Leggo che il tribunale di Venezia ha condannato il due volte Sindaco ed ora Prosindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, a tre anni di inibizione dal tenere comizi.
Nel nome del “politicamente corretto”, sulla base di una ridicola accusa di “razzismo” si sopprime la Libertà di Parola, la Libertà di Pensiero e la Libertà di diffonderlo.
La condanna dello Sceriffo è solo il prologo di quel che ci aspetta se il “trattato” di Lisbona dovesse essere ratificato con l’ultima firma mancante, quella di Vaclav Klaus, il coraggioso Presidente Ceco che sta sollevando ogni cavillo per impedire una simile disfatta per gli Uomini Liberi d’europa.
La nostra Libertà, tanto faticosamente conquistata nei secoli, la nostra Indipendenza, la nostra Civiltà, la nostra Sovranità (e per “nostra” intendo di tutti i Popoli dell’europa delle Patrie) è in grave pericolo per le decisioni prese da una ristretta oligarchia di burocrati con l’euro al posto dell’anima (e anche del cervello).
Miopi signori che non vedono oltre la colonna dell’ “avere” e con la loro miopia compromettono il futuro di tutti i Popoli d’europa.
L’accettazione dell’ingresso di milioni di diseredati ha una valenza economica, potendo rappresentare un calmiere alle richieste sindacali e una preponderanza dell’offerta di mano d’opera sulla domanda e consentendo quindi di produrre di più a costi minori, mettendo in competizione al ribasso chi deve prestare la sua opera per la produzione.
Ma questo arido calcolo che pretenderebbe di opporsi ai bassi costi della produzione orientale, non tiene conto del disastroso prezzo che si paga in termini di coesione sociale.
L’ingresso di milioni di persone estranee alla nostra Storia, alla nostra Cultura, alle nostre – pur diverse – Lingue, alla nostre Radici Romane e Cristiane che si traducono in Tradizione religiosa (Cristiana) e Tradizione giuridica (Romana), ai nostri Costumi, dissesta completamente lo scheletro dell’europa, che con le sue tante Patrie ha dominato il Mondo, senza poter competere realmente con colossi come Cina e India che possono unire produttività a basso costo e coesione etnica e culturale.
Una illusoria competitività produttiva con Cina e India distruggendo l’anima delle Patrie dell’europa, apre al crollo della nostra Civiltà.
Purtroppo, nel perseguire con avidità la strada della produttività, gli oligarchi sono riusciti a lanciare parole d’ordine ammantate da apparentemente nobili intendimenti e che vanno sotto il nome di “politicamente corretto”.
La condanna del Prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini è una sirena di allarme per tutti coloro che, volendo rimanere Liberi di agire, pensare e parlare, non possono accettare che superstizioni, pregiudizi, tabù limitino il diritto alla espressione delle idee con l’imposizione di vocaboli e di espressioni “politicamente corrette”.
Per questo un Uomo Libero non può che solidarizzare con Gentilini.
Entra ne
Nel nome del “politicamente corretto”, sulla base di una ridicola accusa di “razzismo” si sopprime la Libertà di Parola, la Libertà di Pensiero e la Libertà di diffonderlo.
La condanna dello Sceriffo è solo il prologo di quel che ci aspetta se il “trattato” di Lisbona dovesse essere ratificato con l’ultima firma mancante, quella di Vaclav Klaus, il coraggioso Presidente Ceco che sta sollevando ogni cavillo per impedire una simile disfatta per gli Uomini Liberi d’europa.
La nostra Libertà, tanto faticosamente conquistata nei secoli, la nostra Indipendenza, la nostra Civiltà, la nostra Sovranità (e per “nostra” intendo di tutti i Popoli dell’europa delle Patrie) è in grave pericolo per le decisioni prese da una ristretta oligarchia di burocrati con l’euro al posto dell’anima (e anche del cervello).
Miopi signori che non vedono oltre la colonna dell’ “avere” e con la loro miopia compromettono il futuro di tutti i Popoli d’europa.
L’accettazione dell’ingresso di milioni di diseredati ha una valenza economica, potendo rappresentare un calmiere alle richieste sindacali e una preponderanza dell’offerta di mano d’opera sulla domanda e consentendo quindi di produrre di più a costi minori, mettendo in competizione al ribasso chi deve prestare la sua opera per la produzione.
