Nei giorni scorsi due le notizie di rilievo (statistico e sociale).
La prima la si liquida con poche righe.
Da oggi le bollette di luce e gas saranno molto più pesanti.
Pretendo il silenzio da parte di chi ha votato contro le centrali nucleari, che dovrebbero pagare non solo l'aumento che grava su di loro, ma anche quello che pesa sui conti di chi, come me, era ed è favorevole ad una Italia nuclearizzata.
I contrari al nucleare, infatti, non hanno alcun titolo né diritto per lamentarsi dell'aumento delle bollette che è figlio del loro voto.
La seconda notizia è una classica statistica su chi e quanto paga le tasse in Italia.
Così vediamo una media molto bassa del reddito italiano, sin troppi che rientrano nell'ambito di chi è esente dall'irpef, pochissimi che dichiarano più di centomila euro all'anno e tanti che, con un reddito tra i 30 e i 100mila euro, pagano per tutti.
I commenti sono stati indirizzati, tra l'ironico e lo scandalizzato, sul dato che indica come gli imprenditori dichiarino meno dei lavoratori dipendenti.
Evasione ?
Elusione ?
No, probabilmente solo legittima difesa da un fisco eccessivo nelle pretese, crudele e vessatorio.
Non possiamo pensare che con una imposizione fiscale che arriva al 55% e con una burocrazia funzionale solo a dare qualcosa da fare a milioni di dipendenti pubblici, il pagare le tasse sia percepito come un dovere e non come una prepotenza.
Tutti noi pagheremmo le tasse volentieri se vedessimo i risultati nei servizi offerti e, soprattutto, se non fossero a livelli tali da taglieggiare non solo i nostri redditi, ma anche i nostri risparmi che derivano da introiti già ampiamente tosati dalle tasse.
Se un governo, qualsiasi governo di qualsiasi colore, non capisce questo, allora merita quel genere di dichiarazioni.
Come merita che divenga sistema diffuso il pagamento “in nero” di prestazioni che, per colpa di un'iva che grava solo sul cittadino, se regolarizzate nelle fatture ci costerebbero quasi un quarto in più.
Illuminante l'articolo pubblicato sul Carlino di ieri (31 marzo 2012) a firma Gabriele Canè.
Il bravo giornalista prende spunto dalle statistica appena diffuse, per “confessare” di appartenere alla categoria dell'1 % e per denunciare quelli che, a suo avviso, dovrebbero ugualmente appartenervi, ma in realtà dichiarano meno.
Arriva al punto da citare il massaggiatore dal quale sarebbe andato per farsi passare un mal di schiena e scrive che questo signore lavora “ … a 100 euro (in nero) ogni seduta ...” per poi fargli i conti in tasca.
E' quel “in nero” che è significativo.
Al giornalista non viene in mente che è colpa sua se il massaggiatore non dichiara tutto quello che guadagna.
Ma neppure dice che è colpa di un sistema fiscale vessatorio e debordante se lui, come tutti noi appena ne abbiamo l'opportunità, risparmia quel 21-23% di costo irrecuperabile che è l'iva.
Sì, perchè se Canè avesse preteso la ricevuta, allora avrebbe pagato non 100 euro a seduta, bensì 121 (oggi) e 123 (presumibilmente da settembre).
Una maggiorazione superiore al 20% fino a quasi il 25% che nessuno gli avrebbe mai restituito.
Comprensibile se si paga una prestazione in nero, talmente comprensibile da averlo evidenziato in un articolo su un quotidiano che credo sia diffuso in milioni di copie (nella sua versione “Quotidiano Nazionale”) con assoluta naturalezza, conscio della normalità della cosa.
E non me la sento proprio di biasimare Gabriele Canè perchè ha fatto quel che chiunque di noi avrebbe fatto.
E', invece, da condannare il fisco che sta uccidendo gli Italiani.
Sono da condannare e contrastare coloro che, come Monti, hanno solo saputo aumentare la già intollerabile pressione fiscale.
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3 commenti:
Spero che tu possa fare un'eccezione e lasciare commentare uno come me che è sempre stato assolutamente contro il nucleare, visto che i Giapponesi e moltri altri stanno riconsiderando l'opportunità di lasciare perdere, considerato anche che le macchine sono macchine e si guastano e sono soggette alle forze della natura, e che comunque sono sempre soggette agli errori degli umani ;)
;) ;)
Certo che puoi commentare anche se sei contro il nucleare. Se, poi, vorrai anche farmi un bonifico per pagarmi l'aumento della mia bolletta energetica ... :-)
Non solo le bollette vengono gonfiate. Ma pare che quella dell'Enel venga pompata anche con l'aliquota a favore delle lobbies (privatissime) sulle energie rinnovabili. Prima fra tutte la Sorgenia di nonno Carletto (De Benedetti). Passera vuole sgravare queste aliquote, ma si è scatenata subito l'ira di Nonno Carletto.
Vecchio parassita che non è altro: Olivetti, telescriventi alle PT. Fino a quando dobbiamo pagare per i suoi affaracci personali?
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