Torno ad un argomento che mi interessa
e che ritengo fondamentale: la costruzione del dopo Berlusconi per la
Destra Italiana.
Intendiamoci: finchè non sarà nato
l'Erede, meglio tenersi il “vecchio” perchè “mai lasciare la
via certa per l'incerta”.
Ma sin dal 2008, con la infausta scelta
di Berlusconi di preferire Fini a Storace, ci siamo domandati cosa
poteva uscire dal dopo Berlusconi.
Purtroppo il Cavaliere a settembre
compirà 76 anni ed è segnato da venti anni di persecuzioni
giudiziarie e mediatiche.
A mio avviso, in questa situazione, con
il fallimento di Monti e dei suoi professoroni che neppure sanno fare
i conti sugli incassi delle loro infami tasse, Berlusconi potrebbe
ancora rappresentare il Centro Destra unitariamente e vincere le
elezioni.
Nel 2006 aveva 17 punti di distacco dai
comunisti e arrivò ad appena 22mila voti di differenza (e i dubbi
sulla regolarità di quello scrutinio in alcune regioni del sud
rimangono tutti).
Ma avrà voglia di caricarsi nuovamente
sulle spalle gli insulti, le minacce, le aggressioni dei nemici (suoi
e nostri) per portare alla vittoria una truppa di litigiosi e ingrati
parlamentari ?
Io, ovviamente, spero di sì.
Ma noi non possiamo basarci sulle
speranze e dobbiamo sostenere, sin da ora, un piano alternativo.
Nel 1994 bastarono tre mesi, dopo un
annetto di organizzazione riservata, per portare alla vittoria Forza
Italia, sconfiggere la “gioiosa macchina da guerra” di Ochetto e
fermare la deriva marxista cui sembrava avviata l'Italia.
Oggi il panorama vede una costante
pressione su Berlusconi e i suoi uomini, una feroce aggressione alla
Lega per sottrarle il consenso del Nord e la solita politica del
trasformismo al sud.
In questo panorama, con un Pdl che
continua a sbagliare nel sostenere Monti, manca clamorosamente la
Destra.
Vero che c'è Storace con la sua La
Destra, vero che c'è Forza Nuova, vero che ci sono altri movimenti
che si costituiscono, si uniscono e si separano continuamente, ma non
basta.
Per avere una Destra che pesi sul
panorama internazione occorre guardare agli uomini dell'Msi ora nel
Pdl.
Hanno fatto più notizia le belle parole di Ignazio La Russa su Marine Le Pen di cento
manifestazioni de La Destra o di Forza Nuova.
E questo, qualcosa, vorrà dire.
Ricevo sempre con piacere le richieste
di partecipare ad indagini demoscopiche.
Non so quanto possano essere utili, ma
rispondo regolarmente.
Giovedì scorso mi è pervenuta una
richiesta articolata su una serie di domande:
- come giudico il governo Monti (molto negativamente, ovviamente)
- che opinione ho di Mario Monti (molto negativa, risposta banale)
- per chi ho votato alle europee del 2009 (Pdl perchè potevo dare personalmente il voto a Berlusconi)
- per chi avrei votato se il giorno prima ci fossero state le elezioni politiche (Lega per solidarietà contro le aggressioni di questi mesi e perchè si oppone a Monti)
poi le due domande più interessanti.
Riterrei utile la costituzione di un
partito che riunisca e raccolga le istanze della Destra ?
La domanda non era formulata
esattamente così, ma la sostanza è quella.
Ovviamente, sì.
Ovviamente ritengo che una delle gambe
di una Federazione di Centro Destra debba essere una Destra che
affondi le sue radici nell'Msi, si riappropri di tutte quelle
battaglie ora nelle mani della Lega (immigrazione, ordine pubblico,
moralità dei costumi, principi e valori etici) che si sposano
perfettamente con uno stato federale, lontano dalla nostra vita e
soprattutto dalle nostre tasche, ma solidale con chi ha bisogno per
cause esterne e non per propria atavica indolenza.
Sì, quindi ad un “quid” che
riunisca la diaspora della Destra missina (tutta la galassia della
Destra Radicale a cominciare da Forza Nuova e La Destra, tutti i
missini nel Pdl come La Russa, Gasparri, Meloni, Matteoli e anche
quei missini che hanno seguito Fini ma che continuo a rifiutarmi di
considerare veramente convinti di tale scelta, come Menia, deputato
triestino, che proprio non me lo vedo in lista con Vendola, Di Pietro, Diliberto e Bersani
!).
Ma non solo gli ex missini in una
rimpatriata nostalgica e fine a se stessa, ma anche leghisti
concettualmente di Destra (come Tosi) o berlusconiani antimontiani
come Crosetto (purchè la smettano di suonare le note
dell'antifascismo).
Una Destra quindi che, ormai pienamente
in gioco nel panorama politico italiano, possa raccogliere il
consenso di tutti coloro che di Destra sono realmente e che non
devono più mascherarsi da “moderati” per evitare l'ostracismo.
Una Destra alleata con una Lega
rinnovata (ma non troppo: basta in qualche uomo ormai spento e
stanco) , con un Pdl che, recuperato uno smalto antistatalista e
contro le tasse di Monti, rappresenti quel bene augurante partito
liberale di massa che poteva essere, ma non è mai stato e, infine,
con quei cattolici “immaturi” (tanto per distinguerli dai
“cattolici adulti” come si definiva Prodi) che potrebbero essere
ben rappresentati da Carlo Giovanardi e che non pensano di
ritagliarsi una dottrina dal puzzo marxista per giustificare la loro
innaturale inclinazione al perverso connubio con i comunisti in una
malintesa interpretazione del Vangelo.
L'altra domanda riguardava chi dovesse
essere il leader di quella ipotetica formazione di Destra.
La mia risposta è nella fotografia in alto, il perchè merita un successivo post a parte.
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