Ma i politici seguiranno l’indicazione del Popolo ?
Rimandando a domani, con i risultati certi, il commento sulle amministrative, oggi possiamo valutare l’impatto delle elezioni europee.
L’avanzata delle liste – che hanno saputo organizzarsi e trovare un leader – che le vestali del “politicamente corretto” definiscono “razziste e xenofobe” è un segnale molto forte e molte positivo.
Anche se le elezioni europee non hanno portato ad un voto per l’europa, ma ad una scelta completamente influenzata dalle vicende nazionali (alla faccia della “unione europea”), il dato comune è che, un po’ ovunque, prevalgono i partiti di Centro Destra e fioriscono liste contro l’immigrazione, contro il degrado morale, per i Valori che l’europa romana e cristiana ha rappresentato nel corso dei secoli.
Certo, ognuno tradotto nella rispettiva lingua nazionale, ma è esaltante vedere come, davanti ad una invasione che è differente solo nei mezzi rispetto a quelle tentate più volte dall’est e dall’islam, molti europei abbiano istintivamente riaffermato le antiche virtù dei nostri popoli.
Popoli che furono gli artefici delle battaglie di Vienna e di Lepanto, ma anche, andando a ritroso nei tempi, di Maratona, Salamina, Platea.
Adesso non dovremo “mollare l’osso”.
Gli gnomi di Bruxelles cercheranno di riportare tutto nell’alveo della gestione burocratica e arrendevole, toccherà quindi a chi abbiamo eletto, anche se rappresenterà una minoranza in quell’inutile parlamento europeo, insistere e battersi perché la nostra volontà di fermare l’invasione sia rispettata.
Di particolare rilievo l’ingresso in parlamento europeo di un rappresentante del British National Party e di alcuni parlamentari dello United Kingdom Indipendent Party che diventa il secondo partito della Gran Bretagna, superando un Labour in piena disfatta.
E così entriamo nella seconda valutazione di queste elezioni.
La sinistra ha perso.
E ha perso di brutto.
A parte alcune eccezioni (Svezia, Grecia, Danimarca) i partiti di sinistra, fossero al governo o all’opposizione, sono stati bastonati.
Ugualmente i partiti di Centro Destra, fossero al governo o all’opposizione, hanno vinto o tenuto.
Non è che ci sia stato uno slittamento a destra, ma un riposizionamento delle forze.
Se sul versante destro emergono le forze più Identitarie, a sinistra vengono abbandonati i socialisti, che non sono né carne, né pesce, né statalisti, né liberisti, sempre in mezzo al guado e sempre abbarbicati al potere fine a se stesso, mentre crescono le ali estreme, quelle che, ignorando ogni concetto di buon governo, le “sparano” più grosse.
Così in Francia e in Germania prevalgono – a sinistra – gli estremisti ecoambientalisti, mentre in Italia quasi raddoppia i suoi voti Antonio Di Pietro con la sua campagna tutta fondata sull’aggressione a Silvio Berlusconi.
Ed eccoci, dunque, all’Italia, dove Berlusconi ha confermato al suo pdl una netta maggioranza relativa, senza però imporre il distacco sperato al pci/pds/ds/pd.
Questo partito, erede diretto del ben più serio pci, è veramente atterrato da un altro pianeta.
Ha subito una solenne bastonatura, perdendo il 7% secco dei voti, eppure i suoi dirigenti cercano di infinocchiare i propri elettori blaterando su una “tenuta”.
Ma quale tenuta ?
Leggo che Franceschini dichiara che “gli elettori confermano la strada del pd”: con un meno sette per cento dopo solo un anno ?!?!?
Leggo che Fassino dichiara che le elezioni sono una bocciatura per il governo: si è dimenticato che la Lega fa parte del governo e, anzi, è quel partito che propone le soluzioni che sono più distanti a quelle del pci/pds/ds/pd ?
La verità è che anche in Italia i due schieramenti si sono rivelati stabili, con solo uno slittamento di voti dall’uno all’altro dei partiti della coalizione.
I sette punti sette persi dal pci/pds/ds/pd sono finiti parte (2.5) ai radicali, parte (3.5) a Di Pietro e parte (1) alle altre liste di sinistra (ricordo che nel 2008 i socialisti ottennero il 2% dei voti …).
I 2 punti percentuali persi dal pdl sono andati praticamente interamente alla Lega.
L’udc ha avuto un aumento che io attribuisco al peso delle preferenze (è noto che in ambiente democristiano i candidati, nella lotta per primeggiare, hanno sempre lottato per se stessi, ma anche portando voti alla lista: ecco perché Casini si batte così vigorosamente per il ripristino delle presenze !).
E la Destra ?
Ahimè, la Destra è divisa, troppo divisa.
Suicida e lo dico con grande affetto nei confronti degli amici, caro Starsandbars , la scelta di Storace di dare vita ad una lista del sud con Lombardo e il voto lo punisce duramente visto che con i suoi nuovi compagni di viaggio Storace ottiene meno voti di quelli che ha ottenuto nel 2008 assieme alla Santanchè ed a Fiamma Tricolore.
