"Ho capito che la vita è un dono di dio e penso
che anche quando comincia nell'orribile situazione dello stupro, è
comunque qualcosa che Dio ha voluto accadesse" (Richard Mourdock, candidato repubblicano al Senato degli Stati Uniti nello stato dell'Indiana).
Mi domando perchè un atto criminale come lo stupro debba essere pagato da un innocente la cui vita si vorrebbe negare.
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2 commenti:
Scusa ma tu accetteresti un figlio da un energumeno che violenta tua moglie o la tua fidanzata? Io sono per la limitazione degli aborti, ma non in questo caso. Quel nascituro non potrebbe mai essere amato.
Come tutte le domande del genere, che implicano uno stato d'animo che non si ha, non ha risposta. Ma proprio per tale motivo credo che non possa essere una persona coinvolta personalmente a decidere di reagire ad un crimine sopprimendo una vita innocente. A morte andrebbe mandato lo stupratore, non il nascituro. Paradossalmente noi non abbiamo la pena di morte per il colpevole, ma per l'innocente. Capisco però quanto possa essere lacerante veder crescere il "frutto" di un simile evento e per questo, più che all'aborto, credo si debba ricorrere all'adozione e agli aiuti degli psicologi per la vittima dello stupro. Non alla soppressione di una vita innocente. Per me, allargando il discorso, l'aborto è comunque una sconfitta, ma se proprio dovessi trovare un motivo per praticarlo sarebbe esclusivamente nel caso in cui l'alternativa fosse la morte certa della madre non in grado di portare a termine la gravidanza. E nessun altro.
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