Che anno è ?
Che giorno è ?
Mi ritorna in mente una canzone di Battisti dopo aver letto l’ultima perla dello sciocchezzaio del politicamente corretto di cui sono venuto a conoscenza, ma che sembra in vigore da alcuni anni, anche se non me n’ero mai accorto.
Che anno è ?
2009.
Perché questa cifra “2009” ?
Perché convenzionalmente si calcola dalla data presunta di nascita di Gesù Cristo.
I musulmani hanno una datazione più “giovane” di 622 anni (se non sbaglio) in base alla “egira” (cioè la fuga da La Mecca a Medina) del loro profeta Maometto.
Noi discendenti di Roma potremmo datare “ab Urbe condita” e quindi considerarci nel 2762 a.U.c.
Però, convenzionalmente, essendo l’Occidente Cristiano la Civiltà dominante sulla Terra, siamo nel 2009 d.C., dopo Cristo.
Questo fino all’apparizione dei “politicamente corretti”, i cui ayatollah, pur appartenendo alla Civiltà Occidentale e Cristiana, stanno facendo di tutto per smantellarla, andando contro i loro stessi interessi (e, di passaggio, ricordo come, giustamente, il Presidente Berlusconi definì chi agisce contro il proprio interesse …).
Così hanno avuto una nuova pensata: parlare di “dopo Cristo” sarebbe offensivo verso tutti coloro che appartengono ad altre civiltà, hanno quindi lanciato una fatwa contro chi ancora osa dire “dopo Cristo” e vorrebbero imporre la “era comune”, abbreviato “e.c.”.
Naturalmente resta l’anno, 2009, senza alcuna spiegazione del perché 2009, visto che continua a rappresentare la distanza temporale convenzionale dalla presunta nascita di Cristo.
La solita manipolazione verbale (la stessa che chiama “nero” un negro, “diversamente abile” un handicappato, “operatore ecologico” uno spazzino e via discorrendo) che non ha alcun effetto pratico, se non quello di svilire e rinnegare le radici di quella che, con buona pace di simili talebani del politicamente corretto, è la Civiltà che ha avuto il maggior successo nella storia dell’Umanità, avendo dato di più al maggior numero di persone rispetto a qualsiasi altra civiltà.
Una Civiltà che ha radici inequivocabilmente Romane e Cristiane e che, se non dovesse confrontarsi con le quinte colonne al proprio interno, sarebbe in grado di dare ancora di più al maggior numero di persone nel mondo, informando anche il futuro dell’Umanità alla propria caratteristica di Civiltà più idonea a soddisfare le esigenze di ogni singolo Uomo.
Usare terminologia politicamente scorretta diventa, quindi, ogni giorno di più “cosa buona e giusta”.
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Che giorno è ?
Mi ritorna in mente una canzone di Battisti dopo aver letto l’ultima perla dello sciocchezzaio del politicamente corretto di cui sono venuto a conoscenza, ma che sembra in vigore da alcuni anni, anche se non me n’ero mai accorto.
Che anno è ?
2009.
Perché questa cifra “2009” ?
Perché convenzionalmente si calcola dalla data presunta di nascita di Gesù Cristo.
I musulmani hanno una datazione più “giovane” di 622 anni (se non sbaglio) in base alla “egira” (cioè la fuga da La Mecca a Medina) del loro profeta Maometto.
Noi discendenti di Roma potremmo datare “ab Urbe condita” e quindi considerarci nel 2762 a.U.c.
Però, convenzionalmente, essendo l’Occidente Cristiano la Civiltà dominante sulla Terra, siamo nel 2009 d.C., dopo Cristo.
Questo fino all’apparizione dei “politicamente corretti”, i cui ayatollah, pur appartenendo alla Civiltà Occidentale e Cristiana, stanno facendo di tutto per smantellarla, andando contro i loro stessi interessi (e, di passaggio, ricordo come, giustamente, il Presidente Berlusconi definì chi agisce contro il proprio interesse …).
Così hanno avuto una nuova pensata: parlare di “dopo Cristo” sarebbe offensivo verso tutti coloro che appartengono ad altre civiltà, hanno quindi lanciato una fatwa contro chi ancora osa dire “dopo Cristo” e vorrebbero imporre la “era comune”, abbreviato “e.c.”.
Naturalmente resta l’anno, 2009, senza alcuna spiegazione del perché 2009, visto che continua a rappresentare la distanza temporale convenzionale dalla presunta nascita di Cristo.
La solita manipolazione verbale (la stessa che chiama “nero” un negro, “diversamente abile” un handicappato, “operatore ecologico” uno spazzino e via discorrendo) che non ha alcun effetto pratico, se non quello di svilire e rinnegare le radici di quella che, con buona pace di simili talebani del politicamente corretto, è la Civiltà che ha avuto il maggior successo nella storia dell’Umanità, avendo dato di più al maggior numero di persone rispetto a qualsiasi altra civiltà.
Una Civiltà che ha radici inequivocabilmente Romane e Cristiane e che, se non dovesse confrontarsi con le quinte colonne al proprio interno, sarebbe in grado di dare ancora di più al maggior numero di persone nel mondo, informando anche il futuro dell’Umanità alla propria caratteristica di Civiltà più idonea a soddisfare le esigenze di ogni singolo Uomo.
Usare terminologia politicamente scorretta diventa, quindi, ogni giorno di più “cosa buona e giusta”.
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