In molte regioni (non le ho controllate tutte !) la lista di Storace è quasi raggiunta da Forza Nuova e è dietro sistematicamente alla Fiamma Tricolore.
Anche a livello locale i primi dati indicano che queste tre liste di Destra stanno raccogliendo voti sostanzialmente equivalenti.
Ma ci vuole tanto a capire che divisi non si riuscirà mai ad emergere e saremo sempre l’obiettivo del “voto utile” ?
Manca un Leader, alla Destra, come lo è stato Haider in Austria e come sono Griffin in Gran Bretagna, Le Pen in Francia, Wilders in Olanda.
Non dubito che, una volta trovato un Leader che sappia unificare le varie anime della nostra Area e con il pdl che ha gli anni contati ed imploderà appena Berlusconi non riuscirà più ad esercitare una leadership forte e unica, la Destra potrà ritrovare il suo ruolo anche in Italia, reimpadronendosi di quei temi che sono di Destra e che temporaneamente sono il trampolino di lancio della Lega.
Perché queste elezioni, anche in Italia, dicono che il Popolo vuole chiudere all’immigrazione e contrastare il declino, anche morale, per riaffermare quei Valori Identitari che appartengono alla nostra Civiltà, alla nostra Storia, alla nostre Radici romane e cristiane.
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Rimandando a domani, con i risultati certi, il commento sulle amministrative, oggi possiamo valutare l’impatto delle elezioni europee.
L’avanzata delle liste – che hanno saputo organizzarsi e trovare un leader – che le vestali del “politicamente corretto” definiscono “razziste e xenofobe” è un segnale molto forte e molte positivo.
Anche se le elezioni europee non hanno portato ad un voto per l’europa, ma ad una scelta completamente influenzata dalle vicende nazionali (alla faccia della “unione europea”), il dato comune è che, un po’ ovunque, prevalgono i partiti di Centro Destra e fioriscono liste contro l’immigrazione, contro il degrado morale, per i Valori che l’europa romana e cristiana ha rappresentato nel corso dei secoli.
Certo, ognuno tradotto nella rispettiva lingua nazionale, ma è esaltante vedere come, davanti ad una invasione che è differente solo nei mezzi rispetto a quelle tentate più volte dall’est e dall’islam, molti europei abbiano istintivamente riaffermato le antiche virtù dei nostri popoli.
Popoli che furono gli artefici delle battaglie di Vienna e di Lepanto, ma anche, andando a ritroso nei tempi, di Maratona, Salamina, Platea.
Adesso non dovremo “mollare l’osso”.
Gli gnomi di Bruxelles cercheranno di riportare tutto nell’alveo della gestione burocratica e arrendevole, toccherà quindi a chi abbiamo eletto, anche se rappresenterà una minoranza in quell’inutile parlamento europeo, insistere e battersi perché la nostra volontà di fermare l’invasione sia rispettata.
Di particolare rilievo l’ingresso in parlamento europeo di un rappresentante del British National Party e di alcuni parlamentari dello United Kingdom Indipendent Party che diventa il secondo partito della Gran Bretagna, superando un Labour in piena disfatta.
E così entriamo nella seconda valutazione di queste elezioni.
La sinistra ha perso.
E ha perso di brutto.
A parte alcune eccezioni (Svezia, Grecia, Danimarca) i partiti di sinistra, fossero al governo o all’opposizione, sono stati bastonati.
Ugualmente i partiti di Centro Destra, fossero al governo o all’opposizione, hanno vinto o tenuto.
Non è che ci sia stato uno slittamento a destra, ma un riposizionamento delle forze.
Se sul versante destro emergono le forze più Identitarie, a sinistra vengono abbandonati i socialisti, che non sono né carne, né pesce, né statalisti, né liberisti, sempre in mezzo al guado e sempre abbarbicati al potere fine a se stesso, mentre crescono le ali estreme, quelle che, ignorando ogni concetto di buon governo, le “sparano” più grosse.
Così in Francia e in Germania prevalgono – a sinistra – gli estremisti ecoambientalisti, mentre in Italia quasi raddoppia i suoi voti Antonio Di Pietro con la sua campagna tutta fondata sull’aggressione a Silvio Berlusconi.
Ed eccoci, dunque, all’Italia, dove Berlusconi ha confermato al suo pdl una netta maggioranza relativa, senza però imporre il distacco sperato al pci/pds/ds/pd.
Questo partito, erede diretto del ben più serio pci, è veramente atterrato da un altro pianeta.
Ha subito una solenne bastonatura, perdendo il 7% secco dei voti, eppure i suoi dirigenti cercano di infinocchiare i propri elettori blaterando su una “tenuta”.
Ma quale tenuta ?
Leggo che Franceschini dichiara che “gli elettori confermano la strada del pd”: con un meno sette per cento dopo solo un anno ?!?!?
