E chi manovra per sostituirlo, evitando il giudizio delle urne, agisce in spregio ai basilari principi che attribuiscono al Popolo la Sovranità.
Alcuni giorni fa il Ministro Brunetta, in uno dei suoi sinceri ancorché fastidiosi (per la consorteria politico-economica-burocratico-affaristica che cerca di mettere le mani sull’Italia) interventi, denunciò che gli attacchi di ogni genere cui era soggetto il Premier Berlusconi, rappresentavano un colpo di stato in atto.
Naturalmente gli furono rovesciate addosso contumelie di ogni genere.
Ma un insoddisfatto e sgomitante Rutelli per ben due volte fornisce una involontaria, ma significativa conferma alla denuncia di Brunetta.
Rutelli, infatti, per ben due volte ipotizza la caduta di Berlusconi e la formazione di un governo di inciucio transpartitico che dovrebbe portare a conclusione la legislatura, ribaltando quindi la chiara volontà espressa dagli elettori nell’aprile del 2008: Berlusconi Premier.
E non dicano che non è un colpo di stato ribaltare la volontà del Popolo !
La personalizzazione con la quale si sono svolte le elezioni del 2008 hanno visto eleggere un premier prima ancora che un parlamento, perché questo è la conseguenza del seguito di quello.
Berlusconi ha una maggioranza parlamentare che gli deriva da un consenso personale costante e compatto del Popolo.
Contro di lui è invece schierata una consorteria affaristico-politico-burocratico-economica che vorrebbe liberarsene senza però avere alcun mandato popolare.
Così assistiamo ad una invereconda campagna mediatica contro Berlusconi, ai rinnovati attacchi da parte di quella magistratura ideologizzata e al tentativo di irretire alcuni settori di maggioranza per far venire meno un governo voluto dal Popolo.
Ma questi novelli carbonari sono così insicuri del fatto loro che non vogliono sottoporsi all’unico giudizio che in una democrazia (parola da loro sin troppo abusata senza, evidentemente, che ne conoscano il significato) conta: il voto popolare.
Rutelli, non si sa quanto ingenuamente o quanto calcolatamente, svela lo scopo di tutti questi attacchi al Premier: un governo che, senza passare dal voto popolare, liquidi Berlusconi e consenta ai carbonari di procedere nei loro affari.
Sperano, evidentemente, che nei prossimi tre anni e mezzo, quanti ne mancano alla fine delle legislatura, un po’ l’età, un po’ la loro “opera di convincimento”, porti Berlusconi a rinunciare alla politica, per poi giustificare, ex post, la loro squallida iniziativa.
Berlusconi ha però dimostrato di non essere un codardo che rinuncia alla battaglia e mi auguro venda cara la pelle, se necessario applicando l’insegnamento biblico del “muoia Sansone con tutti i filistei”.
E’ probabile che Berlusconi debba soccombere alla consorteria burocratico-affaristico-economico-politica che lo osteggia, ma è altrettanto probabile che se darà battaglia infliggerà pesanti perdite anche al nemico, lasciandogli solo un cumulo di macerie fumanti.
Credo che in questa guerra il Popolo starà dalla parte di Berlusconi che ha dimostrato, con i fatti, di favorire un maggiore benessere,
riducendo le tasse nel 2005,
abolendo quasi completamente l’ici nel 2008,
bloccando l’immigrazione nel 2009 e
ricostruendo in Abruzzo, dopo il terremoto, in tempi che nelle precedenti occasioni sarebbero stati solo scritti nel libro dei sogni,
preparandosi a fare altrettanto oggi dopo l’alluvione di Messina.
Gli altri, quelli della consorteria politico-economico-burocratico.affaristica, davanti alla grave crisi economica mondiale, al terremoto in Abruzzo, all’alluvione in Sicilia, sarebbero stati capaci di dare una sola risposta: nuove e maggiori tasse.
Il Popolo questo lo sa ed è per questo che non vogliono chiamarlo alle urne, cercando di conculcarne la legittima sovranità.
