Il traballante e minoritario governo francese ha convocato, presumibilmente istigato da una sfuriata isterica di Macron, l'ambasciatrice d'Italia protestando per le parole e richiamando la "collaborazione" tra i due stati.
La classica ipocrisia diplomatica per minacciare facendo la parte della vittima.
Macron è il primo a criticare i capi di stato stranieri, chiunque, offuschi la sua sfrenata ambizione di un novello Napoleone che diretto a Waterloo senza però essere mai passato da Austerlitz, Marengo, Jena.
Purtroppo in Italia ci sono troppi personaggi asserviti alla narrativa francese, tutti premiati con onorificenze francesi che avrebbero dovuto restituire o rifiutare dopo i sorrisini di Sarkozy nel 2011.
Ma ciò non toglie che l'Italia non debba accettare alcun tipo di sudditanza alla Francia.
Salvini ha espresso il desiderio della parte sana dell'Italia che rifiuta di combattere guerre altrui, in cui avremmo solo da perderci.
#iostoconSalvini
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