia e che incideranno sui nostri guadagni e le nostre possibilità di spesa individuali, i quotidiani sono pieni degli stucchevoli battibecchi sulla riforma elettorale.
Naturalmente tutti giustificano le loro proposte e i loro ostruzionismi con l’interesse generale.
Guarda caso, però, l’interesse generale coincide sempre con quello del partito di cui fanno parte i vari proponenti.
Così vediamo il solito inaffidabile Fini che se da un lato vorrebbe il bipolarismo e magari la sua trasformazione in bipartitismo, nel momento in cui questo potrebbe accadere con una riforma elettorale che assicurasse il bipartitismo ma con Berlusconi leader indiscusso dello schieramento di Centro Destra, voilà compie il solito tuffo carpiato con quintuplo avvitamento e si propone di impedirne l’approvazione.
Vi si insinua Casini con tutto il codazzo dei minori di sinistra che si sono resi conto di quanto la loro posizione diverrebbe marginale (ma ancora non hanno capito che l’unica loro speranza per continuare a “contare” è andare a votare con l’attuale sistema !).
Chi ci guadagna da tutto ciò ?
Innanzitutto Prodi che prolunga il suo rancido brodo, facendo leva sulle debolezze umane che portano dei cattolici (?) a votare a favore di norme che porterebbero a continui procedimenti penali contro la chiesa e i suoi ministri.
Ci guadagna anche Veltroni che deve ancora dimostrare di avere il controllo del partito presunto democratico dopo che è stato insediato per ordine delle segreterie che hanno deciso la costituzione di tale movimento.
Ci guadagna anche il Presidente Berlusconi che, in questo modo, ha il tempo per organizzare il suo nuovo Partito del Popolo della Libertà, studiando le variabili con o senza i riottosi rompiscatole, una volta alleati, Fini e Casini ( e sarebbe ora che a quei due venisse dato il benservito definitivo, costi quello che costi in termini di voti).
Ma ci perdiamo tutti noi.
Si dice (ed è vero) che il mondo globalizzato, il mondo moderno, corre a velocità superiore a quella di una volta.
I mezzi di comunicazione, di spostamento sono tali che accelerano decisioni e soluzioni.
Mentre da noi discutono di una riforma inutile, altrove decidono su quale energia puntare per liberarsi del ricatto petrolifero: noi siamo ancora avvinghiati al passato e legati da oleodotti a paesi spesso ostili, invece di dare con forza il via alla ricostruzione delel centrali nucleari.
In altre nazioni le linee ad alta velocità sono una realtà, da noi ancora devono decidere se farle.
In altri paesi la riduzione delle tasse è avviata, mentre da noi Prodi le tasse le ha aumentate.
In altri stati si sono affrontati i problemi della sicurezza, bypassando anche le normative europee, da noi un decreto da duecentomila espulsioni, si è ridotto ad un provvedimento che ha beccato solo qualche decina di sfigati.
Lo sciopero degli autotrasportatori rischia di rendere meno ricco il nostro Natale.
Speriamo di non dover arrivare al fondo, alle manifestazioni con le pentole vuote, prima che si inverta la rotta.
E si può invertire la rotta solo con nuove elezioni subito, con qualunque sistema elettorale, che facciano tornare a Palazzo Chigi, da dove non sarebbe mai dovuto uscire, il Presidente Berlusconi.
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1 commento:
Questo governo è una Prostituta!
Yes TAV, No TAV, No VAT, Pro-Nucleare, Anti-Nucleare, Cattolici, Radicali, Comunisti, "Cattolici Adulti", Terroristi, Transessuali, Omosessuali, Drogati, Liberali, Progressisti, Pro-USA, Anti-USA....
"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!"
Mettiamo la parola FINE a tutto ciò!
Che schifo!!! (scusate, ma mi viene proprio da cuore)
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