La Destra, il partito fondato da Francesco Storace nel luglio 2007 per restituire un riferimento a cittadini ed elettori di Destra in Italia e che, assieme alla Fiamma Tricolore, ottenne il consenso di novecentomila cittadini pari al 2,4% dei voti, si avvia al primo Congresso Nazionale, nel prossimo novembre.
Entro il 31 agosto dovevano essere depositate, corredate da almeno 10 firme di componenti il Comitato Politico Nazionale, le mozioni in appoggio delle candidature a Segretario.
Due le mozioni, due i candidati: Daniela Santanchè e Francesco Storace.
Da elettore de La Destra/Fiamma Tricolore e da uomo Conservatore e di Destra, sono profondamente interessato alle vicende del partito che ha già nel suo nome la parola “Destra”.
Sono rimasto disturbato dalle polemiche che nei mesi scorsi sono state innescate tra i due candidati, polemiche che hanno avuto il solo risultato di radicalizzare, come vedremo, le due mozioni e le due posizioni, allontanandosi da quello che era il programma elettorale e che, a mio avviso, andava riproposto senza modifiche perché rappresentava perfettamente una politica conservatrice e di destra, necessaria alla Nazione.
Le due mozioni sono quindi fortemente contrapposte, anche se continuo a sperare che sia solo una strategia mediatica per suscitare interesse, ritenendo esiziale per la Destra Italiana una ulteriore divisione con il corollario di una radicalizzazione delel rispettive posizioni.
Le due mozioni sono anche studiate e presentate in modo completamente diverso, con un approccio di immagine opposto (la Mozione Santanchè è di due pagine, "aperta" per definizione, quella Storace di trentadue), con conclusioni confliggenti, ma con solidi principi comuni.
Proprio per tali ragioni, oltre ad aver linkato le due mozioni per chi le volesse leggere integralmente, articolerò i miei commenti in quattro post.
In questo, oltre al cappello, commento la Mozione Santanchè , nel secondo commenterò le parti che condivido della Mozione Storace , nel terzo le parti che non condivido della stessa Mozione Storace, per lasciare al quarto una prima conclusione su un tema sul quale si ritornerà più volte fino a conclusione del Congresso (e anche oltre).
La Mozione Santanchè ha due pregi fondamentali:
- la facilità di lettura
- la chiarezza nelle finalità.
A livello comunicativo la Mozione Santanchè sfata il mito del “politichese”, per esporre con perfetta sintesi e altrettanta chiarezza: valutazioni sulla situazione politica, idealità e proposta politica.
I sostenitori di tale mozione, infatti, considerano il risultato elettorale come l’affermazione della volontà popolare di passare dal bipolarismo al bipartitismo.
Per tale valutazione ritengono che i principi ideali della Destra, che riassumono in presidenzialismo e federalismo, politiche atlantiche, diritto alla vita, sicurezza, doveri e reciprocità verso gli altri, non possano essere perseguiti se non partecipando alla costruzione del partito unico di Centro Destra.
E’ chiara la proposizione: La Destra non più come soggetto autonomo, ma come “affluente” del partito unico di Centro Destra.
Ecco una mozione che dicendo chiaramente quello che i suoi redattori si propongono di fare, è altamente apprezzabile.
I principi ideali, sono i miei, li condivido al 100%.
La conclusione per sostenerli è totalmente contraria alla mia idea di Destra.
Se una prospettiva del genere ci fosse stata prima della scelte di Berlusconi di annullare i simboli identitari e, soprattutto, prima della campagna elettorale nella quale Berlusconi ha squallidamente utilizzato le paure degli elettori del Centro Destra con il “voto utile” e le “suppliche” in funzioni contraria alla Destra, ci si poteva anche ragionare, anzi sarebbe stata la mia prima opzione.
Ma oggi, con Berlusconi che ha definito la sua creatura un “partito di centro, moderato e liberale”, con la presenza, addirittura come portavoce del partito più forte, di un Capezzone, con Cicchetto e Rotondi che ne hanno ripetutamente marcato la natura “antifascista” e con le ultime iniziative che portano il governo a mettere le mani nelle tasche degli italiani per finanziare Alitalia e persino Gheddafi, con corollario di scuse, non dovute e storicamente sbagliate, per il nostro passato Coloniale, non credo vi sia possibilità per una persona realmente Conservatrice e di Destra di prestare il suo consenso a tale raggruppamento.
Ringrazio pertanto Daniela Santanchè per la grande passione che ha messo nella campagna elettorale e, soprattutto, per la chiarezza della sua mozione, ma ritengo inaccettabili le conclusioni ed ogni azzeramento della Destra nel “partito di centro, moderato e liberale”.
Spero che questa mozione non vinca il Congresso, anche se auspico che riprenda la collaborazione tra Santanchè e Storace.
