Nei mesi scorsi la programmazione di Sky (per la precisione Fox Crime) ha trasmesso due prodotti inglesi.
Ho sempre apprezzato lo stile e l’ambientazione inglese e qui mi viene da ricordare “Ufo”, “I sopravvissuti” e “Primeval”, programmi che, nonostante la scarsità di effetti speciali cari ai fumettoni americani, si lasciano guardare con piacere.
Così mi sono programmato e registrato la versione inglese di “Law & Order” e la mini serie “Five days”.
Lo specchio che la finzione televisiva fornisce della società cui si riferisce non mi è piaciuto affatto.
In entrambe le produzioni una parte non secondaria era rappresentata da persone che con l’Inghilterra c’entrano come il cavolo a merenda.
Non dubito che la dissennata politica dell’accoglienza adottata dai governi socialisti abbia prodotto questi effetti (salvo poi avere un ripensamento quando gli attentati del 7 luglio 2005 furono posti in essere da seconde e terze generazioni di immigrati), ma sembra che l’acquiescenza e lo stato di “normalità” che viene dipinto, evidenzi una sorta di rassegnazione del Popolo Inglese al meticciato.
L’occupazione non solo di fette sempre più ampie del territorio, ma anche di posti lavorativi e direzionali nel settore privato e nella vita pubblica (alle recenti elezioni sono stati eletti due parlamentari musulmani) non mi sembra che susciti la necessaria reazione da parte degli autoctoni che, forse, non si rendono conto che, di questo passo, si vedranno espropriare il comando sulla loro terra.
Eppure gli Inglesi si sono sempre vantati che dal 1066 la loro terra non è stata mai più invasa.
Se lo “spirito vittoriano” che ha fatto di una piccola isola un grande impero è da tempo scomparso, nonostante alcuni recuperi come la orgogliosa reazione nel 1982 che la Thatcher ebbe nei confronti dell’invasione argentina alle Falklands, riuscirà la “perfida Albione” ad arrivare al 2066, storico traguardo dei mille anni, senza aver ceduto un palmo di territorio patrio ad alcun invasore ?
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Ho sempre apprezzato lo stile e l’ambientazione inglese e qui mi viene da ricordare “Ufo”, “I sopravvissuti” e “Primeval”, programmi che, nonostante la scarsità di effetti speciali cari ai fumettoni americani, si lasciano guardare con piacere.
Così mi sono programmato e registrato la versione inglese di “Law & Order” e la mini serie “Five days”.
Lo specchio che la finzione televisiva fornisce della società cui si riferisce non mi è piaciuto affatto.
In entrambe le produzioni una parte non secondaria era rappresentata da persone che con l’Inghilterra c’entrano come il cavolo a merenda.
Non dubito che la dissennata politica dell’accoglienza adottata dai governi socialisti abbia prodotto questi effetti (salvo poi avere un ripensamento quando gli attentati del 7 luglio 2005 furono posti in essere da seconde e terze generazioni di immigrati), ma sembra che l’acquiescenza e lo stato di “normalità” che viene dipinto, evidenzi una sorta di rassegnazione del Popolo Inglese al meticciato.
L’occupazione non solo di fette sempre più ampie del territorio, ma anche di posti lavorativi e direzionali nel settore privato e nella vita pubblica (alle recenti elezioni sono stati eletti due parlamentari musulmani) non mi sembra che susciti la necessaria reazione da parte degli autoctoni che, forse, non si rendono conto che, di questo passo, si vedranno espropriare il comando sulla loro terra.
Eppure gli Inglesi si sono sempre vantati che dal 1066 la loro terra non è stata mai più invasa.
Se lo “spirito vittoriano” che ha fatto di una piccola isola un grande impero è da tempo scomparso, nonostante alcuni recuperi come la orgogliosa reazione nel 1982 che la Thatcher ebbe nei confronti dell’invasione argentina alle Falklands, riuscirà la “perfida Albione” ad arrivare al 2066, storico traguardo dei mille anni, senza aver ceduto un palmo di territorio patrio ad alcun invasore ?
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