Il Popolo è l’arma che potrà usare Berlusconi per cercare di respingere l’aggressione nemica.
Chiami Berlusconi in piazza i suoi sostenitori, si appelli al Popolo contro chi lo vuole estromettere da Palazzo Chigi e vedremo chi riuscirà a spuntarla.
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Alcuni giorni fa il Ministro Brunetta, in uno dei suoi sinceri ancorché fastidiosi (per la consorteria politico-economica-burocratico-affaristica che cerca di mettere le mani sull’Italia) interventi, denunciò che gli attacchi di ogni genere cui era soggetto il Premier Berlusconi, rappresentavano un colpo di stato in atto.
Naturalmente gli furono rovesciate addosso contumelie di ogni genere.
Ma un insoddisfatto e sgomitante Rutelli per ben due volte fornisce una involontaria, ma significativa conferma alla denuncia di Brunetta.
Rutelli, infatti, per ben due volte ipotizza la caduta di Berlusconi e la formazione di un governo di inciucio transpartitico che dovrebbe portare a conclusione la legislatura, ribaltando quindi la chiara volontà espressa dagli elettori nell’aprile del 2008: Berlusconi Premier.
E non dicano che non è un colpo di stato ribaltare la volontà del Popolo !
La personalizzazione con la quale si sono svolte le elezioni del 2008 hanno visto eleggere un premier prima ancora che un parlamento, perché questo è la conseguenza del seguito di quello.
Berlusconi ha una maggioranza parlamentare che gli deriva da un consenso personale costante e compatto del Popolo.
Contro di lui è invece schierata una consorteria affaristico-politico-burocratico-economica che vorrebbe liberarsene senza però avere alcun mandato popolare.
Così assistiamo ad una invereconda campagna mediatica contro Berlusconi, ai rinnovati attacchi da parte di quella magistratura ideologizzata e al tentativo di irretire alcuni settori di maggioranza per far venire meno un governo voluto dal Popolo.
Ma questi novelli carbonari sono così insicuri del fatto loro che non vogliono sottoporsi all’unico giudizio che in una democrazia (parola da loro sin troppo abusata senza, evidentemente, che ne conoscano il significato) conta: il voto popolare.
Rutelli, non si sa quanto ingenuamente o quanto calcolatamente, svela lo scopo di tutti questi attacchi al Premier: un governo che, senza passare dal voto popolare, liquidi Berlusconi e consenta ai carbonari di procedere nei loro affari.
Sperano, evidentemente, che nei prossimi tre anni e mezzo, quanti ne mancano alla fine delle legislatura, un po’ l’età, un po’ la loro “opera di convincimento”, porti Berlusconi a rinunciare alla politica, per poi giustificare, ex post, la loro squallida iniziativa.
Berlusconi ha però dimostrato di non essere un codardo che rinuncia alla battaglia e mi auguro venda cara la pelle, se necessario applicando l’insegnamento biblico del “muoia Sansone con tutti i filistei”.
E’ probabile che Berlusconi debba soccombere alla consorteria burocratico-affaristico-economico-politica che lo osteggia, ma è altrettanto probabile che se darà battaglia infliggerà pesanti perdite anche al nemico, lasciandogli solo un cumulo di macerie fumanti.
Credo che in questa guerra il Popolo starà dalla parte di Berlusconi che ha dimostrato, con i fatti, di favorire un maggiore benessere,
riducendo le tasse nel 2005,
abolendo quasi completamente l’ici nel 2008,
bloccando l’immigrazione nel 2009 e
ricostruendo in Abruzzo, dopo il terremoto, in tempi che nelle precedenti occasioni sarebbero stati solo scritti nel libro dei sogni,
preparandosi a fare altrettanto oggi dopo l’alluvione di Messina.
Gli altri, quelli della consorteria politico-economico-burocratico.affaristica, davanti alla grave crisi economica mondiale, al terremoto in Abruzzo, all’alluvione in Sicilia, sarebbero stati capaci di dare una sola risposta: nuove e maggiori tasse.
