Se all'interno della Lega ad avere interesse ad un nuovo corso non può che essere l'eterno numero due, ben più vasta è la platea di coloro che nel panorama politico nazionale sperano di banchettare, come tanti avvoltoi, con il cadavere di Bossi e della Lega.
Il principale interessato è anche quello che, con maggiore signorilità apparente, assiste a tutta la vicenda: il Pdl.
Recenti sondaggi indicano infatti un recupero di consenso del Pdl, probabili elettori pidiellini in libera uscita verso l'unico partito che si opponesse a Bin Loden Monti ed ora in rientro disgustati da quello che leggono contro Bossi.
Sì, perchè i quotidiani (e i telegiornali) di Centro Destra, per quanto pochi, non sono andati con mano leggera a cavalcare l'aggressione contro la la Lega, hanno anzi partecipato con passione al tiro alla Lega.
Mario Sechi sul Tempo, ma anche, Feltri e Sallusti a parte (probabilmente per senso tattico non si sono accaniti in prima persona), il Giornale e poi Libero, hanno dato ampio spazio alle accuse, alle informazioni filtrate dalle procure, alla diffusione urbi etr orbi dello stato d'animo dei leghisti.
Del resto se la Lega fosse azzerata o quasi, il Pdl rimarrebbe l'unico partito del Centro Destra che attirerebbe, come il pianeta dominante, tutte le sin troppe frastagliate forze della Destra e del Federalismo.
E se il Pdl lascia alla propria stampa amica il lavoro sporco, il pci/pds/ds/pd ha messo in moto la sua ancora temibile organizzazione di partito per recuperare i “compagni” che si erano avvicinati alla Lega.
I comunisti sanno bene che l'alleanza tra Berlusconi e Bossi era il cardine sul quale si reggeva la sbarra che impediva loro il potere.
Il Nord produttivo aveva ripetutamente indicato nelle alleanze tra Lega e Pdl la chiave per la propria rinascita ed era lì il tallone di Achille degli epigoni di Togliatti e Stalin.
La liquidazione della Lega consente ai comunisti di sperare nella rottura di quell'asse per loro diabolico e, conquistando il Nord, di raggiungere finalmente l'agognato traguardo della cassa ... scusate del cuore dello stato.
Non credo che per l'udc vi siano calcoli di incremento di voti (dubito che un elettore leghista possa improvvisamente votare per Casini e per un partito che ottiene il suo quorum sopravvivenza nel cuore del sud e con la difesa dell'assistenzialismo centralista e meridionalista) ma la speranza di diventare l'alleato imprescindibile del Pdl, quindi con un potere di condizionamento addirittura superiore a quello che ebbe nel quinquennio 2001-2006.
Non credo valga neppure la pena parlare della gioia dei meridionalisti, dei centralisti, degli assistenzialisti in genere che con il martirio di Bossi e della Lega vedono aprirsi nuove prospettive per poter ottenere nuovi o più ampi finanziamenti derivanti dalle tasse del Nord.
Mentre due parole vanno spese per la Destra intesa come area politica priva di rappresentanza unitaria.
La Lega nel corso degli anni ha fatto proprie tutte le bandiere della Destra.
Dall'ordine pubblico (repressione della criminalità, legittima difesa, no alle amnistie) al buon costume (droga, omosessualità, manipolazione genetica), dalla lotta contro l'immigrazione e il meticciato, allo spirito nazionalista, perchè la rivendicazione della Patria Padana altro non è che, preso atto dell'insanabile contrasto di stile con il meridione, un perfetto spirito nazionalista.
La fine della Lega e soprattutto di Bossi, potrà dare una occasione alla Destra per riprendersi quelle bandiere.
La terza e per ora ultima parte di queste riflessioni riguarda chi, dall'aggresione alla Lega ed a Bossi, può trarre vantaggio in campo internazionale.
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1 commento:
Il manifesto che hai posto in evidenza, parla chiaro. La Lega, pur coi suoi compromessi e tentennamenti (quasi sempre di origine maronita) non era IN LINEA coi piani del Nuovo Ordine Mondiale. E doveva saltare per amore o per forza.
E' stolto aver paura di sembrare "complottisti" quando le élites che dirigono i giochi, i piani li mettono in atto secondo coincidenze e corrispondenze ben congegnate ad hoc. Conan Doyle e Agatha Christie insegnano. Saltò la DC, saltò Craxi, saltò Berlusconi. E sono già tre.
E in cambio chi si fa avanti? I soliti tecnici della Malora.
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