Probabilmente siamo giunti all’Armageddon finale nella guerra politica contro Berlusconi e, vani tutti gli altri tentativi, l’armata Brancaleone (chiedendo scusa a Brancaleone che era personaggio cinematografico comico ma ... serio) formata dalla inedita alleanza di comunisti e capitalisti schiera l’ultimo asso italiano (dopo rimane solo “l’aiuto fraterno” esterno sul quale certi personaggi sono ben ferrati) : la presidenza della repubblica.
Già da un comunista c’era da aspettarsi poco o nulla di buono e mai l’ho considerato il “mio”presidente.
Già la sua elezione deriva da un parlamento sulla cui formazione,ancora oggi, sussistono ragionevoli dubbi che si sarebbero potuti dissolvere solo con quel riconteggio negato allora al Centro Destra così come il Tar lo ha concesso, oggi, alla sinistra in Piemonte.
Già il suo silenzio durante tutti i pettegolezzi del 2009 contro Berlusconi, contrapposto al rapido intervento a difesa di Fini, ci dice da che parte era e resta.
Già il rilasciare una intervista al quotidiano, faziosamente schierato, del suo partito per annunciare che non ci avrebbe concesso il voto era una scelta di parte.
Ma la iattanza con la quale il Napolitano – che per molto meno obbedì al suo partito contro Cossiga (che oggi “omaggia” ...) allora Presidente – ha reagito sfidando il Centro Destra a metterlo in stato di accusa è il sigillo finale sul fatto che non esiste (e dopo Cossiga mai è esistito) un presidente di garanzia per tutti ma, come con Scalfaro e Ciampi, il Quirinale è schierato da una parte, tanto da far rimpiangere la monarchia, fosse anche rappresentata da un ipotetico Vittorio Emanuele IV.
Mi piacerebbe che il Centro Destra raccogliesse la sfida e proponesse in parlamento la messa in stato di accusa di Napolitano, indipendentemente dall’ovvio risultato finale che si avrebbe, visto che il giudizio spetterebbe ad una corte costituzionale, benchè “allargata”, ma con una composizione ampiamente ostile al Centro Destra (come in tutti gli organismi che NON passano attraverso una elezione popolare e questo la dice lunga sulle ragioni per cui i “poteri forti” alleati con la sinistra sono così ostili al voto: preoccupazione per il loro potere, non per l’economia nazionale !) .
Più concretamente spero che Berlusconi sappia giocare allo stesso gioco con il quale si dilettano i funzionari della politica, per poterli gabbare tutti con qualche mossa a sorpresa che ritorca loro contro i loro stessi disegni.
I risultati positivi di questo Governo sono sotto gli occhi di tutti: sul piano economico, sull’immigrazione, sulla sicurezza.
Sarebbe da stolti rinunciarvi senza passare dal giudizio del Popolo cui appartiene quella Sovranità sancita dal primo articolo della costituzione.
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Già da un comunista c’era da aspettarsi poco o nulla di buono e mai l’ho considerato il “mio”presidente.
Già la sua elezione deriva da un parlamento sulla cui formazione,ancora oggi, sussistono ragionevoli dubbi che si sarebbero potuti dissolvere solo con quel riconteggio negato allora al Centro Destra così come il Tar lo ha concesso, oggi, alla sinistra in Piemonte.
Già il suo silenzio durante tutti i pettegolezzi del 2009 contro Berlusconi, contrapposto al rapido intervento a difesa di Fini, ci dice da che parte era e resta.
Già il rilasciare una intervista al quotidiano, faziosamente schierato, del suo partito per annunciare che non ci avrebbe concesso il voto era una scelta di parte.
Ma la iattanza con la quale il Napolitano – che per molto meno obbedì al suo partito contro Cossiga (che oggi “omaggia” ...) allora Presidente – ha reagito sfidando il Centro Destra a metterlo in stato di accusa è il sigillo finale sul fatto che non esiste (e dopo Cossiga mai è esistito) un presidente di garanzia per tutti ma, come con Scalfaro e Ciampi, il Quirinale è schierato da una parte, tanto da far rimpiangere la monarchia, fosse anche rappresentata da un ipotetico Vittorio Emanuele IV.
Mi piacerebbe che il Centro Destra raccogliesse la sfida e proponesse in parlamento la messa in stato di accusa di Napolitano, indipendentemente dall’ovvio risultato finale che si avrebbe, visto che il giudizio spetterebbe ad una corte costituzionale, benchè “allargata”, ma con una composizione ampiamente ostile al Centro Destra (come in tutti gli organismi che NON passano attraverso una elezione popolare e questo la dice lunga sulle ragioni per cui i “poteri forti” alleati con la sinistra sono così ostili al voto: preoccupazione per il loro potere, non per l’economia nazionale !) .
Più concretamente spero che Berlusconi sappia giocare allo stesso gioco con il quale si dilettano i funzionari della politica, per poterli gabbare tutti con qualche mossa a sorpresa che ritorca loro contro i loro stessi disegni.
I risultati positivi di questo Governo sono sotto gli occhi di tutti: sul piano economico, sull’immigrazione, sulla sicurezza.
Sarebbe da stolti rinunciarvi senza passare dal giudizio del Popolo cui appartiene quella Sovranità sancita dal primo articolo della costituzione.
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3 commenti:
"...con una composizione ampiamente ostile al Centro Destra (come in tutti gli organismi che NON passano attraverso una elezione popolare e questo la dice lunga sulle ragioni per cui i “poteri forti” alleati con la sinistra sono così ostili al voto: preoccupazione per il loro potere, non per l’economia nazionale !) ."
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Ciao :)
"Mi piacerebbe che il Centro Destra raccogliesse la sfida e proponesse in parlamento la messa in stato di accusa di Napolitano, indipendentemente dall’ovvio risultato finale che si avrebbe, visto che il giudizio spetterebbe ad una corte costituzionale".
Non succederà, non facciamoci illusioni. E se accadesse, "l'armata Brancaleone" di chi salta su a difenderlo, crescerebbe a dismisura.
Crapapelata che oggi finge di piangere "l'amico" Cossiga, ha dalla sua Draghi, Marcegaglia Monteprezzemolo, e altri banksters internazionali.
Nessie. Penso anche io che non ci si arrivi, ma qui mi esprimo senza alcun filtro diplomatico il mio sentimento, sai mai che Berlusconi non agisca anche "tastando il polso" ai suoi Elettori ? ;-)
Gaetano. Grazie :-)
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