Oggi, finalmente, sia Il Giornale che Libero hanno
pubblicato due solidi interventi contro la proposta di legge che, calpestando il diritto alla libertà di
opinione, vuole compiacere le lobbies omosessuali.
Con due articoli di Davide Giacalone su Libero (di cui non ho ancora rinvenuto il link) e di Marcello Veneziani ne Il Giornale finalmente si legge sulla stampa qualche
considerazione sensata e sana.
Entrambi prendono chiara posizione contro le leggi che,
volendo punire le opinioni in contrasto con la vulgata politicamente corretta
sul razzismo, l’omofobia, il negazionismo, di fatto rendono qualcuno più uguale
di altri.
Ottimo Veneziani che definisce “infame” la legge Mancino e
che giustamente si domanda “perché ci deve essere una norma speciale a tutela
degli omosessuali, degli islamici, e dei neri e non degli anziani, dei malati,
dei credenti in Cristo o degli indigenti ?”.
Come se uccidere o picchiare un omosessuale, negro,
islamico, sia più grave dell’uccidere o picchiare un bianco, un cristiano, un
eterosessuale.
Mi piace Veneziani perché, oltre a definire tutta la
consorteria messa in piedi dalle lobbies omosessuali, comprensiva anche di chi
omosessuale non è, come “omolatria”, cioè il culto dell’omosessuale al pari
dell’idolatria di biblica memoria,
espone a trecentosessanta gradi l’insofferenza verso un andazzo
miserabile della nostra società, comprendendovi tutto quel che porta ad una
soppressione della libertà di opinione e ad una “giustizia” (se così si può
chiamare …) squilibrata perché non più “uguale per tutti”.
Giustamente Veneziani osserva che “la norma sull’omofobia
viola in un colpo solo i due principi tanto conclamati di giustizia e libertà”.
Ma Veneziani riesce anche a dare voce ai tanti elettori del
Centro Destra, del PdL, disgustati e allontanati o a forte rischio di allontanamento
definitivo dai vari Bondi, Prestigiacomo, Galan: “Che vi sia una fetta del
centrodestra incline ad accogliere questa legge è uno schiaffo a tanti propri
elettori, una resa al conformismo radical o un furbo accomodamento. … s’ha da
fa’ pe’ campa’ … il modo peggiore per sopravvivere inserendo cellule
cancerogene nella coalizione …”.
Non condivido, però, la chiusa pessimista di Veneziani.
Spetta infatti a noi tutti, a cominciare da Veneziani e
Giacalone, guidare la reazione a questa deriva illiberale, passando dalle belle
parole ai fatti, anche a costo di rischiare in proprio per le leggi staliniste
che le madamine politicamente corrette vogliono imporre per impedire la
manifestazione e la legittima diffusione delle idee, delle opinioni e degli
scritti non conformi alla nuova inquisizione.
Purtroppo siamo ancora al punto da dover rischiare in proprio e quindi ad aver bisogno di eroi e martiri per far prevalere il principio di
Libertà e Giustizia, che si affermerà unicamente quando le vestali talebane
impareranno che “anche le opinioni peggiori vanno combattute con le opinioni e
non a colpi di galera” .
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3 commenti:
In perfetto sincronismo col mio post. Anch'io come puoi leggere, ho apprezzato molto l'articolo di Veneziani, anticonformista e coraggioso. Magari se puoi, aggiungi al post l'appello a firmare contro il cui link lo puoi prendere in fondo al mio post. Una firma non fa mai male e il 26 luglio è qui.
http://www.davidegiacalone.it/politica/diritti-distorti/
Nessie. Ho firmato, ma con questo computer faccio già i miracoli a scrivere ogni tanto.
Giulio. Grazie. AL mio ritorno dalla montagna, con il computer più veloce, li riproduco integralmente.
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