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12 ottobre 2012

Helmut Haller, "al Tudàsc"

Tra le tanto notizie del Gr1 delle sei di questa mattina una, nella pagina sportiva, mi ha particolarmente colpito: all'età di 73 anni è morto ad Augsburg Helmut Haller.
Haller fu un campione del calcio, indimenticabile numero 10 del Bologna dello scudetto 1963-1964, poi alla Juventus.
Haller, come Bulgarelli, Pascutti, Nielsen, Fogli, Negri, Pavinato, Janich, Tumburus, Capra, Furlanis, Perani, appartiene alla mia infanzia,
Quando il Bologna vinse lo scudetto (per noi "lo" scudetto, perchè anche se prima ne aveva vinti altri sette - uno non riconosciuto ... - quello del 1964 lo ricordiamo avendolo vissuto e dopo non ce ne è stato un altro) non avevo ancora otto anni e allo stadio andavo, assieme ad altri amici, accompagnato dai genitori che, a turno, si sobbarcavano l'onere di sorvegliarci (posso immaginare mio padre tifoso del Vicenza e con una forte simpatia per la Juventus ...).
Così, per non perderci nella folla che defluiva dallo stadio, aspettavamo una mezz'oretta prima uscire al termine della  partita (allora non esisteva la fretta che abbiamo oggi e ci porta a correre per raggiungere l'impegno successivo).
E potevamo così vedere il "terzo tempo" di allora, quando i giocatori si fermavano per un po' sul prato a riposarsi, a chiacchierare e Haller si sedeva sull'erba per togliersi le scarpe.
Un "biondino" che al pallone dava del "tu" come raramente capita ai giocatori tedeschi e, infatti, terminò la sua carriera italiana alla Juventus, cioè la squadra da sempre considerata la numero uno (con buona pace di Milan e Inter, del resto il numero degli scudetti è indiscutibile).
Mi ricordo i suoi rigori e ne fui vittima anche io quando, ero alle elementari, giocando mi "guadagnai" un rigore che volli tirare io stesso e volendo imitare Haller tirandolo di piatto, feci un fiasco clamoroso !
I tifosi bolognesi ebbero in gran benvolere quel teutonico, così simili a quanti si incontravano al mare d'estate, anche soprannominato "al Tudàsc", il Tedesco, dal quale passava il gioco avanzato del Bologna che "così si gioca solo in Paradiso".
E anche Haller adesso gioca sul prato verde del cielo assieme alla bandiera di sempre del Bologna, Giacomo Bulgarelli.
Addio, Tudàsc !


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