Ma questo arido calcolo che pretenderebbe di opporsi ai bassi costi della produzione orientale, non tiene conto del disastroso prezzo che si paga in termini di coesione sociale.
L’ingresso di milioni di persone estranee alla nostra Storia, alla nostra Cultura, alle nostre – pur diverse – Lingue, alla nostre Radici Romane e Cristiane che si traducono in Tradizione religiosa (Cristiana) e Tradizione giuridica (Romana), ai nostri Costumi, dissesta completamente lo scheletro dell’europa, che con le sue tante Patrie ha dominato il Mondo, senza poter competere realmente con colossi come Cina e India che possono unire produttività a basso costo e coesione etnica e culturale.
Una illusoria competitività produttiva con Cina e India distruggendo l’anima delle Patrie dell’europa, apre al crollo della nostra Civiltà.
Purtroppo, nel perseguire con avidità la strada della produttività, gli oligarchi sono riusciti a lanciare parole d’ordine ammantate da apparentemente nobili intendimenti e che vanno sotto il nome di “politicamente corretto”.
La condanna del Prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini è una sirena di allarme per tutti coloro che, volendo rimanere Liberi di agire, pensare e parlare, non possono accettare che superstizioni, pregiudizi, tabù limitino il diritto alla espressione delle idee con l’imposizione di vocaboli e di espressioni “politicamente corrette”.
Per questo un Uomo Libero non può che solidarizzare con Gentilini.
Entra ne
8 commenti:
Sono perfettamente d'accordo. Pur non condividendo sempre i toni di Gentilini penso sia libero di esprimere liberamente il suo pensiero.
Questo però deve essere riconosciuto a tutti anche a chi riteniamo abbia idee sbagliate: Lei difende la libertà di espressione di chi la pensa in maniera antitetica a Lei, compresi anche i soggetti depositari di idee che Lei aborre?
Sì.
Sì, io conosco Massimo da una vita ed ha sempre lasciato parlare tutti. Poi ovviamente, su quel che si dice, battaglia furibonda... eh Massimo? Anche con me qualche volta! hehehehe Ma sembra distante anni luce quel periodo...
C'è solo una cosa che non capisco, dato che mi sono informato abbastanza sulle differenze che ci sarebbero con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona rispetto alla situazione attuale non vedo assolutamente cose c'entri con la libertà di parola.
La lotta contro il tratatto di Lisbona di molti piccoli paesi è dovuta sopratutto al fatto che permetterebbe accordi tra gruppi di paesi all'interno della comunità europea senza per forza l'umaninimità, chi ci sta è dentro, gli altri sono liberi di stare fuori, la situazione attuale è peggio perchè molti paesi come la Polonia, la repubblica ceca e l'irlanda vivevano di ricatto scambiando abbondanti aiuti finanziari sulle nostre spalle con il loro voto.
L'Irlanda che ha l'1% della popolazione Europea ha ricevuto il 15% degli aiuti per uscire dala crisi, l'Italia lo 0%.
Curiosa cosa che quando trattasi di parlare di difesa delle radici cristiane, abbiamo sempre contro i laicisti del secolo del Lumi, quelli che..."Voltaire prima di tutto".
Ora che invece dovrebbero farsi sentire, poiché il Trattato di Lisbona ridurrà al silenzio e alla mordacchia, innanzitutto lo spirito di Voltaire e l'Europa dei Lumi scivolerà nelle tenebre, beh, questi tacciono.
Forcolandia pareva un'esagerazione di Bossi, invece è già qui.
Nel "trattato" di Lisbona c'è molto di più. Sono centinaia di pagine in cui una ristretta oligarchia si propone di imporre una visione unica dell'economia e della società, sanzionando le voci fuori del coro. In questo ambito abbiamo già lo "spazio giuridico europeo", poi i "parametri di Maastricht" e adesso, se passerà, la possibilità di imporre legislazioni (direttive) liberticide, ad esempio sull'omofobia, sulla revisione storica, su quel che si può o non si può insegnare o diffondere. L'europa del "trattato" è la nuova unione sovietica, dove sarà vietato anche quello che è formalmente permesso, perchè si troverà sempre un "giudice" disposto ad "interpretare" una norma in base alla propria visione ideologica.
Parole sante!
era da tempo che non passavo di qui.
un saluto e forza Gentilini!
Posta un commento