Se la sinistra, da anni, naviga ben al di sotto della mediocrità, priva come è di personale politico adeguato e di un progetto per l’Italia, il Centro Destra in questi giorni manifesta le incrinature che derivano dal massacro giudiziario e mediatico cui è sottoposto il Premier da diciassette anni e che lo ha indebolito sia verso l’esterno che nella leadership di partito e coalizione.
Lo sbandamento reso evidente dalla conversione sulla guerra in Libia, condizionata dalle pressioni internazionali, nuoce gravemente al Centro Destra che si trova nella necessità di reagire con forza.
L’unica reazione possibile è quella di ricompattarsi con il proprio elettorato legiferando, a colpi di maggioranza, anche a costo di porre la fiducia ogni giorno, sui temi che appartengono al dna dell’elettore di Centro Destra:
- riduzione delle tasse con contestuale riduzione della spesa pubblica;
- riforma della giustizia per riportare i magistrati alla semplice applicazione della legge;
- respingimento ed espulsione degli immigrati;
- ordine e sicurezza nelle città;
- libero mercato e proprietà privata come valori fondamentali;
- riaffermazione della centralità della Famiglia naturale, composta da un Uomo e una Donna, quale fondamento della società civile;
- completamento dell’ordinamento federalista in modo che ogni popolazione d’Italia riceva dai propri amministratori in base a quanto effettivamente produce.
Confermare nei fatti, cioè con specifici provvedimenti legislativi, quei principi, significa rinsaldare quel patto tra gli elettori di Centro Destra, riconosciuti maggioranza persino dalla intellighenzia di sinistra, e i partiti che li rappresentano: Pdl e Lega.
Tale rinnovato patto sulle questioni che più interessano gli elettori di Centro Destra, consentirebbe di superare agevolmente anche singole questioni che possono dividere, come la gestione della guerra in Libia.
In proposito credo che la migliore soluzione per la Maggioranza sia quella di votare contro a TUTTE le mozioni delle opposizioni, tanto a quelle favorevoli ai bombardamenti, quanto a quelle contrarie, proponendo a nostra volta una mozione, l’unica da approvare, che rimandi ad un generico “rispetto” della risoluzione dell’onu.
Ma l’aspetto più importante è che Berlusconi, riprendendo in mano la situazione, comprenda che, per poter vincere, deve accontentare la pancia del suo elettorato che non è di bocca buona come quello di sinistra al quale Bersani & Co. possono raccontare la rava e la fava che tanto obbediscono sempre e comunque.
Noi di Centro Destra se non vediamo accolte le nostre istanze dal NOSTRO Governo non andremmo certo a votare a sinistra, ma al mare sì, anche il giorno delle elezioni.
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Lo sbandamento reso evidente dalla conversione sulla guerra in Libia, condizionata dalle pressioni internazionali, nuoce gravemente al Centro Destra che si trova nella necessità di reagire con forza.
L’unica reazione possibile è quella di ricompattarsi con il proprio elettorato legiferando, a colpi di maggioranza, anche a costo di porre la fiducia ogni giorno, sui temi che appartengono al dna dell’elettore di Centro Destra:
- riduzione delle tasse con contestuale riduzione della spesa pubblica;
- riforma della giustizia per riportare i magistrati alla semplice applicazione della legge;
- respingimento ed espulsione degli immigrati;
- ordine e sicurezza nelle città;
- libero mercato e proprietà privata come valori fondamentali;
- riaffermazione della centralità della Famiglia naturale, composta da un Uomo e una Donna, quale fondamento della società civile;
- completamento dell’ordinamento federalista in modo che ogni popolazione d’Italia riceva dai propri amministratori in base a quanto effettivamente produce.
Confermare nei fatti, cioè con specifici provvedimenti legislativi, quei principi, significa rinsaldare quel patto tra gli elettori di Centro Destra, riconosciuti maggioranza persino dalla intellighenzia di sinistra, e i partiti che li rappresentano: Pdl e Lega.
Tale rinnovato patto sulle questioni che più interessano gli elettori di Centro Destra, consentirebbe di superare agevolmente anche singole questioni che possono dividere, come la gestione della guerra in Libia.
In proposito credo che la migliore soluzione per la Maggioranza sia quella di votare contro a TUTTE le mozioni delle opposizioni, tanto a quelle favorevoli ai bombardamenti, quanto a quelle contrarie, proponendo a nostra volta una mozione, l’unica da approvare, che rimandi ad un generico “rispetto” della risoluzione dell’onu.
Ma l’aspetto più importante è che Berlusconi, riprendendo in mano la situazione, comprenda che, per poter vincere, deve accontentare la pancia del suo elettorato che non è di bocca buona come quello di sinistra al quale Bersani & Co. possono raccontare la rava e la fava che tanto obbediscono sempre e comunque.
Noi di Centro Destra se non vediamo accolte le nostre istanze dal NOSTRO Governo non andremmo certo a votare a sinistra, ma al mare sì, anche il giorno delle elezioni.
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2 commenti:
"Noi di Centro Destra se non vediamo accolte le nostre istanze dal NOSTRO Governo non andremmo certo a votare a sinistra, ma al mare sì, anche il giorno delle elezioni".
Ecco, finalmente l'hai detta: al mare! Non siamo dei fresconi di bocca buona e non crediamo agli "svulazen".
Ben detto, Massimo :)
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