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24 settembre 2025

Trump mostra la strada per la rinascita dell'Occidente

Enrico Cuccia, presidente e nume tutelare di Mediobanca quando Mediobanca era il burattinaio dell'economia italiana, diceva che le azioni si pesano e non si contano.

All'assemblea dell'onu di questi giorni vediamo confermato questo principio anche nella politica, in questo caso internazionale.

Centocinquanta stati hanno riconosciuto una entità inesistente, ma i riflettori sono tutti puntati su Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti, senza i quali ogni riconoscimento avrebbe scarse possibilità di essere preso sul serio, se non nei minuetti delle ambasciate.

Di più, Trump, con un'ora di intervento a tutto campo (senza che il Gutierrez, debole con i forti e pieno di arroganza con chi appare isolato come Netanyahu, osasse togliergli la parola dopo i quindici minuti assegnati a ciascun oratore) ha perfettamente indicato la strada da percorrere per liberarsi dalle catene woke, lgbt, blm, per far riprendere all'Occidente quel ruolo guida verso ulteriori progressi sociali, economici, culturali.

Sì, perchè il discorso di Trump, che condivido in toto tranne nell'elogio di Zelensky, ha indicato i mali di un Occidente stupidamente ripiegato su se stesso.

L'immigrazione che confonde l'Identità e le Tradizioni di una Civiltà che, proprio per le sue caratteristiche rinnegate nel nome di una improbabile "inclusione" dei nuovi arrivati, spesso clandestini quindi illegali, ha dato tanto a tanti, più di qualsiasi altra civiltà mai esistita prima sulla Terra.

La truffa del cambiamento climatico che, facendo pagare solo l'Occidente, con gli stati che bovinamente accettano di pagare interamente loro il conto ad una ridicola transizione ecologica, rinunciando alle migliori fonti di energia esistenti per efficacia e per costi, costringe le nazioni che cadono nella sua trappola a contrarre la loro economia, indebitandosi e impoverendo la propria popolazione.

Le guerre che una organizzazione più dannosa che inutile come l'onu non riesce e non è mai riuscita a fermare, essendo solo uno stipendificio per burocrati e un cinema per la retorica e la demagogia di piccole e meschine comparse come verrà dimostrato anche dalla assemblea 2025, a differenza del ruolo che possono avere singoli stati, come gli Stati Uniti, quando mettono sul piatto tutta la loro forza ritrovata.

L'altra organizzazione burocratica, più dannosa che inutile, che è l'unione europea che strilla, strilla, ma non conclude nulla se non imporre obblighi e tasse, soffocando lo spirito e l'economia  dei Popoli e delle Nazioni europee.

Un discorso, insomma, che è un programma per chi ci vuol stare, per chi vuol tornare ad essere grande, per un Occidente che, come chiedeva Oriana Fallaci, si svegli dal torpore, dalla rassegnazione, dalla sudditanza verso pretese di minoranze che hanno il solo scopo di distruggere le fondamenta di una grande Civiltà.

E chi non ci sta, peste lo colga !


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