Ieri sera ho ascoltato tutto lo sproloquio di Bersani dopo il colloquio con Napolitano.
Non si capisce a quale maggioranza pensa.
Non si capisce su quali basi concrete (non le fesserie delle "riforme" o dei suoi otto punti) vorrebbe governare.
Il dubbio che la suonata elettorale lo abbia stordito più di quanto non fosse durante la campagna elettorale diventa ogni giorno che passa una certezza.
Nel momento in cui scrivo non so ancora a chi Napolitano vorrà concedere l'onere e l'onore di tentare di formare un governo, nè su quali basi parlamentari.
Mi auguro, ancora una volta, che Berlusconi non si lasci infinocchiare dalle colombe e punti al voto a giugno, unica alternativa all'anarchia.
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