Così il tanto agognato federalismo fiscale è legge.
Con il voto favorevole dell’ “indomito” Di Pietro, l’astensione del pci/pds/ds/pd e il voto contrario della piccola udc.
La Lega esulta, anche se non capisco per cosa, visto che a fronte del federalismo fiscale, vi sono norme che caricano ulteriori oneri sul bilancio pubblico, quali le disposizioni per “Roma capitale” e l’impegno a non ridurre i finanziamenti a quelle regioni che, per effetto dell’attribuzione in sede locale di alcuni tributi, vedrebbero decurtato il loro avere.
Allora quale federalismo sarà mai ?
Giusto una foglia di fico che consentirà alla Lega di suonare la grancassa in questo ultimo mese di campagna elettorale per le europee, cercando di far dimenticare le ben più gravi defaillance sul trattato di Lisbona, le ronde, l‘obbligo di denuncia dei clandestini, la loro mancata detenzione prima dell’espulsione per impedire che sciamino per l’Italia, i provvedimenti sulla sicurezza interna depotenziati dalla sinistra e dai radicalfiniani del pdl.
Per non parlare dell’ultimo schiaffo subito da Berlusconi quando ha annunciato il voto “sì” a quel referendum che, invece, meriterebbe di essere seppellito da una valanga di astensioni.
Ma Berlusconi va capito: quando mai potrà capitare di vedersi consegnare il governo eterno grazie alla campagna elettorale della sua opposizione ?
Sì, perché se vinceranno i “sì”, non è vero che sarà abrogata la legge elettorale Calderoli, è vero invece che sarà solo modificata e alle prossime elezioni il premio di maggioranza andrà solo ed esclusivamente al partito – e non più alla coalizione – di maggioranza relativa.
In questa situazione, è l’eternità al governo di Berlusconi e del pdl “partito di centro,moderato e liberale”, almeno finchè sarà guidato dal viveur di Arcore.
E tutto ciò sarà ottenuto grazie al “sì” dei vari Pannella, Di Pietro, Veltroni e il suo rimpiazzo ferrarese …
La Lega cosa può presentare ai suoi elettori dopo un anno di chiacchiere e di governo ?
Solo una striminzita legge sul federalismo fiscale.
Un po’ poco per sperare in quella avanzata che avrebbe pesantemente condizionato (in positivo) le future azioni del governo.
Soprattutto, perché gli elettori dovrebbero votare per un partito che si proclama “legge e ordine” e poi, alla prova dei fatti, pur di incassare la miseranda legge sul federalismo fiscale, lascia correre ogni depotenziamento delle pur valide proposte sulla sicurezza interna ?
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Con il voto favorevole dell’ “indomito” Di Pietro, l’astensione del pci/pds/ds/pd e il voto contrario della piccola udc.
La Lega esulta, anche se non capisco per cosa, visto che a fronte del federalismo fiscale, vi sono norme che caricano ulteriori oneri sul bilancio pubblico, quali le disposizioni per “Roma capitale” e l’impegno a non ridurre i finanziamenti a quelle regioni che, per effetto dell’attribuzione in sede locale di alcuni tributi, vedrebbero decurtato il loro avere.
Allora quale federalismo sarà mai ?
Giusto una foglia di fico che consentirà alla Lega di suonare la grancassa in questo ultimo mese di campagna elettorale per le europee, cercando di far dimenticare le ben più gravi defaillance sul trattato di Lisbona, le ronde, l‘obbligo di denuncia dei clandestini, la loro mancata detenzione prima dell’espulsione per impedire che sciamino per l’Italia, i provvedimenti sulla sicurezza interna depotenziati dalla sinistra e dai radicalfiniani del pdl.
Per non parlare dell’ultimo schiaffo subito da Berlusconi quando ha annunciato il voto “sì” a quel referendum che, invece, meriterebbe di essere seppellito da una valanga di astensioni.
Ma Berlusconi va capito: quando mai potrà capitare di vedersi consegnare il governo eterno grazie alla campagna elettorale della sua opposizione ?
Sì, perché se vinceranno i “sì”, non è vero che sarà abrogata la legge elettorale Calderoli, è vero invece che sarà solo modificata e alle prossime elezioni il premio di maggioranza andrà solo ed esclusivamente al partito – e non più alla coalizione – di maggioranza relativa.
In questa situazione, è l’eternità al governo di Berlusconi e del pdl “partito di centro,moderato e liberale”, almeno finchè sarà guidato dal viveur di Arcore.
E tutto ciò sarà ottenuto grazie al “sì” dei vari Pannella, Di Pietro, Veltroni e il suo rimpiazzo ferrarese …
La Lega cosa può presentare ai suoi elettori dopo un anno di chiacchiere e di governo ?
Solo una striminzita legge sul federalismo fiscale.
Un po’ poco per sperare in quella avanzata che avrebbe pesantemente condizionato (in positivo) le future azioni del governo.
Soprattutto, perché gli elettori dovrebbero votare per un partito che si proclama “legge e ordine” e poi, alla prova dei fatti, pur di incassare la miseranda legge sul federalismo fiscale, lascia correre ogni depotenziamento delle pur valide proposte sulla sicurezza interna ?
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