Il Popolo questo lo sa ed è per questo che non vogliono chiamarlo alle urne, cercando di conculcarne la legittima sovranità.
Il Popolo è l’arma che potrà usare Berlusconi per cercare di respingere l’aggressione nemica.
Chiami Berlusconi in piazza i suoi sostenitori, si appelli al Popolo contro chi lo vuole estromettere da Palazzo Chigi e vedremo chi riuscirà a spuntarla.
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22 commenti:
ma quindi tu cosa sostieni nel merito? che i tre miliardi per squillante siano un'invenzione dei giudici comunisti e servissero in realtà per comprare una flotta di navi da giardino per all iberian? o che berlusconi sia talmente ingenuo che se fanno un bonifico di tre miliardi dal conto della sua azienda non se ne accorge nemmeno? ti prego, spiegami qual è allora la Verità. secondo me è che sei pienamente consapevole che berlusconi è un mafioso, corruttore, puttaniere, ecc. ecc. ma non lo ritieni un impedimento per governare il nostro paese. mi sbaglio? (se poi ce la fai a fare uno sforzo, non rispondere con la solita battutina e sorrisino a chiosa. grazie)
Come si fa a non provare tenerezza e usare ironia nei confronti di chi, ancora, crede all'uomo nero ? :-)
Comunque, seriamente e in breve:
1) la magistratura ha perso ogni credibilità con i suoi teoremi e i 15 anni passati ad cercare la colpevolezza di Berlusconi quando vi sono ben altri reati che disturbano i cittadini (a cominciare dall'immigrazione clandestina e sue conseguenze), quindi ogni sua pronuncia verso il Premier, ma a questo punto, visti i risultati anche su questioni non politiche come l' "Unabomber", non ha quella affidabilità da farmi dire "giustizia p fatta". Anzi ...
2) Ai cittadini interessa vivere bene e il (parzialissimo) elenco di ciò che ha realizzato Berlusconi ci consente di vivere meglio perchè siamo governati meglio che da chiunque altro funzionarietto della politica o burocrate di stato. Quindi, per quanto mi riguarda, Berlusconi potrebbe anche essere accusato da una lunga serie di teoremi che gli imputino tutti i reati del codice penale italiano e di tutte le altre nazioni del mondo, ma per me resta il miglior premier che il panorama nazionale possa offrire.
Sono d,accordo e il tizio sopra recita le lezioni di Travaglio. Berlusconi é stato semplicemente un uomo d'affari di successo, ma mai nessuno prima d'ora era stato passato al setaccio come lui.
Nessuno ci crede alle accuse mossegli, neanche coloro che lo criticano. É solo una sporca lotta politica.
Speriamo che riesca ancora a vincere sulle marmaglie.
Sottoscrivo lo spirito di questo post. E aggiungo che il Lodo Mondadori è una forma di esproprio di un'azienda italiana (la Fininvest) da parte di un losco figuro che non ama il nostro paese (parlo di De Benedetti che tra l'altro risiede pure in Svizzera), se non per sciacallarci sopra.
Ricordo per chi se ne fosse dimenticato che il suddetto è stato:
1) responsabile del crack del banco Ambrosiano
2)si è fatto una notte in galera (e non basterebbe una notte sola)
3) ha ridotto la Olivetti a uno spezzatino gettando sul lastrico molti lavoratori e creando una diaspora di ottime maestranze che prima avevamo
.
5) sta bruciando un mucchio di capitali in Borsa con la sua Management & Capitali, ovvero una holding finanziaria basata sul nulla.
6) fa parte di quella fondazione Rothschild dove per essere potenti non c'è nemmeno bisogno di essere votati, visto che lo è per dinastia.
Questi, cari i miei signori, sono i sedicenti "democratici" che vorrebbero ribaltare il voto del popolo sovrano.
