Proseguiamo
il viaggio nella Destra che vorrei, anche perché non sono per nulla
soddisfatto della reazione alla sconfitta amministrativa.
Invece
di intervenire con decisione, iniziando dall’unico atto che
potrebbe riaprire alla fiducia verso il Pdl del presente e del
futuro: staccare la spina a Monti, una cacofonia di suoni viene
emessa dai vari galletti del pollaio.
Se,
poi, fosse vero (anche se non lo credo) quanto scrivono i giornali
secondo i quali Berlusconi le idee le avrebbe, ma viene bloccato dai
“consigliori” tipo Cicchitto o Letta, allora la sfiducia invece
di diminuire, cresce.
E
senza avere alternative.
E’
ovvio che se fossi nei dirigenti del Pdl non scoprirei le carte prima
di averle tutte sistemate, per cui è auspicabile che abbiano un
progetto, una strategia per perseguirlo e una tattica per
supportarla.
Ma
la percezione e le apparenze dicono il contrario.
Invece
di parlare con una voce sola, ne ascoltiamo mille e più di mille,
ognuna convinta di essere la voce della verità.
Ogni
dirigente pensa probabilmente di avere la ricetta giusta per la
soluzione del problema, ma uno e uno solo deve essere al comando.
Due
sarebbero già troppi.
Come
ha scritto Il Giornale, il Pdl deve ripartire da Berlusconi.
E’
il valore aggiunto dell’intero Centro Destra ed è l’unico che,
anche per la sua posizione economica e la sua età, non abbia più
molto da chiedere alla politica, ma solo da dare.
Alfano
segretario ha mostrato tutti i limiti di una persona onesta, pulita
ma sin troppo accondiscendente ed educata con gli amici e persino con i
nemici.
La
perdita anche dell’ultimo telegiornale amico, il TG4 che fu di
Emilio Fede, ha ridotto ancora di più la possibilità di far
conoscere le reali posizioni di Berlusconi e del Centro Destra, a
fronte di una volgare tracimazione di commenti e programmi di
sinistra.
L’attesa
è la scelta peggiore, perché concede ai troppi galli del pollaio
Pdl l’opportunità si straparlare come se fossero dirigenti del
pci/pds/ds/pd.
O
Berlusconi o un altro (ho già scritto, a mio parere, come, chi e
perché) devono prendere in mano la situazione e decidere.
E
l’unica decisione non può che partire dallo scrivere la parola
fine al governo Monti.
Il
resto seguirà, pressochè automaticamente.
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2 commenti:
E' già troppo tardi per staccare la spina al governo golpista degli "abusivi". Tutto il peggio che potevano realizzare questi ultimi, lo hanno già realizzato nei primi tre mesi di colpo di mano. Per me, ABC è tutta la stessa monnezza. L'unica cosa che auguro è il tonfo irreversibile di Bersani, poiché non trovo giusto che gli altri due abbiano comunque pagato caro per la spina attaccata a MOnti mentre lui no. Ma qui entrano in gioco i soliti "coglioni" che corrono a votare Culatello anche a costo di farsi pelare il loro (di culatello, of course).
Non è mai troppo tardi ... :-)
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