Il 10 febbraio, dal 2005, grazie ad una legge approvata dal Governo Berlusconi e fortemente osteggiata dalla sinistra, si ricordano le vittime della ferocia comunista in Istria e Dalmazia e l'occupazione di quelle terre italiane, con annesso genocidio dei nostri connazionali.
In Italia tanti si scaldano per eventi accaduti ad altri popoli e tacciono, coprendo, quel che è accaduto al nostro dal 1943 al 1946, quando i comunisti slavi, per giustificare la loro occupazione di terre italiane, decisero di sterminare e cacciare gli abitanti di quei posti.
Un evento che potrebbe ripetersi oggi perchè assistiamo senza reagire all'invasione di migliaia di stranieri che, un giorno potrebbero decidere che questa terra è la loro e per legittimarsi, far scomparire noi Italiani.
E se alcuni, più fortunati, dall'Istria e dalla Dalmazia, riuscirono a fuggire per venire in Italia, accolti ad insulti e violenze dai compagni del loro aguzzini, dove potremo andare noi se ci lasceremo sopraffare dai nuovi venuti ?
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