Sul secondo punto credo sia fondamentalmente una questione di numeri a bilancio, perchè quelle cartelle da rottamare sono quasi esclusivamente riferite a tassazioni che non verranno mai riscosse per decessi e fallimenti, quindi è solo una foglia di fico nel bilancio per dire: abbiamo tot crediti da riscuotere, quindi si riduce il deficit.
In realtà quei crediti non verranno mai riscossi, nè oggi, nè domani, nè mai, come non lo furono negli anni passati dalla loro iscrizione a ruolo, perchè sono inesigibili.
Sulla riduzione dell'Irpef, che costerebbe, dicono, 4 miliardi, è invece una questione di scelta e volontà politica.
Costa, tutto costa, ma sono denari che vengono restituiti alla disponibilità dei cittadini e ognuno di noi sa come spendere i propri soldi, molto meglio di quanto non lo sappia lo stato.
Piuttosto si metta mano e si taglino agevolazioni, bonus, scorte per magistrati e giornalisti e altre spese del genere.
Mi viene in mente, perchè ne parlano in questi giorni, il bonus psicologo.
Addirittura fino a 1500 euro a persona !!!
Ma stiamo scherzando ?
Sarà perchè io appartengo ad una generazione che i suoi problemi (spesso paturnie e quelli veri erano frutto di situazioni personali, lavorative o di salute difficili) se li è risolti in proprio o al più parlandone con amici (veri, non da tastiera) e parenti, ma a me questo ricorso (parlano addirittura di 5 milioni di Italiani !!!) allo psicologo altresì detto strizzacervelli, sembra una colossale americanata.
E temo che tante siano le spese del genere di cui potremmo fare a meno, dirottando più proficuamente e virtuosamente quei risparmi alla riduzione del debito pubblico e delle tasse.
E magari, con meno tasse da pagare e meno scadenze da rispettare, anche le menti saranno più libere da pensieri cupi e dalla necessità di confidarsi, a pagamento, con uno sconosciuto.

Nessun commento:
Posta un commento