(1 – continua )
Entro il 31 agosto dovevano essere depositate, corredate da almeno 10 firme di componenti il Comitato Politico Nazionale, le mozioni in appoggio delle candidature a Segretario.
Due le mozioni, due i candidati: Daniela Santanchè e Francesco Storace.
Da elettore de La Destra/Fiamma Tricolore e da uomo Conservatore e di Destra, sono profondamente interessato alle vicende del partito che ha già nel suo nome la parola “Destra”.
Sono rimasto disturbato dalle polemiche che nei mesi scorsi sono state innescate tra i due candidati, polemiche che hanno avuto il solo risultato di radicalizzare, come vedremo, le due mozioni e le due posizioni, allontanandosi da quello che era il programma elettorale e che, a mio avviso, andava riproposto senza modifiche perché rappresentava perfettamente una politica conservatrice e di destra, necessaria alla Nazione.
Le due mozioni sono quindi fortemente contrapposte, anche se continuo a sperare che sia solo una strategia mediatica per suscitare interesse, ritenendo esiziale per la Destra Italiana una ulteriore divisione con il corollario di una radicalizzazione delel rispettive posizioni.
Le due mozioni sono anche studiate e presentate in modo completamente diverso, con un approccio di immagine opposto (la Mozione Santanchè è di due pagine, "aperta" per definizione, quella Storace di trentadue), con conclusioni confliggenti, ma con solidi principi comuni.
Proprio per tali ragioni, oltre ad aver linkato le due mozioni per chi le volesse leggere integralmente, articolerò i miei commenti in quattro post.
In questo, oltre al cappello, commento la Mozione Santanchè , nel secondo commenterò le parti che condivido della Mozione Storace , nel terzo le parti che non condivido della stessa Mozione Storace, per lasciare al quarto una prima conclusione su un tema sul quale si ritornerà più volte fino a conclusione del Congresso (e anche oltre).
La Mozione Santanchè ha due pregi fondamentali:
- la facilità di lettura
- la chiarezza nelle finalità.
A livello comunicativo la Mozione Santanchè sfata il mito del “politichese”, per esporre con perfetta sintesi e altrettanta chiarezza: valutazioni sulla situazione politica, idealità e proposta politica.
I sostenitori di tale mozione, infatti, considerano il risultato elettorale come l’affermazione della volontà popolare di passare dal bipolarismo al bipartitismo.
Per tale valutazione ritengono che i principi ideali della Destra, che riassumono in presidenzialismo e federalismo, politiche atlantiche, diritto alla vita, sicurezza, doveri e reciprocità verso gli altri, non possano essere perseguiti se non partecipando alla costruzione del partito unico di Centro Destra.
E’ chiara la proposizione: La Destra non più come soggetto autonomo, ma come “affluente” del partito unico di Centro Destra.
Ecco una mozione che dicendo chiaramente quello che i suoi redattori si propongono di fare, è altamente apprezzabile.
I principi ideali, sono i miei, li condivido al 100%.
La conclusione per sostenerli è totalmente contraria alla mia idea di Destra.
Se una prospettiva del genere ci fosse stata prima della scelte di Berlusconi di annullare i simboli identitari e, soprattutto, prima della campagna elettorale nella quale Berlusconi ha squallidamente utilizzato le paure degli elettori del Centro Destra con il “voto utile” e le “suppliche” in funzioni contraria alla Destra, ci si poteva anche ragionare, anzi sarebbe stata la mia prima opzione.
Ma oggi, con Berlusconi che ha definito la sua creatura un “partito di centro, moderato e liberale”, con la presenza, addirittura come portavoce del partito più forte, di un Capezzone, con Cicchetto e Rotondi che ne hanno ripetutamente marcato la natura “antifascista” e con le ultime iniziative che portano il governo a mettere le mani nelle tasche degli italiani per finanziare Alitalia e persino Gheddafi, con corollario di scuse, non dovute e storicamente sbagliate, per il nostro passato Coloniale, non credo vi sia possibilità per una persona realmente Conservatrice e di Destra di prestare il suo consenso a tale raggruppamento.
Ringrazio pertanto Daniela Santanchè per la grande passione che ha messo nella campagna elettorale e, soprattutto, per la chiarezza della sua mozione, ma ritengo inaccettabili le conclusioni ed ogni azzeramento della Destra nel “partito di centro, moderato e liberale”.
Spero che questa mozione non vinca il Congresso, anche se auspico che riprenda la collaborazione tra Santanchè e Storace.
