Come d’abitudine, oltre a Il Resto del Carlino e Il Giornale, che compro ogni mattina, leggo i quotidiani che arrivano in ufficio e la rassegna stampa giornaliera.
Oggi mi è capitato di leggere un articolo (se vogliamo dargli tale onore definendolo così) di Giovanni Sartori, autoreferenziato politologo acclamato ben oltre i suoi meriti, al quale il Corsera, una volta nobile quotidiano di Milano, ha perfino riservato il posto d’onore nella impaginazione.
Sartori conferma il suo basso profilo con un articolo livoroso e che trasuda bava alla bocca in ogni passaggio.
Il titolo è già una scelta di campo: come perdere le elezioni.
Tutto il pezzo è solo uno sfogo contro la sinistra che non riesce ad abbattere il”diavolo” rappresentato da Berlusconi e dal Centro Destra.
Con l’aggravante che, nel periodo più difficile del Premier, la sinistra non sia riuscita a ribaltare in parlamento il risultato elettorale del 2008, realizzando un colpo di mano in spregio allavolontà popolare.
Questo fior di intellettuale integrato e funzionale alla sinistra, critica anche la richiesta di elezioni perchè, dice lui, non avendo alcuna proposta si rischia di perderle consegnando l’Italia a Berlusconi per altri cinque anni (magari !).
Sartori quindi propone la sua ricetta: tutte le opposizioni assieme, perchè solo tutte assieme possono battere l’accoppiata vincente Berlusconi+Bossi.
Essendo un intellettuale capisce però che oltre a non avere proposte politiche e progettuali, le opposizioni non riuscirebbero a trovare un punto di accordo se non “sulle tante cose da ripudiare o disfare del lungo periodo berlusconiano”.
Insomma Sartori propone: mettetevi tutti assieme per battere Berlusconi e distruggere tutto quello che ha costruito.
Esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere non solo la politica in genere, ma qualunque serio progetto per il futuro dell’Italia e, soprattutto, l’ “insegnamento” che dovrebbe proporre un uomo di cultura che fosse realmente tale.
Il partito dei guardoni e delle tasse che si ritrova anche come partito del “no”, alla faccia di tutte le necessarie riforme di cui si riempiono la bocca.
Io non ho stima dei politici della sinistra (e di chi è di sinistra anche se non politico) ma, per una volta, mi sento di difenderli e di esprimere la convinzione (speranza ...) che non si abbasseranno mai ad un simile livello di miseria intellettuale e morale solo per sconfiggere Berlusconi.
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Oggi mi è capitato di leggere un articolo (se vogliamo dargli tale onore definendolo così) di Giovanni Sartori, autoreferenziato politologo acclamato ben oltre i suoi meriti, al quale il Corsera, una volta nobile quotidiano di Milano, ha perfino riservato il posto d’onore nella impaginazione.
Sartori conferma il suo basso profilo con un articolo livoroso e che trasuda bava alla bocca in ogni passaggio.
Il titolo è già una scelta di campo: come perdere le elezioni.
Tutto il pezzo è solo uno sfogo contro la sinistra che non riesce ad abbattere il”diavolo” rappresentato da Berlusconi e dal Centro Destra.
Con l’aggravante che, nel periodo più difficile del Premier, la sinistra non sia riuscita a ribaltare in parlamento il risultato elettorale del 2008, realizzando un colpo di mano in spregio allavolontà popolare.
Questo fior di intellettuale integrato e funzionale alla sinistra, critica anche la richiesta di elezioni perchè, dice lui, non avendo alcuna proposta si rischia di perderle consegnando l’Italia a Berlusconi per altri cinque anni (magari !).
Sartori quindi propone la sua ricetta: tutte le opposizioni assieme, perchè solo tutte assieme possono battere l’accoppiata vincente Berlusconi+Bossi.
Essendo un intellettuale capisce però che oltre a non avere proposte politiche e progettuali, le opposizioni non riuscirebbero a trovare un punto di accordo se non “sulle tante cose da ripudiare o disfare del lungo periodo berlusconiano”.
Insomma Sartori propone: mettetevi tutti assieme per battere Berlusconi e distruggere tutto quello che ha costruito.
Esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere non solo la politica in genere, ma qualunque serio progetto per il futuro dell’Italia e, soprattutto, l’ “insegnamento” che dovrebbe proporre un uomo di cultura che fosse realmente tale.
Il partito dei guardoni e delle tasse che si ritrova anche come partito del “no”, alla faccia di tutte le necessarie riforme di cui si riempiono la bocca.
Io non ho stima dei politici della sinistra (e di chi è di sinistra anche se non politico) ma, per una volta, mi sento di difenderli e di esprimere la convinzione (speranza ...) che non si abbasseranno mai ad un simile livello di miseria intellettuale e morale solo per sconfiggere Berlusconi.
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3 commenti:
Massimo, ti do questa preziosa chicca: due spezzoni di filmatini in cui Luttwak, il repubblicano della Casa Bianca dice più o meno le stesse cose di Sartori:
http://video.ilfoglio.it/ilfogliocatodico/preview/300
Ti prego di ascoltare attentamente, poiché al di là delle critiche alla Magistratura, poi lui tira le orecchie alla sinistra, perché incapace di mettersi tutti insieme e buttare giù il Cav.
Come d’abitudine, oltre a Il Resto del Carlino e Il Giornale, che compro ogni mattina,.. vedo che ti piace spaziare fra varie vedute!
E vedo che Lei, signor Bianciardi, non è in grado ci comprendere la differenza tra "comprare" e "leggere" ... :-D
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