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No alla deriva

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14 luglio 2021

Vincere un torneo di calcio non cambia la realtà

Sono tre giorni che leggo le invettive della stampa serva contro la Perfida Albione, come neanche il Fascismo (che pure in quattro anni vinse due campionati del mondo e una olimpiade) era arrivato a fare.

Sono le invettive di chi si sente intrinsecamente inferiore agli Inglesi (chi non lo è non ha bisogno di ricorrere a simili mezzucci) e quindi sbava il suo odio approfittando di una vittoria sportiva di cui non ha alcun merito e sporcandola con il suo odio.

I ritocchi, le battute, la rielaborazione della trattenuta di Chiellini ci stanno tutte, è lo sfottò cui assistiamo ad ogni derby, ad ogni partita, tra tifosi.

Tracimare dal campo sportivo a quello politico, come hanno fatto numerosi esponenti, politici e giornalisti, cattocomunisti fino ad arrivare alla summa idiozia di chi ha attribuito la vittoria non all'Italia, ma all'Unione del Male, è non solo stupido, non solo antitaliano, ma anche un boomerang.

Su Twitter sono numerose le battute pro o contro ed io ho trovato un intervento di una certa signora o signorina Teresa, che mi sembra riassuma elegantemente la situazione:

Infatti, finita la sbornia, noi Italiani torneremo ad essere asserviti all'Unione del Male, con il palmo della mano teso per raccogliere i miliardi che ci verranno erogati, che dovremo restituire e che saranno il nostro cappio al collo, con rinuncia di Identità, di Sovranità e di Dignità.

Noi Italiani continueremo ad avere un governo costruito a tavolino, che non ha il coraggio di sottoporsi al voto popolare, con ministri a dir poco imbarazzanti come la Lamorgese e Speranza che continueranno a provare a limitare le nostre libertà con la scusa del virus cinese (è di oggi la tentazione di svicolare dal divieto di obbligatorietà del vaccino, con la fruizione di numerosi servizi solo attraverso il green pass - una scelta che meriterebbe una rivolta di piazza come spero accadrà in Francia - e non dubito che Draghi, come un Conte qualunque, vorrà prorogare lo stato di emergenza).

Noi Italiani continueremo ad essere soggetti all'invasione di orde di clandestini, scaricati non da navi battenti bandiere inglesi, ma bandiere di stati della stessa Unione del Male che ci ha ridotto ad un gigantesco campo profughi.

Gli Inglesi, invece, senza coppa, ma anche senza mascherina, senza divieti, ricominciando a vivere, nel rispetto della loro libertà.

Loro, affrancandosi dall'Unione del Male, hanno ripreso nelle loro mani il loro destino che è inscindibile dalla Identità e dalla Sovranità, dimostrando grande Dignità di Popolo per le cose importanti e passi se per per una partita di calcio si sono comportati come dei beduini, non è quello che conta.

Del resto la grandezza dell'Inghilterra, della Gran Bretagna, del Regno Unito, la formazione del suo Impero, secondo solo a quello di Roma, cominciò con un altro affrancamento, nel 1533, quando Enrico VIII risolse il problema del dualismo tra Croce e Spada, liberandosi dalla sudditanza verso il papa di Roma e fondando la Chiesa Anglicana nella quale il Re è anche il Capo della Chiesa.

Da lì l'Inghilterra iniziò la sua grande avventura imperiale.

Sono quindi malriposte le velenose filippiche dei cattocomunisti che trascendono la partita di calcio per sbroccare in politica, dimenticandosi, peraltro, l'unico aspetto calcistico con venature politiche: una squadra monoetnica (l'Italia) ha sconfitto l'ultima squadra multietnica (l'Inghilterra) rimasta in gara.

L'intera narrazione cattocomunista crolla quindi miseramente, anche se, nella loro bolla propagandistica, non se ne accorgono e continuano a danzare sul baratro delle loro fantasie.

3 commenti:

Nessie ha detto...

Ho gioito ed esultato per la Brexit, ma la GB dovrebbe secedere anche dall'islam e dalla sharia a cui concede i suoi tribunali rinunciando alla common law. E pure fare formazioni calcistiche all'insegna dell'omogeneità etnica. Poi avere un commissario tecnico gaio della sua nazionale, è un'altra concessione al politicamente corretto. Insomma, ogni paese ha le sue magagne e gli Eldoradi non esistono più da nessuna parte.

Massimo ha detto...

Non sapevo che Southgate fosse omosessuale e, per la verità, prima di tutte le manifestazioni esteriori non me ne sarebbe importato alcunchè, purchè esercitasse le sue pratiche sessuali in privato, dove chiunque può fare quello e come gli pare, purchè in pubblico si comporti educatamente.
Per il resto concordo. Una Nazionale deve necessariamente appartenere alla Nazione che è "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di SANGUE e di cor". Resta il fatto che noi adesso veniamo finanziati dall'Unione del Male e dovremo restituire i soldi.Siamo soggiogati dal terrorismo sanitario e abbiamo coem modello, pensa un po', Macron e le sue norme liberticide. Loro hanno perso malamente il campionato europeo, ma passata la sbornia sportiva, loro vivranno da uomini liberi, noi da sudditi.

Nessie ha detto...

Su quel "liberi" mi permetto di avere dei dubbi. Diciamo, relativamente liberi, senz'altro più liberi di noi. Del resto, ci vuole poco. Sono molto preoccupata anch'io sulle strette tiranniche di Micron e dei suoi pass e dei suoi emuli italioti (Letta in primis). E comunque in queste ore la Francia è già inondata di manifestazioni di protesta (Bordeaux, Lille, Perpignan, Montpellier, Tolosa, Marsiglia, Avignone, Chambéry, Vichy, Parigi, Rouen e molte città grandi e piccole). E continuano ad arrivarmi notizie su WhatsApp di dimostrazioni per tutto l'Esagono. Mi piacerebbe vedere quando a breve toccherà a noi, se gli Italiani sapranno trovare le stesse energie immesse nel calcio!