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09 dicembre 2006

La stagione dei regali


Alla domanda: come mai non hai il materiale didattico e I libri di testo per lo svolgimento della lezione? lo studente S. risponde: Lo chieda alla mia segretaria
(John Beer – La classe fa la ola mentre spiego – RIZZOLI)

Come avrebbe potuto rifiutare l’offerta di Byrnes? Il mercato dell’arte non era ancora crollato, ma cominciava a dare segni di cedimento ai margini …
(Iain Pears – Il busto di Bernini – TEA)

Nessuno finì avvelenato al banchetto della Società dei produttori d’olio d’oliva della Betica:NCon il senno di poi, devo riconoscere che la cosa rappresentò una sorpresa …
(Lindsey Davis – Notte a Corduba – TROPEA)

Il nevischio tamburellava sulla pergamena che copriva la finestra accanto alla porta e I ceppi scoppiettavano in mezzo al cerchio di polvere …
(Candace Robb – La taverna delle ombre – PIEMME)

Decise di venderci al franco solo quandodiventammo troppo indisciplinati e tentammo di lottare per riavere la libertà …
(Peter Tremayne – Luna assassina – HOBBY & WORK).

E’ iniziata la stagione dei regali.
Fra poco più di due settimana sarà Natale.
Le città sono già illuminate dalle festanti luci e addobbate come si deve.
A completare il quadro classico manca solo la neve.
I negozi aspettano e sperano nell'assalto dei clienti.
Tutti siamo alle prese con i regali da fare.
Ormai è difficilissimo sceglierne uno, per persone che hanno già tutto.
Se qualcuno mi chiedesse “cosa vuoi per regalo ?” non saprei cosa rispondere (restando nell’ambito del possibile, s’intende ).
E per chi ha tutto, cosa c’è di meglio di un buon libro ?
Ecco dunque cinque suggerimenti, basati essenzialmente sui miei gusti.
No, non sono saggi tra i quali, ormai, non trovo nulla di nuovo, ma solo ripetizioni di un qualcosa che si dice – da una parte e dall’altra – da tempo, senza più originalità se non nella forma in cui è presentato.
Sono libri che una volta – forse anche adesso – si definivano spregiativamente “d’evasione” , ma che possono rappresentare una utile (ri)scoperta di quanto sia bello fermarsi a sognare.
Immedesimarsi i una vicenda ben costruita e, perché no, imparare qualcosa che esula dalle abituali nozioni.
Così i quattro romanzi “gialli”.
Quattro epoche storiche che fanno da sfondo a vicende di omicidi e vendette, odi e amori.
Con Pears siamo ai tempi contemporanei, quando la criminalità è “globale” e dove anche la polizia deve dotarsi di specialisti in precisi campi.
E Pears ambienta i suoi romanzi a Venezia, nel mondo dell’arte.
La Davis ci trasporta invece nella Roma Imperiale di Vespasiano e Tito, dove uno spiantato investigatore privato, si danna l’anima e mette a rischio la pellaccia per scoprire assassini e ladri e per conquistare l’amore della bella patrizia Elena Giustina.
La Davis, onestamente, non è all’altezza della Comastri Montanari, ma l’affresco del periodo e la trama è comunque accattivante.
Un balzo di 12 secoli e arriviamo all’Inghilterra medievale che la Robb, degna erede di Ellis Peters, ci descrive nei suoi borghi e nella insicurezza di nobili e popolani, di viandanti e guerrieri.
Prendiamo nuovamente la macchina del tempo della fantasia e torniamo al VII secolo, tra l’Irlanda e la Britannia, dove una affascinante “procuratrice”, sorella Fidelma, scopre assassini e risolve crisi di stato.
Peter Tremayne ci fornisce un dettagliato quadro delle usanze di popoli e in un periodo, appena successivo alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, dove erano ancora vive le tradizioni locali e pagane che faticosamente convivevano e, più spesso, si scontravano con la nuova religione cristiana.
Per finire si arriva alla prima citazione.
No, non è un giallo, ma è tutto da scoprire.
Sono le note apposte agli studenti d’oggi e raccolte in un librettino che, per leggerlo, è consigliabile munirsi prima di un fazzoletto … per asciugarsi le lacrime che sgorgheranno spontanee dal ridere.
John Beer è uno pseudonimo, come Monsoreau, e tutto nasce da un blog: questo
Un’ultima avvertenza.
Se regalate un libro, abbiate l’accortezza di non regalarne uno che avete già nella vostra biblioteca … non si sa mai !
P.S.: se qualcuno che sa che riceverà un regalo da parte mia leggesse questo post, non rinunci a comprare i libri indicati: la mia scelta è caduta su altri titoli.

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4 commenti:

Le Barricate ha detto...

Mi trovi d'accordo sulla definizione dei saggi.
E' vero! Spesso un bel giallo o un libro di narrativa riescono a trasportarci in tempi e luoghi lontani dal nostro vivere, permettendoci di "evadere", almeno, dalla quotinianità.
Ma devono essere ben fatti.
Non bisogna mai fidarsi solo della propaganda e del battage pubblicitario che viene sostenuto per il lancio dei libri.
Quando ho letto il Codice Da Vinci, per esempio, ho trovato che fosse molto scarsa la costruzione del thriller.
Sono stati usati degli intrecci semplicistici e molto banali, degni solo di fumetti. Fatti che accadevano ad hoc semplicemente perchè altrimenti la trama non poteva proseguire.
Molto scarso.
Non ti nascondo che a volte ho trovato dei libri gradevolissimi e molto coinvogenti tra autori anche sconosciuti.
Ma un libro che posso consigliare è:
L'azteco, di Jennings, un bellissimo romanzo storico.
Ciao

Anonimo ha detto...

Bel blog. Politica e cultura. Non condivido il sistema del dialogo a due come nei post di questi giorni: è inutile e annoia perchè ripetete sempre le stesse cose. I libri consigliati sembrano interessanti anche se non conosco nessuno degli autori. L'unico di cui ho sentito parlare è quello sulla scuola. Ciao ciao !

Anonimo ha detto...

Ho letto solo il primo. Vedrò di adeguarmi ma il mio tempo è tiranno e con sommo dispiacere leggo sempre meno.
Ciao Mons.

Massimo ha detto...

Ineffabile: ho l'impressione che il Codice da Vinci appartenga a qualcosa di ben più oscuro che non un semplice romanzo, ma sia un attacco voluto, cercato e studiato contro la Chiesa. Fatto bene, sicuramente, anche se non è a livello della propaganda che ne è stata fatta.

Steffy. Hai ragione. Purtroppo gli spammatori agiscono appositamente per fare perdere di vista il senso di un post. E se si cancella il loro spam gridano alla censura. Se invece si pongono limiti ai commenti (ad esempio a chi è registrato) anche tu non avresti possibilità di farlo se prima non ti registri.

Simone: male ! :-) Cerca di trovare tempo per leggere ...

Monica.L'ambiente che frequento io è INiquo e poco solidale verso i protetti dei cattocomunisti ;-)