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No alla deriva

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17 luglio 2005

Erano 3 amici al bar,che volevano cambiare AN

Non tanta copertura ha avuto la vicenda di Gasparri, La Russa e Matteoli che, in un bar di Roma, hanno parlato a ruota libera su come organizzare il partito e sul ruolo di Fini.
Non si sono accorti di un giornalista de Il Tempo che tutto ha registrato e pubblicato.
A parte la caduta di stile di La Russa relativa al presunto stato di salute di Fini, tutto il resto potrebbe essere sottoscritto.
Fini da un paio d'anni è il fantasma del vero Fini, tanto che sembra proprio essere stato sostituito da un sosia che porta più danni che benefici.
La proposta di concessione del voto agli immigrati, magari anche passando attraverso una riduzione dei termini per l'acquisizione della cittadinanza (e ci hanno pensato i terroristi islamici di Londra a dare un avvertimento su una concessione della cittadinanza troppo facile), l'abiura in Israele alle radici di AN e dell'MSI che ha provocato la uscita della Mussolini, il sostegno dato al progetto di unificazione europea e la contrarietà a rivedere sia la nostra partecipazione all'euro sia a sottoporre a referendum la cosiddetta costituzione europea.
Ma anche la recente inconsistenza in tema di sicurezza, di riforma dell'ordinamento giudiziario, di abolizione dei reati di opinione, sono tutte posizioni di Destra che Fini ha abbandonato alla Lega.
Allora è così peregrina la posizione dei tre amici al bar che volevano cambiare AN ?
No.
E' una posizione che, a parte la caduta di stile sulla salute di Fini, sono ampiamente condivisibili.
Ma la soluzione c'è.
E' a portata di mano: la costituente del partito unitario del Centro Destra.
La confluenza di AN in tale nuovo soggetto, consentirebbe di formare un grande partito moderato, nel quale trovano casa tutte le Destre.
Naturalmente alcune istanze maggiormente identitarie potranno restare autonome, acquisendo il consenso di quelle quote più o meno marginali di elettorato più marcatamente ideologico.
Penso ad una Destra che faccia chiaro riferimento al vecchio MSI e la cui struttura potrebbe essere individuata nell'iniziativa assunta dalla Poli Bortone e da Veneziani, magari assieme alla Destra Radicale di Mussolini, Romagnoli, Fiori e Tilgher.
Un soggetto che sia il contraltare sul versante del Centro Destra dell'area che a sinistra si riferisce a Bertinotti, a Pecoraro Scanio e a Diliberto.
Così come la Lega potrebbe trasformarsi in quel partito antieuropeista auspicato da Ida Magli, capitalizzando le sue posizioni contro l'euro e contro la cosiddetta costituzione europea.
Due partiti fortemente identitari che siano però collegati con il pianeta gigante del partito unitario del Centro Destra per dare all'Italia una stabile maggioranza di Centro Destra abbandonando ogni rigurgito consociativo e bipartisan.
Tornando ai tre amici al bar, oltre a sottolineare l'ingenuità e, ancora una volta, la caduta di stile di La Russa sulla presunta malattia di Fini, la domanda che ci si deve porre è: se quanto hanno detto trova piena rispondenza con la realtà, perchè scusarsi ?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Una imperdonabile ingenuità. Anche perchè così facendo hanno consolidato la posizione di Fini. Avrebbero fatto bene a non chiedere scusa: non ci si scusa quando si ha ragione.

Massimo ha detto...

Fini non ha perso tempo.
Azzerati i vertici e convocata la direzione per il 28 luglio (chissà perchè non il 25 ... ;-).
Ho comunque la speranza che tutto ciò potrebbe spingere AN ad accelerare sul Partito Unitario la cui Costituente potrebbe tenersi il 29 ......

Anonimo ha detto...

Fini è un po' troppo permaloso e non conosce la parola "autocritica".
Comunque, se serve per accelerare sul partito unitario, come si dice ? Parigi val bene una messa !

Anonimo ha detto...

Ma la prospettiva che la destra vuole dare all'Italia, qual è? Io non l'ho capito. GM

Massimo ha detto...

Credo che ognuno abbia una sua propria idea di Destra, in base alle sue esperienze, letture, cultura, studi.
Queste destre hanno l'obbligo di confrontarsi e coniugare le loro priorità e le loro identità per dare una risultante che non sarà la Destra Cattolica, Nazionale, Sociale, Liberale o Federale, ma la sintesi, quindi il meglio in un sistema di reciproca influenza e bilanciamento, in cui, a seconda delle circostanze storiche, del progresso della civiltà, potrà apparire prevalente una o l'altra.