19 luglio 2016
La squallida ipocrisia dell'America di Obama
Nella notte tra venerdi e sabato alcuni militari turchi hanno tentato di sovvertire il voto popolare e destituire Erdogan.
È andata male a loro ed a chi li ha aizzati contro il loro governo.
Lo sconcerto dell'amministrazione di Obama è evidente.
Ma il capolavoro di una squallida ipocrisia lo abbiamo quando gli Americani, con il coro dell'unione sovietica europea, intimano ad Erdogan, per bocca del mascellone sconfitto da Bush nel 2004 e riesumato da Obama, di rispettare lo stato di diritto.
Ma che si occupino della rivolta dei negri invece di impartire lezioni non richieste e fondamentalmente sbagliate al prossimo.
I golpisti turchi ci hanno provato, hanno fallito e adesso paghino il prezzo secondo gli usi e costumi turchi.
Obama e la sua corte la smetta di combinare pasticci e stia zitta in politica internazionale per i prossimi sei mesi, confidando che i bambinoni a stelle e strisce siano un pochino maturati e possano eleggere Trump a novembre cosi dal prossimo 20 gennaio si tornerebbe alla normalità.
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