Se Bersani, come abbiamo visto ieri, non perde occasione per proporsi come un guardone fiscale, Berlusconi ha nel suo programma di restituire maggiore libertà di contante, aumentando quel limite a mille euro che è un ulteriore tappo per la nostra economia ma, soprattutto, una violazione del nostro diritto di libertà di usare i nostri soldi come, quando, quanto e per quello che vogliamo.
Anche in questo caso, come per l'abolizione dell'imu, Berlusconi promette qualcosa che ha già fatto in passato, quando nel 2008 aumentò il limite dell'obbligo di non trasferibilità degli assegni, ridotto da Prodi-Visco-Bersani.
Più contante, più libertà.
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2 commenti:
indubbiamente uno deve aver libertà di disporre del proprio denaro nelle varie forme: ma è che stanno facendo una campagna di demonizzazione del contante ("War on cash") con il pretesto dell'evasione.
Io non sono certo favorevole all'evasione,
ma tanti giornalisti servi e finti economisti fanno passare la faccenda come se per eliminare l'evasione bastasse eliminare le banconote.
E un cittadino per pagarsi un paio di scarpe o altro deve aver diritto di tenere sotto controllo le spese tramite il contante e non c'è nulla di male.
In realtà la grossa evasione e la massiccia esportazione di capitali non usano il contante, ma sovra- e sotto-fatturazioni e altri trucchi contabili.
Le uniche a guadagnare con l'abolizione del contante, diciamolo, sono le banche che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti.
Per questo vogliono colpevolizzare chi li usa. Con le carte di credito, bancomat ecc. lucrano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24,9% annuo) sulle carte di revolving ecc. Inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto, senza corrispondergli praticamente nessun interesse.
http://www.bundesbank.de/Redaktion/DE/Termine/Bargeld/2012/2012_10_10_frankfurt.html?nn=372
al link, convegno per la difesa del contante organizzato das Bundesbank
e ignorato dalla stampaglia serva
il tema è caldo anche da parte di esperti di avria natura, ma sto mettendo i pro contante:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/12/10/guerra-al-contante-tra-zaini-spalloni.html
questo è molto interessante(tenendo conto che si occupa di antiriciclaggio)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/10/fatto-contante-2/176424/
Di nuovo ristabilisce la verità la Bundesbank (ok, su altre cose non sono certo d'accordo con loro, ma la sto citando per dimostrare che la teoria economica anticontante non è seguita in EU, tutt'altro)
proclamando al contrario che:
"il contante è un mezzo di pagamento di ieri, di oggi… e di domani. Con buona pace dei banchieri italiani."
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