Nessie ,che probabilmente migliora quanto più è incazzata, ha detto tutto: la storia del premier sempre corrotto, sempre fasullo e quindi sempre condannabile non tiene più. Ci credono solo quelli come Elino (ma poi ci credono veramente o qualcuno,la massa ha deciso di crederci)e tanto basta. Comunque farò una visitina nel blog di questo ragazzo.
Ciao a tutti/e, vi ricordo che l'ultimo asso nella manica Berlusconi ce l'ha: se il loro non passasse solvio potrebbe andare dritto dritto alle urne. Magari potrebbe indicare in un leghista (hehehehehe) il suo successore, tipo Maroni. Oppure potrebbe dare la Presidenza del Consiglio a Brunetta ;-) DOPPIA LIBIDINEEEEE
Comunque sia, se Berlusconi e la Lega premessero per andare ad elezioni anticipate accadrebbero due cose:
1) Berlusconi sarebbe vittimizzato e quindi avrebbe buon gioco.
2) Il PDL e la Lega aprirebbero le chiuse della diga proprio mentre la sinistra è in mezzo al guado (ve l'immaginate il casìno?).
3) Il PDL leverebbe alla sinistra l'unico argomento che ancora la compatta, ovvero Berlusconi.
Pertanto prevedo che se Berlusconi ventilasse quest'ipotesi sarebbe la stessa sinistra a pregare Iddio e tutti i santi compresa Lory Del Santo perché Berlusconi non cadesse.
Scusate errata corrige: Se il lodo non passasse, Silvio potrebbe andare dritto dritto alle urne.
I magistrati possono architettare qualsiasi teorema per condannarlo, anche all'ergastolo visto che la pena di morte in Italia non c'è, ma Berlusconi ha la maggioranza che gli deriva dalla sua popolarità. Infatti quel che più temono i suoi nemici è il ricorso alle urne. E solo un tradimento o un "regicidio" lo potrebbe rimuovere. Oppure la stanchezza che, però, non mi sembra affiori ancora, per cui mi auguro che non rinunci mai a dare battaglia e non dia mai più dimissioni volontarie come nel 1994.
Infatti Massimo, anch'io me lo auguro. Il ricorso alle urne è sempre un'incognita, specie quando ci sono sondaggi così schiaccianti a favore del Cav. E siccome i sondaggi ce li hanno tutti, vuoi che l'opposizione sia così fessa da voler indire elezioni che la cancellerebbero dalla carta geografica?
Ma ragioniamo , Jet, poi mi dici che sono una "maga" :-)
E' evidente che in caso di crisi di governo, passarebbe la castagna bollente nelle mani di Napolitano e che questo non scioglierebbe mai le Camere (come già il suo predecessore Scalfaro) e chiederebbe un "governo di garanzia" o del Presidente o un'altra alchimia impostora per non andare alle urne.
Dunque il Berlusca non deve dimettersi e deve dar battaglia non stop. E se non basta, che ci chiami in piazza.
Che l'opposizione sia fessa è cosa provata. Solo l'opposizione poteva tagliarsi le palle autocastrandosi quando Prodi fu costretto a lasciare... :-)
Perché, Nessie, tu conosci un'opposizione in Italia che non sia autolesionista ed autodistruttiva?
Quanto al governo di garanzia, ciò che dici sarebbe possibile se la maggioranza non avesse i numeri (o li avesse appena per governare).
Napolitano può mettere sul piedistallo chiunque ma che succede se la maggioranza si mette a sfiduciare a raffica? Che succede se ogni legge viene sabotata?
Se le maggioranza vuole andare ad elezioni a Napolitano sega le gambe in cinque minuti, sarebbe costretto ad accontentarla perché non passerebbe nemmeno uno spillo dalle aule del parlamento.
Secondo me però il lodo passerà.
Forse sono un pò mago anch'io, chiamate il CICAP!
Vedremo.
Speriamo viviamente Jet. Nel caso ti chiamerò il Jet di Oz :-)
E comunque fa bene la Lega a mostrare "preventivamente" i muscoli e a scendere sul piede di guerra, come da ultime dichiarazioni di Bossi.