Leggo che Fassino dichiara che le elezioni sono una bocciatura per il governo: si è dimenticato che la Lega fa parte del governo e, anzi, è quel partito che propone le soluzioni che sono più distanti a quelle del pci/pds/ds/pd ?
La verità è che anche in Italia i due schieramenti si sono rivelati stabili, con solo uno slittamento di voti dall’uno all’altro dei partiti della coalizione.
I sette punti sette persi dal pci/pds/ds/pd sono finiti parte (2.5) ai radicali, parte (3.5) a Di Pietro e parte (1) alle altre liste di sinistra (ricordo che nel 2008 i socialisti ottennero il 2% dei voti …).
I 2 punti percentuali persi dal pdl sono andati praticamente interamente alla Lega.
L’udc ha avuto un aumento che io attribuisco al peso delle preferenze (è noto che in ambiente democristiano i candidati, nella lotta per primeggiare, hanno sempre lottato per se stessi, ma anche portando voti alla lista: ecco perché Casini si batte così vigorosamente per il ripristino delle presenze !).
E la Destra ?
Ahimè, la Destra è divisa, troppo divisa.
Suicida e lo dico con grande affetto nei confronti degli amici, caro Starsandbars , la scelta di Storace di dare vita ad una lista del sud con Lombardo e il voto lo punisce duramente visto che con i suoi nuovi compagni di viaggio Storace ottiene meno voti di quelli che ha ottenuto nel 2008 assieme alla Santanchè ed a Fiamma Tricolore.
In molte regioni (non le ho controllate tutte !) la lista di Storace è quasi raggiunta da Forza Nuova e è dietro sistematicamente alla Fiamma Tricolore.
Anche a livello locale i primi dati indicano che queste tre liste di Destra stanno raccogliendo voti sostanzialmente equivalenti.
Ma ci vuole tanto a capire che divisi non si riuscirà mai ad emergere e saremo sempre l’obiettivo del “voto utile” ?
Manca un Leader, alla Destra, come lo è stato Haider in Austria e come sono Griffin in Gran Bretagna, Le Pen in Francia, Wilders in Olanda.
Non dubito che, una volta trovato un Leader che sappia unificare le varie anime della nostra Area e con il pdl che ha gli anni contati ed imploderà appena Berlusconi non riuscirà più ad esercitare una leadership forte e unica, la Destra potrà ritrovare il suo ruolo anche in Italia, reimpadronendosi di quei temi che sono di Destra e che temporaneamente sono il trampolino di lancio della Lega.
Perché queste elezioni, anche in Italia, dicono che il Popolo vuole chiudere all’immigrazione e contrastare il declino, anche morale, per riaffermare quei Valori Identitari che appartengono alla nostra Civiltà, alla nostra Storia, alla nostre Radici romane e cristiane.
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5 commenti:
Continuano comunque a dire l'esatto contrario. E' il Pdl che ha perso... mmm, io in matematica non sono brava ma. Se perdere 2 punti che poi finiscono nelle mani della Lega (che resta comunque un alleato), sono tanti, 7 punti in meno del Pd, che finiscono in mani peggiori, ossia quelle dell' Idv servono per dire che ora il governo è in minoranza, bhe, significa che in qualche modo ci si è instupiditi. Sempre tenendo conto che erano elezioni europee.
Ma ora, la cosa più importante è far rinsavire la Ue.
L'errore di Berlusconi è stato quello di troppa sicurezza, la sinistra si attacca a tutto pur di alterare la realtà.
Senza il "traguardo" ventilato da Berlusca ora si starebbe esaltando la tenuta della coalizione di governo.
Comunque è una cosa positiva perché questa toranta elettorale ha indicato a Silvio l'errore da non fare.
Sottoscrivo quanto afferma Jet: certe fanfaronate del Berlusca (l'obiettivo del 40-45%) si pagano care.
Occorreva tenere sobrietà e low profile. Mostrare che a fronte delle calunnie, c'è stato e ci sarà del gran lavoro per l'Italia.
La Lega in queste cose è decisamente più sobria, ascetica e operosa. Molti di questi li conosco da vicino perché abito in quei territori e sono i classici lumbard che non si siedono mai sugli allori. Rudi, ruspantoni, senza fronzoli, ma loro sì, che sanno essere i veri avversari dei postcomunisti. Tant'è vero che gli fregano pure la classe operaia.
Il personaggio, Nessie, è così. E io lo preferisco sbruffone e ottimista che calcolatore e infido come il suo delfino che distruggerà il pdl. Bisogna pensare a far nascere e prosperare anche in Italia un partito come quello di Wilders. E non potrà che essere un partito di Destra che, storicamente, sostiene quelle idee che ora sono il trampolino della Lega.
'mazza che botta nelle amministrative...
E poi a sinistra dicono che va bene così, che "tengono".
Ci farei la firma che tenessero sempre così...
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