24 luglio 2016
Friggono dal desiderio di incolpare la Destra
Con l'enesimo evento luttuoso di Monaco abbiamo nuovamente ascoltato le solite tiritere di leaders privi di leadership, di carisma, di credibilità e di idee.
Invece di scusarsi e cambiare politica , insistono diabolicamente blaterando di integrazione, in ciò supportati da una pletora di sociologi e psicologi che trovano il loro pane quotidiano (e anche molto, ma molto di più ) nelle vuote e inconcludenti chiacchiere.
La stampa moriva dalla voglia di attribuire la strage i neonazisti, dimostrando una totale ignoranza della storia e persino del cronaca recente.
Hanno definito il pazzo assassino "tedesco-iraniano", ma di tedesco non aveva nulla, neppure la cittadinanza che divideva con quella iraniana.
A dimostrazione che non basta nasce in Germania (o in Italia) per essere Tedeschi o Italiani.
Nessun tratto di penna o legge boldrinianamente immigrazionista potrà mai rendere Italiano chi non lo è per Nazionalità.
Hanno cercato di paragonarlo a Breivik, quello del strage di Utoja, per cercare di dare almeno una patina superficiale "di Destra" al crimine.
Ma sono caduti nell'errore dell'ignoranza perché Breivik non aveva sparato caso, ma su giovani socialisti.
Che è la cifra distintiva tra il terrorismo dell'Isis e quello di alcuni neonazisti.
I primi sparano nel mucchio (a Nizza sono morti anche 30 musulmani) i secondi scelgono.
A Monaco l'iraniano con doppia cittadinanza ha sparato nel mucchio, con un sempre più emergente motivo derivante dalla sua personale follia che non ha colore, anche se è stata sicuramente stimolata dalle cronache del terrorismo islamico.
Friggono dal desiderio di incolpare la Destra, ma ancora una volta devono incolpare solo se stessi.
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