Il lodo è stato respinto... Non chiamarmi OZ ;-)
Allora ti chiamerò AZZ ;-)
Meglio Azzone... ;-) Che grassa ironia dipietrista ho oggi...
Massimo se fanno la manifestazione a Roma, andiamo insieme?
Fino a metà novembre avrò un notevole carico di impegni, ma se, come sembra, la manifestazione sarà all'inizio di dicembre sarò ben lieto di organizzare una partecipazione di gruppo ! ;-)
Salve a tutti.. una precisazione: berlusconi non e' premier per volonta' popolare, in quanto non eletto direttamente dal popolo.
semmai e' premier per volonta' del PdL (ovvero sua), anche perche' a quanto mi risulta dai dati elettorali del 2008, berlusconi semmai, col suo partito, senza coalizioni varie, rappresentava circa 1/3 degli italiani.
chiaro, interpretando i dati.. indubbio e' che i dati son li da vedere sui siti istituzionali.
una domanda massimo: ti riferisci forse ai sondaggi o alle indagini o ai risultati elettorali quando dici che e' voluto dal popolo?
Errore, Davide:
"«Art. 14-bis. – 1. I partiti o i gruppi politici organizzati possono effettuare il collegamento in una coalizione delle liste da essi rispettivamente presentate. ...
3. Contestualmente al deposito del contrassegno di cui all’articolo 14, i partiti o i gruppi politici organizzati che si candidano a governare depositano il programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica. I partiti o i gruppi politici organizzati tra loro collegati in coalizione che si candidano a governare depositano un unico programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come unico capo della coalizione. "
E' la legge elettorale. Gli elettori hanno votando sapendo che votando quel partito e quella coalizione sceglievano anche il Premier ivi indicato.
Berlusconi è legittimato dalla volontà popolare più di Napolitano, di Schifani, di Fini di qualsiasi magistrato nominato o vincitore di concorso.
Se vogliamo una bella espressione del passato, Berlusconi è Premier per grazia di Dio e volontà della Nazione.
ciao, grazie per la precisazione, ma mi resta un dubbio... Capo ha un significato, che peró abbinato a "coalizione" non da un sinonimo di "premier"..
In tutta sincerita non mi sentirei di affermare che capo della coalizione significhi premier..
Per inciso, mio padre, mia madre, anzianotti arzilli, non hanno colto al volo la differenza.. Pensavano, come mi risulta sia, che la coalizione scelga il premier..
..che se poi coincide col capo ok, ma é cosi per consuetudine o per regola? A me non risulta davvero che sia automatico, tant'é che i miei confidavano in Fini!!!
Anche qui la risposta è semplice. Il Premier è nominato, per dettato costituzionale, dal presidente della repubblica cui la stessa legge elettorale "fa salve" le sue prerogative (a memoria direi art. 92 o limitrofi). Quindi per evitare i sofismi di una corte costituzionale che, come si è visto, è ostile, hanno dovuto escogitare il passaggio con il Capo della Coalizione. Ed è ovvio che il Capo della Coalizione vincente divenga Premier, perchè se in teoria il presidente della repubblica potrebbe incaricare chiunque, con quali voti otterrebbe la fiducia e farebbe passare le sue leggi ?
ma certo, coi voti della coalizione.. quindi vuoi dire che se i miei fossero stati accontentati, e fosse diventato premier Fini, non si sarebbe fatto piu' niente?
e allora perche' non votiamo direttamente il premier?
saranno domande ignoranti, non prenderle male, e' per capire..
grazie e saluti
Fini non ha il consenso della Coalizione perchè non ne rappresenta l'unità ma solo una piccola parte con idee più vicine alla sinistra che al Centro Destra (vedi immigrazione, testamento biologico, riforme costituzionali, giustizia).
L'elezione diretta (preferire del presidente della repubblica più che del Premier) sconta una decennale opposizione della sinistra e di tutti coloro che prosperano sui formalismi burocratici imposti da una costituzione vecchia e superata.
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