L'unica riforma possibile per la Rai è la privatizzazione totale.
Solo in tal modo uno pagherebbe per quel che vuol vedere e non la propaganda del governante (di sinistra, perchè il Centro Destra ha dimostrato di essere sin troppo rispettoso del cosiddetto pluralismo) di turno.
Inoltre lo stato incasserebbe dei bei soldini utili a ridurre l'enorme debito pubblico, aumentato a dismisura da Sciupone il fiorentino.
Non pagheremmo più il canone, ennesima rapina ai nostri danni (ad esempio, io della rai guardo solo le partite della Nazionale di calcio e NCIS).
Si eliminerebbero le clientele.
Dopo il successo della manifestazione contro il disegno di legge Cirinnà, i giornali radio della mattina della domenica, sempre così solleciti a trasmettere le roboanti frasi del piccolo dittatore fiorentino, hanno lasciato alla cronaca del Family Day solo spazio dopo altre notizie quali la manifestazione degli investitori delle banche commissariate (senza alcun accenno ai collegamenti famigliari con ministri a caso) e alla manifestazione a Stoccolma dei Patrioti Svedesi, natuuralmente definiti "neonazisti", contro gli immigrati.
Per poi scomparire e quindi dare spazio ai ragionieri omofili con la loro ridicola contabilità sui presenti.
La Rai serve solo come megafono del potere, quando questo è di sinistra, perchè quando è la Destra al potere fioriscono gli osservatori di Pavia, oggi desaparecidos, a contare anche i decimi di secondo in più o in meno.
La Rai servile che abbiamo con Sciupone fiorentino non è utile, è solo un costo, un baraccone clientelare.
Meglio privatizzarla, così, se non guadagna abbastanza da compensare gli investimenti, chiuderebbe, senza rimpianti.
E se dovesse restare pubblica (come resterà) il Centro Destra quando tornerà al governo (perchè tornerà al governo, visto che la politica è questo: alternanza) dovrà okkuparla esattamente come hanno fatto con la sinistra.
Lasciando che gli osservatori di Pavia (che risorgeranno prontamente dal loro letargo) strillino fino a perdere la voce, ignorandoli.
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