(1 – continua )
I quattro post sulle Mozioni congressuali de La Destra:
31 agosto 2008 – Introduzione e Mozione Santanchè
2 settembre 2008 – Le parti positive della Mozione Storace
4 settembre 2008 – Le parti negative della Mozione Storace
6 settembre 2008 – Conclusioni
Entra ne
31 agosto 2008 – Introduzione e Mozione Santanchè
2 settembre 2008 – Le parti positive della Mozione Storace
4 settembre 2008 – Le parti negative della Mozione Storace
6 settembre 2008 – Conclusioni
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8 commenti:
Cooooosa? Prendervi IN CASA NOSTRA dopo ciò che avete detto e fatto prima, durante e dopo le elezioni? MA NEMMENO PER SOGNO!!! La Santanché ha fatto una scelta, vi abbiamo scongiurato di venire con noi come membri effettivi di un partito che sarebbe stato nostro quanto vostro in maniera paritaria ma avete sdegnosamente rifiutato pensando di spaccare il mondo da soli (e che noi avremmo elemosinato i vostri voti, parole tue). Poi avete preso le bastonate ed invece siete voi ora a tornare a Canossa. Adesso che rischiate l'estinzione, la vostra paladina "dura e pura" cala le braghe (o la gonna - ma le posizioni orizzontali non erano di Silvio?) e cambia idea, pensando che il "partito di centro, moderato e liberale" debba essere la vostra ancora di salvataggio. Certo che vi siete fatti rappresentare da un bell'ex-candidato premier...che alla fine vi ha traditi.
Una nota sulla "squallida" operazione di Berlusconi che avrebbe fatto leva sulle paure degli italiani.
Senza la vittoria del CDX sarebbero ritornati Prodi, Veltroni, i rinfondaroli e tutta la maramaglia che ci ha rovinati per due anni.
Berlusconi non ha certo la bacchetta magica, anche lui a volte sbaglia, però certo vi è un abisso tra ora ed un anno fa.
Avete fatto tutto voi, da soli: voi vi siete imbucati nel tunnel dell'oblio ed ora tiratevene fuori con le vostre forze, se ne siete capaci (cosa di cui dubito assai). D'altra parte l'hai detto anche tu: rifondazione e Berlusconi per voi sono la stessa cosa. Ebbene, il sentimento è reciproco. Le paure degli italiani (ed il voto lo dimostra) sono concrete ed il popolo sovrano non è così imbecille da farsi plagiare da chichessia ma vota ragionando con la propria testa...ed il suo ragionamento, guardacaso, è coinciso con quello di Berlusconi.
Se volete scontrarvi ancora con noi fate pure: le ossa rotte sono le vostre...
Siamo perfettamente d'accordo che non ci sia spazio per convivere sotto lo stesso tetto. Dillo anche a Verdini che si sta sgolando per dire che senza La Destra e l'Udc il 37% del "partito di centor, moderato e liberale" è destinato a non reggere oltre la legislatura. :-D
P.S: ovviamente il Voi, caro Massimo, non era riferito a te ma ai camerati che vorrebbero far dietrofront. In questo ti concedo la più assoluta coerenza perché, anche se ora siamo acerrimi avversari, il rispetto per te non manca mai: tu ti sei sempre opposto, come me, alla soluzione all'italiana della nostra scissione! E per questo, comunque e sempre, continuo a reputarti mio amico al di là dei divertenti ed accesi bombardamenti politici tra noi. Volevo sottolinearlo perché il tono che uso non sembri offensivo nei tuoi riguardi ma bello ardente di passione politica. Ciao!
L'unio problema che ho con te non è il tono (ti ocnosco da anni, ormai ;-) quanto il fatto che accenni a decine di argomenti e mi costringeresti ad occupare troppo tempo nel rispondere :-)
;-) Bene, allora propongo di combattere insieme contro Fini e la sua laida proposta di voto agli immigrati (che però è già morta nell'ambito del PDL e della Lega). In questa battaglia contro Fini lo sai, ci sono sempre stato.
Ne ho fatto anche un articolo. Ciao!
Come ricorderai, io uscii da An subito dopo le non smentite dichiarazioni di Fini sul voto agli immigrati nel settembre 2003 ... :-)
E facesti benissimo, però AN non è Fini e secondo me si tratta più di velleità personali che non di decinioni condivise. Ricordi che anch'io scrissi un articolo tuonandogli contro? Bisogna dare una mano a chi (e sono quasi tutti) nel governo si oppone a questa scelleratezza. Ecco perché ho preferito votare Lega.
Ma anche la Lega è colpita dal virus delnuovo Berlusconi: ha votato a favore del trattato di Lisbona, ha approvato l'operazione Alitalia e persino la firma del trattato con Gheddafi. Insomma, c'è bisogno di Destra, che non si trova nel "partito di centro moderato e liberale" e neppure nella Lega che ormai, si è capito, punta solo al pur importante traguardo del federalismo ma, così facendo, è disposta a cedere su punti altrettanto importanti.
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