Secondo Napolitano, spurgato dalla paludata verbosità del politichese, la stampa dovrebbe tacere sulle vicende del Monte dei Paschi, rinunciando a riportare indiscrezioni (poche, perchè stranamente questa volta dalle procure non esce nulla ...) e calibrando i commenti.
Secondo Napolitano si tratterrebbe di "interesse nazionale".
Quando però venivano spifferate intercettazioni, verbali, accuse, concesse interviste (a pagamento) contro il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la libertà di informazione era intangibile e non ho mai sentito il Napolitano invocare l' "interesse nazionale", tanto che francesi e tedeschi si sentirono in diritto di motteggiare il nostro Premier e, ancora una volta, Napolitano non insorse a difesa dell' "interesse nazionale" che, in quel caso, era significava anche difendere l'onore e la dignità della Patria (da lui tardivamente riscoperta evidentemente solo a parole).
Tutto questo mi fa dubitare che Napolitano sia mai stato il "presidente di tutti", ma solo quello di una parte che, oggi, soccorre.
E tutto questo mi porta a rafforzare l'auspicio che gli Italiani il 24 e 25 febbraio ribaltino le previsioni, anche per poter, finalmente !, eleggere un Presidente degno della maiuscola, dopo tre individui faziosi e non rappresentativi dell'intero Popolo Italiano.
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