Il presidente più pci che pds/ds/pd della regione Lazio ha imposto, con decorrenza 28 luglio e fino al 31 dicembre (?) il fermo al prelievo dell'acqua dal lago di Bracciano accampando gravi motivi ambientali.
A dargli manforte si sono immediatamente schierati tutti quelli che amano talmente l'ambiente dal desiderare che venga liberato da quei parassiti che sono gli esseri umani.
E infatti l'azienda pubblica dell'acqua in Roma ha comunicato che, con tale blocco, l'acqua sarà razionata a circa un milione e mezzo di romani.
Sabato, all'annuncio, han fatto seguito vari servizi ed è interessante notare come gli stessi servizi trasmessi ad un'ora, appena realizzati, poi siano stati rimontati tagliando parole altamente significative.
In particolare un servizio di Sky tg 24 dove venivano intervistati l'amministratore Acea, contrario al provvedimento e, con una singolare concezione della par condicio, ben quattro soggetti favorevoli al provvedimento, tra i quali il presidente della regione Zingaretti.
Ancor più in particolare ho visto successivamente omessa la parte di intervista a Zingaretti nella quale costui, quasi con la bava alla bocca, esprimeva il desiderio di invitare il Presidente Trump per fargli vedere se c'erano o meno i cambiamenti del clima.
Espressione che non ha nulla a che vedere con il problema di rifornimento idrico dei romani e che è solo il frutto di un assolutismo ideologico che antepone la volontà prevaricatoria delle proprie tesi all'interesse dei cittadini.
Ma nei servizi seguiti al primo che avevo visto è stata anche rimossa una frase ben più significativa di uno dei favorevoli al provvedimento, quando diceva che non si sarebbe più dovuta prelevare acqua dal lago finché lo stesso non fosse tornato a livello di 163 metri contro gli attuali 161.
Ohibo.
Tanta cagnara e acqua razionata ai romani per soli due metri ?
E se anche continuasse questa siccità fino a ottobre, quanti altri metri si perderebbero?
Due ? Cinque? Dieci ?
Resterebbe sempre una signora profondità di 150 metri: dov'è il problema ?
Il problema è nella giunta capitolina, dove il pci/pds/ds/pd ha dovuto lasciare il posto alla grillina Raggi e, allora, tutto diventa lecito, anche inventarsi un'emergenza ambientale che provocherà pesanti disagi ad un milione e mezzo di romani, pur di poter, fra un mese, attaccare la Raggi e il movimento 5 stelle, accusandoli di incapacità.
Non c'è alcuna emergenza ambientale, ma c'è solo una bassa politica, tipica del partito comunista di sempre, pronto a cavalcare ogni tigre e ad applicare la politica del tanto peggio, tanto meglio, pur di avere motivi per attaccare i nemici.
Che una volta era Almirante, ieri Andreotti poi Berlusconi, oggi equamente ripartiti tra Salvini e Grillo.
I romani sapranno capirlo e punire gli Zingaretti di turno.
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