Quando gli Stati Uniti intervennero con il democratico e sin troppo elogiato e sopravvalutato John Kennedy in Vietnam, inventarono una dottrina (McNamara-Kennedy Robert-Westmoreland) che negli anni di Johnson fu estesa dal campo di combattimento del Vietnam all'intera politica planetaria.
Fu chiamata politica del contenimento.
In sostanza pensavano di "contenere" l'avanzata dei comunisti senza sferrare alcun contrattacco.
Abbiamo visto come è andata a finire in Vietnam e come, nel 1980, una parte maggioritaria del mondo fosse sotto il tallone comunista.
Ci volle un grande Presidente come Ronald Reagan per invertire la rotta e salvare la Terra dal comunismo.
Mi è tornata in mente la politica kennedyana e johnsoniana del contenimento quando ho letto le entusiastiche dichiarazioni di Parolin, segretario di stato del Vaticano, in merito allo stralcio della norma sull'adozione del figliastro per gli omosessuali.
Invece di sferrare un poderoso contrattacco nei confronti dell'omosessualità (o, meglio, dell'omolatria) dilagante, Parolin è contento per una norma tutto sommato residuale che non intacca minimamente l'aberrante provvedimento che consentirebbe agli omosessuali di usufruire dell'assistenza sanitaria per il compare, reversibilità, diritti ereditari, graduatorie per la casa.
Aspetto che dopo il duo Bergoglio-Parolin, arrivi il Reagan vaticano che rimetta le cose per il verso giusto.
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