E così anche per il 2009 si archivia la stanca liturgia resistenzialista che vive, esclusivamente, grazie alla forza della propaganda e della comunicazione giornalistica.
La maggior parte degli italiani non è interessata alle faziose rivisitazioni della Storia a fini di propaganda, talmente ripetute che, ad una certa età, c’è qualche vecchio comunista, ahinoi assurto ad importanti cariche istituzionali, che ne parla come se fossero realmente accadute.
Piaccia o non piaccia, i “partigiani” furono ininfluenti per la sorte della guerra.
Anche in questa circostanza Berlusconi si è mostrato ben al di sopra degli altri teatranti della politica, richiamando furbescamente la eventualità di riconoscimenti anche ai Combattenti della Repubblica Sociale Italiana e scatenando la abituale canea rossa.
Anche se ha toppato nel definire "parte sbagliata" a priori la R.S.I., quando è, invece, "parte perdente", divenuta "sbagliata", come sempre accade a chi perde una guerra e a seguito di una sconfitta causata esclusivamente dalle Armate Anglo Americane.
Ma quella è la distinzione tra il "giusto" e "sbagliato" che deriva dalla Storia, mentre resta libero il giudizio personale di ognuno, in base alla propria esperienza, sensibilità e libertà.
E non sono mancate le urla isteriche contro gli esponenti del Centro Destra che si sono prestati a partecipare ad una ricorrenza che interessa ed a cui partecipa solo la popolazione di sinistra.
A dimostrazione, per chi si sforza, dopo un passato onorevole, di far passare la propria, poco dignitosa, transumanza tra le file dei resistenzialisti in s.p.e., che l’unica pacificazione intesa dai comunisti e loro accoliti è solo quella dell’acquiescenza e genuflessione alla loro versione di una storia riveduta e corretta.
Ma è nostro compito conservare la memoria del passato e agire perché possa realizzarsi quel progetto di società in continuo divenire e progresso, che è il compito di ogni generazione.
L’Italia, come tutto l’Occidente, è in pericolo e lo è non più da una ideologia che è stata sconfitta ma da una deriva morale che rischia di far rapidamente regredire la nostra pur avanzata Civiltà.
L’aver raggiunto un livello di benessere e di opulenza mai prima conseguito da nessuna civiltà, ci ha indotto a distogliere la vigile attenzione da quei germi che la Storia ci ha ripetutamente segnalato come ciò che ha corroso e condotto alla fine tante civiltà prima della nostra.
Lassismo nei costumi, perdita dei valori, relativismo, nichilismo, materialismo, sono tutti Cavalieri del Male che stanno inquinando l’Italia e l’Occidente.
Si devono fare leggi per poter non solo curare, ma anche solo nutrire i malati ed impedire che siano privati dell’alimentazione.
Si trasforma quella che può essere una dolorosa necessità, in un “diritto” e persino una “conquista”.
E mentre si reclama allegramente il "diritto" a sopprimere vite innocenti, ci si oppone, in tutti i modi, a che altre vite innocenti siano salvate dai criminali, consentendo a questi di poter reiterare i loro crimini invece di mettere, definitivamente, fine al pericolo che rappresentano per la società.
Si ipotizzano leggi che concedano privilegi ad unioni innaturali.
Si ironizza sugli atti di eroismo e, invece, si intitola un’aula parlamentare ad uno che lanciava estintori contro i Carabinieri.
C’è, quindi, un grande spazio per la Destra, una Destra che sappia riprendere un cammino unitario, dietro un solo Leader, con un solo Simbolo.
Fino a quel momento abbiamo una ampia possibilità di scelta tra le "offerte" che il "mercato" propone a chi è di Destra e non intende confondersi con i nuovi resistenzialisti che rivisitano la Storia e con i radicali, con i "libertari" che propugnano una società devastata nelle fondamenta tradizionali.
Forza Nuova, Fiamma Tricolore, La Destra sono solo le tre principali "famiglie" cui guardare in attesa della loro riunificazione che ci consentirà di salvaguardare dalle contaminazioni il nostro voto e con esso la nostra dignità.
Perchè abbiamo ancora tanta nostalgia dell’avvenire.
