L’abnorme e persistente copertura mediatica che segue le vicende interne e private dell’utilizzo, da parte dei dirigenti legittimamente eletti della Lega, dei fondi legittimamente percepiti come finanziamento del partito (al pari delle altre forze politiche) registra una inquietante deriva di marca stalinista.
Bersani e Casini, contrastati da Cicchitto, chiedono a gran voce un sistema di controllo sull’uso dei finanziamenti ai partiti.
ATTENZIONE: non chiedono l’abolizione del finanziamento pubblico, ma che vi sia un soggetto estraneo al partito che controlla l’utilizzo dei fondi.
Non riesco a pensare a nulla di più liberticida di un soggetto estraneo ad una associazione politica e privata che ne controlla le spese.
Indipendentemente da quale possa essere un tale organo (spero proprio, comunque, non si pensi alla magistratura !) ipotizzato da Casini e Bersani, resta sempre un soggetto che per controllare e giudicare ha bisogno di uomini, con le loro passioni, le loro idee e le loro esperienze.
Ve l’immaginate una Lega assoggettata ad un controllo da parte di un immigrato di recente cittadinanza ? O da parte di un revisore di Napoli ?
Probabilmente non riuscirebbe più a spendere una lira per un manifesto o per la propria radio.
E se qualcuno pensasse a qualche società di revisione famosa, quale potrebbe essere l’opposizione della Lega al governo di Bin Loden Monti, uomo della Goldman Sachs, se dovesse rendere conto a derivazioni, più o meno esplicite, della stessa Goldman Sachs delle sue spese ?
Sarebbe un passo ulteriore verso una dittatura dopo quello compiuto con l’aver attribuito l’incarico di presidente del consiglio non a Berlusconi, unico legittimato in questa legislatura da un voto popolare, ma ad un signore che non si è mai sottoposto al giudizio elettorale del Popolo Sovrano.
Tornano quindi di attualità le mie iniziali domande sulla vicenda della Lega:
- qual è il reato ?
- è stata abolita la presunzione di innocenza ?
- qual è l’origine dei magistrati che indagano la Lega ?
- perché si indaga solo la Lega quando tutti i partiti hanno rimborsi pubblici di quattro volte superiori alle spese ?
- perché tutta questa copertura mediatica per la vicenda Lega quando a quelle che hanno tocato Penati, Emiliano, Errani, Lusi, solo articoli di spalla e in pagine interne ?
- sarà mica che si cerchi di liquidare l’unica opposizione alla devastante azione di Bin Loden Monti ?
E poi chiediamoci anche perché Bersani e Casini pensino che, con un sistema di controlli, possano continuare a vivere con i soldi pubblici (cioè con le nostre tasse) invece di seguire la via maestra e migliore che sarebbe l’abolizione di ogni finanziamento pubblico ai partiti che dovrebbero vivere di contributi privati, quindi di militanza e di autotassazione degli iscritti ed elettori.
Sono tutte domande che, se fossi tra quelli chiamati al voto, mi porterebbero a scegliere di votare Lega, contro l’offensiva centralista e meridionalista che si salda per (momentaneo) reciproco interesse con quella mondialista che ha imposto Bin Loden Monti a Palazzo Chigi, per riportare l’Italia indietro di venti anni.
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1 commento:
Per chi non l'avesse capito vogliono un finanziamento "all'americana". E cioè i partiti direttamente finanziati da lobby e corporation di cui dovrebbero servirne gli interessi.
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