Nonostante la Boldrini che vuole distruggere anche i monumenti del Ventennio, nonostante Fiano e le sue ridicole norme contro i gadgets, i simboli e la gestualità di Destra,nonostante la magistratura che rispolvera leggi di cinquant'anni fa, mai applicate, per la paura indotta da una elezione amministrativa in un piccolo comune del mantovano, leggo che a Destra ci sono prove di unità.
Naturalmente i quotidiani di regime ai quali, per l'occasione, si aggrega anche il Giornale che, come si vede, abusa del termine "Fascista" ma vede la stragrande maggioranza dei suoi lettori e commentatori a sostegno dell'iniziativa, cercano di ridicolizzare, sminuire, imbavagliare la notizia, anche seminando zizzania tra i vari movimenti della diaspora missina.
Movimenti il cui attivismo cozza anche contro il silenzio (che mi pare stoltamente ostile) di Salvini e della Meloni che, anzi, dovrebbero aprire a tali gruppi, per rafforzare l'ala sovranista e identitaria del Centro Destra.
Non nascondo una mia forte simpatia per tali iniziative, se non altro pensando al travaso di bile delle Boldrine e dei Fiani.
Ma la sorte del tentativo illustrato nell'articolo richiamato, dipenderà molto dalla legge elettorale.
Un maggioritario secco escluderebbe di prendere in considerazione il voto per tale raggruppamento.
Un proporzionale senza sbarramento invece mi porterebbe certamente a votarlo.
Un proporzionale con sbarramento, dipenderebbe dallo sbarramento.
L'ideale sarebbe una legge elettorale che fosse maggioritaria per coalizione, all'interno della quale uno potrebbe votare la lista più vicina alle sue idee, senza il timore di disperdere il voto che andrebbe, comunque, nel carniere della Coalizione, a prescindere dall'esistenza e dal raggiungimento di un qualsivoglia quorum.
Ma quella legge c'era già, il tanto vituperato "Porcellum", al quale andava solo introdotto il collegio nazionale per il senato e la decadenza automatica dei traditori.
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