Avrà anche, come corredo, la maggioranza al Congresso e, per almeno due anni, potrà provare a scrivere una pagina della Storia del Mondo che sia più esaltante di quella degli ultimi quattro anni.
Dopo quattro anni imbalsamati come il presidente uscente, infatti, adesso possiamo pensare che si ponga fine alla guerra in Ucraina e si provi, almeno si provi !, ad evitare che prosegua l'avvicinamento tra Russia e i nemici dell'Occidente, Cina e Iran in primo luogo.
Una batosta è anche per le pretese verdi e per tutte le paturnie ecoambientaliste che ci hanno danneggiato in questi anni, costandoci tanto, senza produrre nulla.
L'unione europea, intesa come istituzione, è un'altra sconfitta dalle elezioni americane, dovendo confrontarsi con un Presidente che guarda soprattutto ai rapporti bilaterali che a quelli con le costose, inefficienti, inutili burocrazie sovranazionali come l'unione europea, l'oms, l'onu.
In tale ambito molte carte da giocare le avrà l'Italia, con il Governo Meloni, il cui orientamento politico, anche su temi come l'immigrazione clandestina, è molto più in sintonia con Trump di quello che possono avere i socialisti di Sanchez e Scholz o il finto liberale Macron, anche se, qualunque sia il Primo Ministro a Londra o il Presidente a Washington, nulla potrà superare l'alleanza tra Regno Unito e Stati Uniti.
Infine la vittoria di Trump concede un sorriso a tutti noi, che, ancora una volta, abbiamo dovuto sopportare le cronache faziose dei "professionisti dell'informazione".
Vederli piangere, non ha prezzo.
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