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La maggior parte degli italiani non è interessata alle faziose rivisitazioni della Storia a fini di propaganda, talmente ripetute che, ad una certa età, c’è qualche vecchio comunista, ahinoi assurto ad importanti cariche istituzionali, che ne parla come se fossero realmente accadute.
Piaccia o non piaccia, i “partigiani” furono ininfluenti per la sorte della guerra.
Anche in questa circostanza Berlusconi si è mostrato ben al di sopra degli altri teatranti della politica, richiamando furbescamente la eventualità di riconoscimenti anche ai Combattenti della Repubblica Sociale Italiana e scatenando la abituale canea rossa.
Anche se ha toppato nel definire "parte sbagliata" a priori la R.S.I., quando è, invece, "parte perdente", divenuta "sbagliata", come sempre accade a chi perde una guerra e a seguito di una sconfitta causata esclusivamente dalle Armate Anglo Americane.
Ma quella è la distinzione tra il "giusto" e "sbagliato" che deriva dalla Storia, mentre resta libero il giudizio personale di ognuno, in base alla propria esperienza, sensibilità e libertà.
E non sono mancate le urla isteriche contro gli esponenti del Centro Destra che si sono prestati a partecipare ad una ricorrenza che interessa ed a cui partecipa solo la popolazione di sinistra.
A dimostrazione, per chi si sforza, dopo un passato onorevole, di far passare la propria, poco dignitosa, transumanza tra le file dei resistenzialisti in s.p.e., che l’unica pacificazione intesa dai comunisti e loro accoliti è solo quella dell’acquiescenza e genuflessione alla loro versione di una storia riveduta e corretta.
Ma è nostro compito conservare la memoria del passato e agire perché possa realizzarsi quel progetto di società in continuo divenire e progresso, che è il compito di ogni generazione.
L’Italia, come tutto l’Occidente, è in pericolo e lo è non più da una ideologia che è stata sconfitta ma da una deriva morale che rischia di far rapidamente regredire la nostra pur avanzata Civiltà.
L’aver raggiunto un livello di benessere e di opulenza mai prima conseguito da nessuna civiltà, ci ha indotto a distogliere la vigile attenzione da quei germi che la Storia ci ha ripetutamente segnalato come ciò che ha corroso e condotto alla fine tante civiltà prima della nostra.
Lassismo nei costumi, perdita dei valori, relativismo, nichilismo, materialismo, sono tutti Cavalieri del Male che stanno inquinando l’Italia e l’Occidente.
Si devono fare leggi per poter non solo curare, ma anche solo nutrire i malati ed impedire che siano privati dell’alimentazione.
Si trasforma quella che può essere una dolorosa necessità, in un “diritto” e persino una “conquista”.
E mentre si reclama allegramente il "diritto" a sopprimere vite innocenti, ci si oppone, in tutti i modi, a che altre vite innocenti siano salvate dai criminali, consentendo a questi di poter reiterare i loro crimini invece di mettere, definitivamente, fine al pericolo che rappresentano per la società.
Si ipotizzano leggi che concedano privilegi ad unioni innaturali.
Si ironizza sugli atti di eroismo e, invece, si intitola un’aula parlamentare ad uno che lanciava estintori contro i Carabinieri.
C’è, quindi, un grande spazio per la Destra, una Destra che sappia riprendere un cammino unitario, dietro un solo Leader, con un solo Simbolo.
Fino a quel momento abbiamo una ampia possibilità di scelta tra le "offerte" che il "mercato" propone a chi è di Destra e non intende confondersi con i nuovi resistenzialisti che rivisitano la Storia e con i radicali, con i "libertari" che propugnano una società devastata nelle fondamenta tradizionali.
Forza Nuova, Fiamma Tricolore, La Destra sono solo le tre principali "famiglie" cui guardare in attesa della loro riunificazione che ci consentirà di salvaguardare dalle contaminazioni il nostro voto e con esso la nostra dignità.
Perchè abbiamo ancora tanta nostalgia dell’avvenire.
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1 commento:
Ovvio che non posso essere totalmente d'accordo con quanto scrivi in questo post. Per non stare a dilungarmi troppo qui, rimando al mio post sull'argomento 25 aprile e dintorni, fresco di giornata sul mio solito blog all'indirzzo www.tommasopellegrino.blogspot.com.
Se credi ti possa interessare, i aspetto. Salutoni.
Tommaso Pellegrino-Torino
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